Smalto per unghie
Lo smalto per unghie è un prodotto cosmetico per colorare, proteggere e fortificare le unghie o nasconderne i difetti. È usato in colore uniforme o in colori e disegni messi assieme. Può prevedere anche l'applicazione di decorazioni, brillanti o gel.


Storia
Lo smalto per unghie secondo alcune fonti non molto attendibili è stato creato all'incirca nel 3000 a.C..[1] Forse i cinesi e gli antichi Egizi furono i primi ad utilizzare, secondo l'uso moderno, lo smalto. I cinesi usavano dei colori laccati, prodotti da una combinazione di gomma arabica, albume d'uovo, gelatina e cera d'api, ma usavano anche dei composti a base di rosa, orchidea ed altri petali misti ad allume. Queste ultime misture vegetali si utilizzano dopo poche ore o durante la notte, ed hanno una gamma di colori che vanno dal rosa al rosso. Gli antichi Egizi utilizzavano un tipo di henné per dipingersi le unghie, il colore era rosso o bruno-rossastro (l'henné, ora usato in tutto il mondo come tinta per capelli, è tutt'oggi utilizzato da alcuni popoli per dipingersi le unghie).
Durante la dinastia Chou Bait Ain Cho nel 600 a.C., i nobili cinesi usavano smalti dorati e argentati, mentre un manoscritto cita che la dinastia Ming prediligeva i colori rossi e neri. Gli Egizi, invece, preferivano il rosso. Nefertiti, moglie di Akhenaton dipingeva la sua parrucca e le unghie di rosso, mentre Cleopatra utilizzava un rosso scuro tendente al bordeaux. Gli Incas usavano dipingersi le unghie con motivi aviformi.
Dal XIX secolo si usa una miscela di oli rossi scelti e raffinati per la produzione di smalti per unghie. Il secolo successivo si utilizzeranno delle polveri e creme colorate per le loro unghie. Quando fu inventata l'automobile, lo smalto per unghie incominciò ad essere ispirato allo smalto per la carrozzeria della macchine stesse. Durante il Novecento l'affermazione e la diffusione dello smalto ha seguito in parte l'emancipazione femminile[2]. Lo smalto per unghie è molto diffuso e amato in tutto il mondo per la vasta gamma di colori e particolarità.
Componenti
Molti smalti per unghie sono composti con nitrocellulosa sciolta in solventi (es. acetato di n-butile, toluene) e mescolata con coloranti[3]. Altri componenti di base: agenti forma pellicola, resina e plasticizzanti (es.ftalati); resine per conferire allo smalto adesività e brillantezza; filmogeni per proteggere e conferire trasparenza e aderenza; gelificanti per mantenere in sospensione i pigmenti; nitrocellulose plastificanti per verniciare l'unghia; agenti anti U.V. per proteggere dalle alterazioni causate dalla luce; solventi per favorire il miglior tempo di asciugatura; diluenti per diluire gli ingredienti presenti.
Gli smalti si possono dividere in classici e ad acqua.
Gli smalti "classici" prevalentemente sono formati da:
- Inci: come ad esempio Butyl Acetate, Ethyl Acetate, Nitrocellulose, Adipic Acid/Neopentyl Glycol/ Trimellitic Anhydride Copolymer, Acetyl Tributyl Citrate, (...);
- Film former: Nitrocellulose, Styrene/Acrylates Copolymer;
- Resine (sintetiche o naturali): Polyvinyl Butyral;
- Plasticizzanti: Acrylates Copolymer;
- Solventi: Butyl Acetate, Ethyl Acetate, Isopropyl Alcohol;
- Pigmenti e coloranti: Tin Oxide- C.I. 77000, C.I. 77891, C.I. 15850 (...).
- Additivi: come Stearalkonium Bentonite, Calcium Aluminium Borosilicate.
Gli smalti ad acqua prevalentemente sono formati da:
- Acqua
- Polimero acrilato: agente filmante che produce effetto brillante e resistente;
- Modificatori reologici: mantengono il pigmento in dispersione non essendo solubile in acqua;
- Plasticizzanti: formano le pellicole, i cosiddetti film, che donano lucentezza e brillantezza;
- Pigmenti: elementi colorati come lacche, pigmenti inorganici e perle.[4].
La normativa europea attuale[5] proibisce l'uso nei prodotti cosmetici di sostanze cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione. In casi eccezionali tali sostanze possono essere utilizzate solo dopo adeguata valutazione.[6]
Ha destato preoccupazione nei consumatori la presenza negli smalti del cosiddetto "trio tossico": toluene, formaldeide e dibutil-ftalato(DBP). Il toluene può essere utilizzato in concentrazione non superiore al 25%; la formaldeide può essere utilizzata solo negli indurenti per unghie in concentrazione non superiore al 5%. L'uso del DBP e di altri ftalati accertati tossici per la riproduzione è vietato.[7][8]
Preoccupazioni per la salute
Le preoccupazioni per i rischi per la salute associati allo smalto per unghie sono oggetto di controversia. Secondo il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti, "La quantità di sostanze chimiche utilizzate negli studi sugli animali è probabilmente centinaia di volte superiore a quella a cui verresti esposto usando lo smalto per unghie ogni settimana circa. Quindi le probabilità che un singolo ftalato possa causare danni del genere [negli esseri umani] sono molto ridotte."[9] Un rischio per la salute più grave è affrontato dai tecnici delle unghie professionisti, che eseguono manicure su un piano di lavoro, noto come tavolo per unghie, su cui le mani del cliente riposano - direttamente sotto la zona di respirazione del tecnico. Nel 2009, Susan Reutman, un'epidemiologo presso la Divisione di Ricerca Applicata e Tecnologia del National Institute for Occupational Safety and Health degli Stati Uniti, ha annunciato un sforzo federale per valutare l'efficacia dei tavoli per unghie dotati di sistema di scarico a flusso d'aria verso il basso (VNT) nel rimuovere potenziali esposizioni chimiche e di polvere dallo smalto per unghie dall'area di lavoro del tecnico.[10] Questi sistemi di ventilazione hanno il potenziale per ridurre l'esposizione del lavoratore alle sostanze chimiche almeno del 50%.[11] Molti tecnici delle unghie indossano spesso maschere per coprire bocca e naso per evitare di inalare la polvere o le sostanze chimiche aggressive dei prodotti per unghie.
Secondo Reutman, un crescente corpo di letteratura scientifica suggerisce che alcuni solventi organici inalati e assorbiti presenti nei saloni per unghie, come gli eteri di glicole e il disolfuro di carbonio, possono avere effetti negativi sulla salute riproduttiva. Questi effetti possono includere difetti alla nascita, basso peso alla nascita, aborto spontaneo e parto prematuro.[10]
Le formulazioni dello smalto per unghie possono includere ingredienti tossici o che influiscono su altri problemi di salute. Una famiglia controversa di ingredienti è quella dei ftalati,[12] che sono implicati come disruttori endocrini e collegati a problemi nel sistema endocrino e a un aumento del rischio di diabete. I produttori sono stati sollecitati da gruppi di consumatori a ridurre o eliminare ingredienti potenzialmente tossici,[13] e nel settembre 2006 diverse aziende hanno accettato di eliminare progressivamente i dibutil ftalati.[14][15] Tuttavia, non esistono standard universali di sicurezza per i consumatori per lo smalto per unghie e, sebbene il formaldeide sia stato eliminato da alcune marche di smalto per unghie, altre lo utilizzano ancora.[16]
Regolamentazione e preoccupazioni ambientali
La città statunitense di San Francisco ha emanato una ordinanza cittadina, identificando pubblicamente gli esercizi che utilizzano smalti per unghie privi del "trio tossico" di dibutil ftalato, toluene e formaldeide.[17][18]
Lo smalto per unghie è considerato un rifiuto pericoloso da alcuni enti di regolamentazione come il Dipartimento dei Lavori Pubblici di Los Angeles.[19] Molti paesi hanno restrizioni severe sull'invio di smalti per unghie tramite posta.[20][21] Il "trio tossico" sta attualmente venendo eliminato gradualmente, ma ci sono ancora componenti dello smalto per unghie che potrebbero causare preoccupazioni ambientali. La fuoriuscita dalla bottiglia nel terreno potrebbe causare contaminazione nelle acque sotterranee.[22][23] Ossido di cromo(III) verde e Blu di Prussia sono comuni nello smalto per unghie e hanno mostrato segni di degradazione chimica, il che potrebbe avere effetti dannosi sulla salute.
Note
- ^ Breve storia dello smalto, su wellme.it.
- ^ Vogue Encyclo. Storia dello smalto, su vogue.it. URL consultato il 7 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 22 maggio 2013).
- ^ Lo smalto alleato delle donne, su nuovabellezza.it.
- ^ Lo smalto classico e ad acqua, su cosmesidoc.it.
- ^ Direttiva 76/768/CEE e successive modifiche, europa.eu.
- ^ Antonella Tosti, "Fate attenzione a smalto e manicure", in la Repubblica, 18 novembre 1995, p. 16.
- ^ Smalto più sano su unghie più sane, su cosebellemagazine.it (archiviato dall'url originale il 9 agosto 2014).
- ^ Smalto verde: Archiviato il 3 luglio 2016 in Internet Archive. la nuova tendenza, grazia.it.
- ^ Michele Bender, Lo smalto per unghie si rinnova per una salute migliore, in Salute, vol. 18, n. 10, 2004.
- ^ a b Susan Reutman, Valutazione dei tavoli per unghie in salone, in National Institute for Occupational Safety and Health (NIOSH) Science Blog, Centers for Disease Control and Prevention, 3 marzo 2009.
- ^ Valutazione dei sistemi di ventilazione a scarico locale per il controllo delle esposizioni pericolose nei saloni per unghie (Rapporto EPHB No. 005-164) (PDF), su cdc.gov, Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani, Centers for Disease Control and Prevention, National Institute for Occupational Safety and Health, settembre 2012.
- ^ Cunningham, J. (2013) "Cosmetici colorati" in Chimica e Tecnologia dell'Industria dei Cosmetici e delle Tinture. D. F. Williams e W. H. Schmitt (a cura di). Springer. ISBN 978-94-010-7194-9
- ^ Rischi dello smalto per unghie - Sostanze chimiche tossiche nel tuo smalto per unghie, in TorquayHeraldExpress.co.uk, Local World, Ltd., 1º aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 5 aprile 2014).«Con nomi accattivanti come pesca e crema o Caramel Smoothie, si è portati via dai pericoli potenziali di questi smalti, con alcuni ingredienti noti come sostanze chimiche cancerogene e tossiche per il sistema nervoso. Le tre principali sostanze chimiche di cui preoccuparsi sono il toluene, il dibutyl phthalate (dbp) e il formaldeide - il cosiddetto 'trio tossico'.»
- ^ Natasha Singer, I produttori di smalti per unghie cedono sulle sostanze chimiche in disputa, 7 settembre 2006.
- ^ Sostanze chimiche a base di ftalati nello smalto per unghie, negli spray per capelli legate a un aumentato rischio di diabete nelle donne. CBS News (2012-07-16). Retrieved on 2015-11-22.
- ^ Pitman Simon, I produttori di smalto per unghie eliminano ingredienti potenzialmente dannosi, in Cosmetic Design USA, William Reed Business Media, 30 agosto 2006.
- ^ Patricia Leigh Brown, In alcuni saloni per unghie, sentirsi belle e sostenibili, 10 novembre 2010.
- ^ Edwards, Nelta M, Nail Salon, su Sociology. URL consultato l'8 dicembre 2010.
- ^ Cosa sono i Rifiuti Pericolosi Domestici (HHW)?, su ladpw.org, Dipartimento dei Lavori Pubblici della Contea di Los Angeles.
- ^ Beni soggetti a restrizioni - clienti privati: Cose che possiamo spedire con la posta nel Regno Unito ma con restrizioni, su royalmail.com, Royal Mail.
- ^ Materiale soggetto a restrizioni e pericoloso, su usps.com, Servizio Postale degli Stati Uniti.
- ^ (EN) Fermati: Perché non dovresti gettare lo smalto per unghie vecchio nella spazzatura, 31 luglio 2016.
- ^ Prodotti per la Cura delle Unghie, su fda.gov, Food and Drug Administration, 3 marzo 2022.
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su smalto per unghie
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su smalto per unghie