Samanta Botter

giocatrice e allenatrice italiana di rugby a 15
Versione del 19 apr 2022 alle 21:35 di Botcrux (discussione | contributi) (Bot: rimuovo parametro navbox inutile)

Samanta Botter (Trieste, 6 agosto 1970) è un'ex rugbista a 15, allenatrice di rugby a 15 e dirigente sportiva italiana, in carriera attiva come estremo; in precedenza fu cestista fino alla serie A/2 e dopo la fine della carriera rugbistica è stata anche giocatrice di calcio gaelico, disciplina nella quale ha rappresentato l'Italia a livello internazionale; dal 2017 è direttrice del settore femminile giovanile del Petrarca.

Samanta Botter
Dati biografici
PaeseItalia (bandiera) Italia
Altezza173 cm
Peso60 kg
Rugby a 15
RuoloEstremo
Ritirata2011
Carriera
Attività di club[1]
1995-1997Perle Nere
1997-2001Roccia Rubano
2001-2003Red Panthers
2003-2011Riviera del Brenta
Attività da giocatrice internazionale
1996-2004Italia (bandiera) Italia28 (?)
Attività da allenatrice
1992-1998PetrarcaU-9
2003-2006ValsuganaU-15
2008-2010Riviera del Brenta

1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito
Statistiche aggiornate al 16 marzo 2018

Biografia

Avviata giovanissima alla pallacanestro, praticò tale disciplina per 14 anni militando in varie compagini padovane fino a giungere alla serie A2[1][2]; nel 1995 si aggregò alla nascente formazione delle Perle Nere, ramo femminile del Petrarca[1], di cui in seguito sarebbe divenuta capitano[3].

Già nel 1996 fu esordiente in Nazionale, durante il campionato europeo in Spagna, in cui l'Italia giunse quarta; due anni più tardi fu tra le convocate alla Coppa del Mondo nei Paesi Bassi; a livello nazionale passò nel 2001 alla squadra femminile del Benetton, le Red Panthers, con cui vinse lo scudetto al primo anno; a seguire fu convocata per la Coppa del Mondo di rugby femminile 2002, la sua seconda consecutiva[4].

Nel 2003, dopo il secondo scudetto consecutivo con le trevigiane, si trasferì a Mira al Riviera del Brenta, contribuendo alla vittoria del loro primo titolo italiano, terzo personale e consecutivo; nel 2004 si ripeté, riuscendo a vincere quattro scudetti consecutivi con due squadre diverse. Contemporaneamente all'attività da giocatrice fu allenatrice dell'Under-15 femminile del Valsugana[5]; nel 2008 fu giocatrice-allenatrice del Riviera del Brenta che nel 2010 guidò alla vittoria nel campionato anche se non scese mai in campo in tale stagione; nel 2011, raggiunti i limiti d'età, smise di giocare[1].

Una volta cessata l'attività in campo ebbe diversi ruoli nel rugby giovanile; nel 2014 rispose a una richiesta di reclutamento di giocatrici di calcio gaelico per costituire una squadra nazionale che affrontasse la Francia a Tolosa e il 14 novembre di quell'anno debuttò internazionalmente in tale disciplina[2], per poi entrare nella squadra di club delle Venetian Lionesses di Rovigo, costituitosi nel 2015. Nel frattempo, tornata nel settore giovanile del Petrarca come direttrice degli skill, dal 2017 è anche coordinatrice del settore juniores femminile dello stesso club[6].

Palmarès

Giocatrice

Allenatrice

Onorificenze

«Per oltre 20 presenze in Nazionale (brevetto n. 22547)»
— 2002

Note

  1. ^ a b c Riviera del Brenta, Samanta Botter, su ilmuseodelrugby.it, Fondazione "Il Museo del Rugby, Fango e Sudore", 29 luglio 2013. URL consultato il 30 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2018).
  2. ^ a b Maurizio Toso, Samanta ambasciatrice del football gaelico, in la Nuova Venezia, 22 giugno 2015. URL consultato il 30 marzo 2018.
  3. ^ Il Petrarca raduna i suoi capitani per una cena al Centro Geremia, in il Mattino di Padova, 15 marzo 2018. URL consultato il 30 marzo 2018.
  4. ^ Coppa del mondo di rugby, convocata l'atleta del Deledda Sabrina Melis, in la Nuova Sardegna, 13 maggio 2002. URL consultato il 31 marzo 2018.
  5. ^ Il Valsugana riparte con Marzio Innocenti, in il Mattino di Padova, 10 settembre 2005.
  6. ^ Simone Varroto, Il Petrarca tra rinnovi e addii riapre anche il settore femminile, in il Mattino di Padova, 26 giugno 2017. URL consultato il 31 marzo 2018.

Collegamenti esterni