Whitewashing
Il whitewashing è una pratica dell'industria cinematografica in cui un attore caucasico ottiene/otteneva il ruolo di un personaggio storicamente di un'altra etnia col fine di renderlo più appetibile al grande pubblico. Fenomeno avvenuto principalmente nel 1900. In passato questo avveniva principalmente per carenza di attori professionisti adatti a ricoprire quei ruoli specifici e aventi quelle specifiche caratteristiche etniche, altre volte per volontà di produttori ed esecutivi dovute alla discriminazione e difficile situazione razziale del tempo (o anche per sfruttare la già forte popolarità di certe celebrità), anche contro la volontà dei registi e di altri produttori, altre volte invece venivano relegati a ruoli secondari o minori o non particolarmente importanti, come personaggi ridicoli o marginali.

Alcuni esempi che hanno attirato polemiche negli Stati Uniti su questa pratica sono la scelta di David Carradine per interpretare il monaco shaolin protagonista della serie televisiva Kung Fu al posto di Bruce Lee, Johnny Depp in The Lone Ranger per interpretare il personaggio nativo americano Tonto; Benedict Cumberbatch in Into Darkness - Star Trek per interpretare Kahn, un personaggio mediorientale originariamente interpretato da un Ricardo Montalbán, un attore messicano; Scarlett Johansson per il ruolo del personaggio manga/anime giapponese Motoko Kusanagi in Ghost in the Shell; ed il quasi intero casting dei film Prince of Persia - Le sabbie del tempo, L'ultimo dominatore dell'aria, Exodus - Dei e re, Gods of Egypt e Death Note - Il quaderno della morte (quest'ultimo criticato anche per la caratterizzazione ridicola e imbarazzante dei personaggi e per il blackwashing di L).
Nel 2017 anche il film di Damien Chazelle La La Land, premiato con sei Oscar e sette Golden Globe, fu da diversi commentatori accusato di "whitewashing della cultura jazz".
Note