Alex Zanardi

pilota automobilistico e paraciclista italiano (1966-)

Template:Pilota di Formula 1 Alessandro "Alex" Zanardi (Bologna, 23 ottobre 1966) è un pilota automobilistico italiano, presente in 41 Gran Premi di Formula 1, campione Champ Car nel 1997 e 1998 e del Campionato Italiano Superturismo nel 2005.

Alex Zanardi in un'immagine del 2007

Carriera

Esordi

Alex nasce a Bologna il 23 ottobre 1966. La famiglia si oppose inizialmente alla passione del giovane Alessandro, a causa della morte della sorella in un incidente stradale. [1]

Zanardi iniziò a gareggiare a 13 anni con i kart. Nel giro di pochi anni diventò un ottimo pilota e, dopo alcuni anni di gavetta, esordì nel 1989 nel Campionato di Formula 3 Italiano, dove ottenne buonissimi risultati entrando subito nella lotta per il titolo. Nel 1991 passa in Formula 3000 dove vince la gara d'esordio, conquista altre 2 gare e conclude il campionato al secondo posto.

Formula 1

Sempre nel 1991 Eddie Jordan, manager di una scuderia di Formula 1, ingaggia per 2 gare il pilota in sostituzione di Michael Schumacher, passato alla Benetton. Alex ottenne un nono posto all'esordio a Barcellona. Grazie a questo risultato, divenne terza guida della Benetton nel 1992 e partecipò a tre gare alla guida di una Minardi in sostituzione di Christian Fittipaldi. L'anno seguente venne ingaggiato dalla Lotus come seconda guida dopo Johnny Herbert. Alex ottenne il primo punto mondiale piazzandosi in sesta posizione in Brasile ma subì un grave incidente nelle prove a Spa-Francorchamps che lo costrinse a concludere anticipatamente la stagione. Perso il posto nel 1994 a vantaggio di Pedro Lamy (che lo sostituì dopo l'incidente di Spa), il pilota perse le prime gare ma tornò a essere schierato nel team Lotus dal Gran Premio di Spagna, per via del grave incidente subito da Lamy pochi giorni prima in una sessione di test a Silverstone. La monoposto però si rivelò molto lenta e impedì nel corso della stagione a Zanardi di collezionare punti iridati. Inoltre la crisi economica della Lotus spinse il team a rimpiazzarlo in alcune gare con il belga Philippe Adams, dotato di una dote di sponsor che gli pagavano il posto. Ciò non fu comunque sufficiente per le casse del team, e l'anno seguente la storica scuderia britannica abbandonò la F1, lasciando Zanardi senza un volante.

CART

La svolta professionale di Alex avvenne nel 1996 con l'esordio nel campionato statunitense CART, adesso con il nome Champ Car, a bordo della vettura del team Chip Ganassi Racing. Zanardi si ambientò velocemente alla serie ottenendo la pole position alla seconda gara e 3 vittorie finali che gli assicurarono il terzo posto nel campionato. Inoltre Alex vinse il titolo di"Rookie of the year" anche grazie alla leggendaria vittoria a Laguna Seca dove il pilota sorpassò alla curva Cavatappi (o Corkscrew) l'espertissimo Bryan Herta durante l'ultimo giro. Nel 1997 e nel 1998 conquistò due volte il titolo dominando le stagioni e divenendo un idolo delle folle d'Oltreoceano grazie alle sue vittorie spettacolari ed alle sue esulatanze dopo ogni successo, i "Donut's".

Ritorno in F1

Nel 1999, ottenuta un allettante offerta da Sir Frank Williams per correre nel suo team, Alex decise di tornare in Formula 1. Durante i test fu velocissimo ma il campionato fu un vero e proprio fallimento soprattutto a causa dell'inaffidabilità del motore della sua vettura che più di una volta lo lasciò a piedi. Zanardi non ottenne nessun punto e pertanto, il suo contratto non venne rinnovato per la stagione 2000.

Il ritorno nella CART e l'incidente

Nel 2000 Zanardi tornò a correre nella Champ Car. Sostenne un test con il team di Mo Nunn che lo ingaggiò per la stagione 2001. Il campionato di Zanardi iniziò male e con scarsi risultati, e si concluse con l'incidente del 15 settembre 2001. L'incidente avvenne durante il finale della gara in Germania, sulla pista Eurospeedway del Lausitzring (tristemente famosa anche per l'incidente costato la vita a Michele Alboreto), vicino Brandeburgo, quando Zanardi era in prima posizione. A tredici giri dal termine, Zanardi rientrò ai box per un rabbocco precauzionale di benzina; al rientro in pista, dopo aver tolto il limitatore di giri che limita la velocità ai box, Zanardi perse improvvisamente il controllo della vettura (pare per la presenza di acqua e olio sulla traiettoria di uscita), che, dopo un testacoda, sia pur a bassa velocità, praticamente si posizionò di traverso sulla pista, mentre sulla stessa linea sopraggiungeva ad alta velocità il pilota italo-canadese Alex Tagliani. L'impatto fu violentissimo: la vettura di Tagliani colpì perpendicolarmente la vettura di Zanardi all'altezza delle gambe del pilota italiano, spezzando in due la Reynard Honda del pilota bolognese.

Prontamente raggiunto dai soccorsi, Zanardi apparve subito in condizioni disperate: lo schianto aveva provocato, di fatto, l'istantanea amputazione di entrambi gli arti inferiori al di sopra del ginocchio ed il pilota stava praticamente per morire dissanguato. Per salvargli la vita, Steve Olvey, capo dello staff medico della CART, "tappò" le arterie femorali del pilota per tentare in qualche modo di fermare la massiva emorragia. Dopo aver ricevuto l'estrema unzione dal cappellano della serie automobilistica, venne caricato sull'elicottero e condotto all'ospedale di Berlino, dove rimase in coma farmacologico per circa due settimane. Dato ormai per spacciato, Alex incredibilmente si riprese.

Il recupero e il rientro alle corse

Nonostante il grave handicap fisico, dopo una lunghissima riabilitazione Zanardi tornò a camminare grazie all'uso di apposite protesi, e quindi decise di ritornare anche alla guida di vetture da corsa. Scherzando sulla sua menomazione, ha affermato che se si dovesse rompere di nuovo le gambe, questa volta basterebbe soltanto una chiave a brugola per rimetterlo in piedi...

Nel 2002 la Champ Car diede al pilota la possibilità di far partire una gara della stagione a Toronto, Canada e nel 2003 Zanardi tornò nel circuito tedesco dove fu vittima del terribile incidente per ripercorrere simbolicamente i restanti 13 giri della gara del 2001 a bordo di una vettura appositamente modificata. I tempi registrati sul giro furono velocissimi e gli avrebbero permesso di partire dalla quinta posizione se il pilota fosse stato iscritto al campionato. Grazie anche a questo fatto Zanardi tornò a correre e nel 2005 tornò alla vittoria aggiudicandosi a bordo di una BMW del team Italy-Spain la seconda gara del Gran Premio di Germania il 28 agosto a Oschersleben, gara valida per il Mondiale Turismo, meglio conosciuto come WTCC (acronimo di World Touring Car Championship). Il bolognese, sempre nello stesso anno, riuscì a conquistare il Campionato Italiano Superturismo, favorito però da griglie piuttosto striminzite di 6-7 unità. Nell'ottobre 2005 vinse la Prima Manche del Campionato Europeo Superturismo a Vallelunga, ma nella seconda corsa gli svedesi Bjork e Goransson dilagarono impedendogli di vincere il titolo. Nel 2006 partecipa ancora con la BMW al Campionato Italiano Superturismo e al WTCC, nel quale conquista la seconda vittoria in campo internazionale dall'incidente del Lausitzring nella gara 1 della tappa turca del WTCC a Istanbul.

Altre Informazioni

  • Alex viene soprannominato pineapple (ananas) per la sua testardaggine e pignoleria in ambito tecnico.
  • Alex veniva invece soprannominato "il Parigino" negli anni dei kart, per la sua guida estremamente pulita. Viene anche considerato uno specialista delle gare ovali, con numerose vittorie spettacolari nei suoi anni in America.
  • Alex è molto amico di Claudio Costa, lo storico medico che cura i piloti del Motomondiale con la sua clinica mobile. La prima volta che il dottor Costa vide Alex sul suo letto di ospedale dopo l'incidente del Lausitzring disse: "Questo uomo tornerà a fare tutto quella che faceva prima, camminare, guidare, sciare e soprattutto portare in spalla suo figlio". Oggi Alex guida normalmente, tiene in spalla suo figlio, gareggia e, grazie ad alcuni sci speciali, riesce anche a sciare.
  • In seguito all'incidente di Spa-Francorchamps del 1993, per la notevole forza che si scaricò sulla sua schiena, Zanardi divenne immediatamente più alto di un centimetro e mezzo.
  • Alex è sposato con Daniela, ed è padre di Niccolò.
  • Alex, nel fine settimana dal 24 al 26 novembre 2006, è tornato in pista a Valencia al volante di una BMW Sauber. Per entrare nell'abitacolo si è fatto preparare protesi speciali con numero di scarpa 36. Intervistato sull'evento, Alex ha dichiarato che la BMW sta facendo provare una F1 a un portatore di handicap, ringrazia tutti e soprattutto sulla possibilità di tornare a correre in F1 ha espresso il suo parere negativo per un intero campionato.
  • Insieme a Reinhold Messner è stato testimonial della Cerimonia di Apertura dei IX Giochi Paralimpici invernali di Torino 2006. Celebre l'inizio del suo intervento: "Mi chiamo Alex Zanardi e "sono" un pilota"
  • Ha partecipato alla maratona di New York nel 2007, correndo su una handbike. Pur essendo alla prima esperienza in una gara del genere, Zanardi ha colto un sorprendente 4° posto.

Collegamenti esterni

Bibliografia

  • Alex Zanardi e Gianluca Gasparini, ...Però, Zanardi da Castel Maggiore!, Baldini Castoldi Dalai editore, Milano, 2003, ISBN 8884903297
  • Claudio Marcello Costa e Alex Zanardi, "Alex guarda il cielo", Fucina editore, Milano, 2006


Note

  Portale Sport: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di sport