Arquà Polesine
Template:Comune Arquà Polesine è un comune di 2.913 abitanti della provincia di Rovigo.
La storia
La storia di Arquà ha origini molto antiche.Tanto tempo fa Arquà si chiamava: Arcunda, Arquata, Arquadum. I numerosi reperti rinvenuti in zona, tra cui molte lapidi, testimoniano l'esistenza di un centro abitato già in epoca romana. Il nome fa riferimento all'andamento di un fiume o di una strada che anticamente disegnava qui una curva secca. Il territorio di Arquà sembra fosse stato donato dal feudatario locale marchese Almerico alla Chiesa di Adria. Ad Arquà ci sono edifici importanti per la vita del paese: le scuole elementari e medie, la Biblioteca pubblica, l’ ufficio postale, la caserma dei Carabinieri, l’ U. S. L., una stazione ferroviaria secondaria sulla linea Bologna-Padova. Inoltre sono presenti edifici di carattere storico come i resti del castello medioevale(unico superstite di un'antica rete di fortificazioni che presidiava il Polesine), un Casino di caccia estense del XIV secolo,la chiesa parrocchiale dedicata a S. Andrea in stile barocco. e numerosi oratori nelle frazioni del paese. Ogni anno ad Arquà si svolge, a maggio, una festa di paese. Tra le varie manifestazioni c’è una rievocazione immaginaria di carattere storico-popolaresco. Il paese viene suddiviso in quattro contrade: Redinari (S. Marco) , Lanaroi (centro), Zestari (Cornè), Scoari (Granze e Capobosco), per ricordare i vecchi mestieri di un tempo. Grandi e piccoli vestiti con costumi d’ epoca si ritrovano in piazza per festeggiare tra balli e canti per poi concludere con il "Palio dei ochi".
Curiosità: Arquà era l'unico paese limitrofo al capoluogo che aveva una porta col suo nome(appunto "Porta Arquà") nelle mura della città di Rovigo.
Edifici importanti ad Arquà
- Il castello: fu costruito da Guglielmo III degli Adelardi Marcheselli (governatore di Ferrara) nel 1146 per difendersi dagli Estensi che avevano mire sul territorio ferrarese e sul Polesine. Dopo la conquista del castello da parte delle truppe estensi fu riconquistato dall'offensiva dei veneziani in seguito alla sanguinosa guerra del sale. Del castello rimangono una torre merlata suddivisa in tre piani e una parte centrale che si affaccia su un ampio cortile le cui stanze sono decorate con affreschi che rappresentano scene mitologiche. Conserva ancora il fossato tutt’intorno e per accedervi occorre superare un ponte. Il castello è il monumento medioevale più rilevante e meglio conservato nel Polesine.
- Chiesa Parrocchiale di Sant’Andrea: fu costruita attorno al 1054, apparteneva al vescovo di Adria. Intorno al 1516 venne ricostruita perché cadente. Successivamente la chiesa fu restaurata nel 1695 e la sua porta monumentale fu completamente rinnovata. Internamente vi sono sette altari marmorei e due pregevoli quadri su tela.
- Casino di caccia estense, ora villa Pasqualini-Canato: la struttura è un esempio di architettura rurale ferrarese risalente al XV secolo e si trova affacciata sulla strada provinciale che attraversa la cittadina in direzione est-ovest, mentre all'epoca risultava staccata dal centro e vicino ad un antico percorso di epoca romana. Costruito in origine come costruzione di servizio da Alberto V d'Este, Marchese di Ferrara e di Modena, alla sua morte, sopraggiunta nel 1393, lo lasciò in eredità al figlio Nicolò III che oberato dai debiti, nel 1412, lo cedette al nobile Andrea Durazzo con obbligo di vassallaggio. Il suo attuale aspetto, recentemente restaurato, lo si deve all'Architetto Canato che dopo averlo acquistato lo riportò all'antico splendore.
Amministrazione comunale
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[1]

- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.