Il collare della colomba
Titolo originaleطوق الحمامة
Collare della colomba
(Ms. in Bibl. Leiden)
1ª ed. originale1022
Generetrattato
Sottogenereamore
Lingua originalearabo

Il Collare della colomba (in arabo طوق الحمامة?, Ṭawq al-Ḥamāmah) è un trattato sull'amore e gli amanti dell'arabo andaluso Ibn Hazm (994-1064)[1] scritto intorno al 1022.[2]

È un'importante opera della letteratura arabo-ispanica tradotta in varie lingue europee. È una raccolta di brani sulle regole dell'amor cortese, esaltante il culto della donna, la sottomissione dell'essere amato e che lascia intendere una preferenza per l'unione delle anime, anche se spesso scivola nel sensuale.

Scrittura

Su richiesta di un amico, l'autore compone il trattatello sotto forma di epistola in cui descrive l'amore, le circostanze in cui nasce, le vicissitudini che lo accompagnano e il comportamento che esso suggerisce o impone agli amanti. Ibn Hazm prende ispirazione soprattuto alle sue esperienze giovanili, in quanto lo scrisse in giovane età, probabilmente durante un periodo di allontanamento dalla vita politica. L'obiettivo con cui scrive l'opera è pratico: condurre coloro che vivono una vita misera alla beatitudine tramite l'amore[3]. Il titolo "Collare della colomba" fa riferimento alla tradizione neoplatonica islamica che ha una nuova fioritura con Avicenna nel X-XI secolo. Nonostante non abbia una contatto diretto con i testi di Platone, il filosofo viene molto analizzato. Secondo questa nuova interpretazione, confermata dallo stesso Avicenna, la colomba avrebbe rappresentato l'anima caduta. Essa è anche un collegamento al mondo religioso, infatti, l'anima è libera di tessere il proprio destino, il proprio fato, ma non può alterare la natura stessa dell'Essere che l'ha generata[4].

Contenuto

L'opera viene divisa in 30 diversi capitoli:

  • Primi 10 sono dedicati ai fondamenti dell'amore

Dapprima l'argomento viene affrontato dal punto di vista filosofico e delle differenti cause che provocano l'amore. A ciascuna causa viene riservato un capitolo speciale: troviamo i casi di chi s'innamora in sogno, o in seguito a una descrizione, o per un semplice sguardo, o di chi invece s'innamora solo alla lunga, o ancora di chi rimane colpito da determinate qualità e non ne ammette altre.

Si passa poi per i segni con cui si comunica l'amore. L'autore tratta poi delle gioie e delle pene dell'amore. Nel suo esposto egli rispetta per quanto possibile il processo naturale dello sviluppo del sentimento amoroso, opponendo le qualità contrarie le une alle altre. Seguono i motivi per cui l'amore può terminare quali l'oblìo, la morte degli amanti, il tradimento.

L'opera si conclude con due capitoli morali: sulla turpitudine del peccato e sugli alti meriti della castità, dove ci si rivelano brillantemente il teologo, il giurista eminente e il futuro polemista.

Note

  1. ^ Lorenzo Mazzoni, Letteratura araba al femminile: ‘Il collare della colomba’, in Il Fatto quotidiano, 31 marzo 2014. URL consultato il 1º dicembre 2015.
  2. ^ P. K. Hitti, p. 58.
  3. ^ Lopez Pita, 73-74
  4. ^ Lopez Pita, pp.73-75

Bibliografia

Altri progetti


  Portale Letteratura: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Letteratura