Ino (Euripide)
Ino (Ἰνώ) è una tragedia perduta composta da Euripide nel V secolo a.C., presumibilmente tra il 455 e il 425 a.C.[2].
Ino | |
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Tragedia di cui restano frammenti | |
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Autore | Euripide |
Lingua originale | Greco antico |
Genere | Tragedia |
Personaggi | |
Conservazione
Circa una ventina di frammenti della tragedia sono sopravvissuti per tradizione indiretta[3]. Nel 2022 è stato rinvenuto un papiro a Filadelfia, nell'Oasi del Fayyum, contenenti 98 versi da Ino e Poliido, di cui solo ventidue già noti[4] Il frammento, datato al III secolo d.C. e considerato uno dei più importanti testi euripidei scoperti, è stato identificato grazie al lavoro degli studiosi Yvona Trnka-Amrhein e John Gibert, col supporto dell'archeologo Basem Gehad. Recuperato all'interno della tomba di un bambino, è stato analizzato utilizzando il Thesaurus Linguae Graecae, un database digitale di testi greci antichi[5].
Trama
Nelle Fabulae[6], Igino riporta la trama della tragedia euripidea:
Mandò qualcuno a riportarla a casa e la nascose quando arrivò.
Temisto scoprì che era stata trovata, ma non conosceva la sua identità. Concepì il desiderio di uccidere i figli di Ino e fece di Ino stessa, che credeva prigioniera, una confidente del piano, dicendole di coprire i suoi figli con vesti bianche, ma quelle di Ino con quelle nere.
Ino coprì le sue con vesti bianche e quelle di Temisto con quelle scure; poi Temisto uccise per errore i suoi figli. Quando lo scoprì, si uccise.
Inoltre, Atamante, durante una battuta di caccia, in un impeto di follia uccise il figlio maggiore Learco; ma Ino con il più giovane, Melicerte, si gettò in mare e fu trasformata in una dea.»
Tuttavia, è dubbio se la versione narrata da Igino sia effettivamente basata sulla tragedia o se il mitografo abbia attinto ad oltre fonti[7].
Un frammento di papiro rinvenuto nel 2022[8] suggerisce che nella versione euripidea del mito la protagonista sia rappresentata in modo complesso e nobilitante: Ino è rappresentata come una vittima, mentre un'altra donna, Temisto, compie l'omicidio e si suicida. In questa nuova versione, Ino è presentata come un'eroina positiva, guidata da amore e equilibrio, offrendo un ritratto più profondo del personaggio[9].
Note
- ^ William Nickerson Bates, Euripides. A Student of Human Nature, Philadelphia, UPP, 1930, p. 255.
- ^ William Nickerson Bates, Euripides. A Student of Human Nature, Philadelphia, UPP, 1930, p. 255.
- ^ Eur. frr. 398-423 TrGF, per un totale di 79 versi.
- ^ (EN) Uncovered Euripides fragments are ‘kind of a big deal’, su Colorado Arts and Sciences Magazine, 1° agosto 2024. URL consultato il 21 settembre 2024.
- ^ C’è un altro Euripide in un frammento di papiro, su quotidiano.net.
- ^ Fabula IV.
- ^ (EN) William Nickerson Bates, Euripides: A Student of Human Nature, University of Pennsylvania Press, 2017, p. 254, ISBN 978-1-5128-1423-1. URL consultato il 21 settembre 2024.
- ^ La prima edizione è stata pubblicata in "Zeitschrift für Papyrologie und Epigraphik" vol. 230 (2024), pp. 1–40.
- ^ C’è un altro Euripide in un frammento di papiro, su quotidiano.net.
Bibliografia
- J. Gilbert–B. Gehad–Y. P. Trnka-Armhein, New Excerpts from Euripides’ Ino and Polyidos, in "Zeitschrift für Papyrologie und Epigraphik", vol. 230 (2024), pp. 1-40.
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