Template:S comuni Template:Comune Soleto (in griko e in dialetto salentino Sulitu, 5.537 abitanti) è un comune del Salento in provincia di Lecce. È uno dei comuni della Grecìa Salentina. Gli abitanti parlano correntemente il dialetto salentino, mentre la lingua grika è quasi del tutto scomparsa.Soleto dista circa 18 km dal capoluogo di provincia.

Etimologia

Stando ad una diffusa ma dubbia interpretazione il nome Soleto deriva dalla parola sole. Alcuni studi hanno ipotizzato, invece, che il termine si riferisca a basoleto (syllithos), la pietra utilizzata nella zona. Più di recente è stato trovato un ostrakon con una mappa antichissima, detta la "mappa di Soleto", in cui le prime tre lettere del nome (SOL) sono chiaramente incise a identificare il paese. Essendo l'ostrakon di epoca messapica, non è chiaro cosa questa parola possa significare. Dalla parola Soletum si fa derivare anche, per la posizione centrale e l'importanza attribuita all'insediamento in tempi antichi, il termine Salentum che è poi passato ad indicare tutta la zona. Possiamo trovare la chiesa madre Maria S.S. Assunta del 1783, la Guglia fatta costruire secondo la legenda in una notte grazie a Matteo Tafuri, Il convento della M. delle Grazie con i frati minori,la porta di S.Vito: antica porta d'entrata nel centro storico. Come locali notturni abbiamo il live discopub BLOOM, caffetteria Orsini ,vari bar e trattorie tipiche.Abbiamo molte strutture ricettive come il B&B AURORA e tanti altri.

Trasporti

Nel paese è presente una stazione (Soleto) delle Ferrovie Sud Est a due binari. Tale stazione è situata sulla tratta Lecce-Zollino-Gallipoli.

Da visitare

  • Guglia di Raimondello Orsini
  • Chiesetta bizantina di Santo Stefano
  • Casa natale di Matteo Tafuri
  • Palazzo Gervasi
  • Palazzo Blanco o della Zecca
  • Sedile
  • Porta San Vito
  • Chiesa di San Nicola con annesso Monastero
  • Convento dei Frati minori
  • Centro storico
  • Cave di estrazione della pietra di Soleto
  • Pozzelle
  • Villa comunale
  • Mura messapiche rinvenute durante campagne di scavi archeologici

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[1]

Cenni storici

  Lo stesso argomento in dettaglio: Storia del Salento e Storia della Puglia.

E' uno dei siti neolitici più noti del Salento per il ritrovamento di manufatti e di asce in bronzo esposte nel Museo Archeologico Nazionale di Taranto.

Alcune campagne di scavi condotte negli ultimi decenni nelle vicinanze dell'attuale Convento dei Francescani hanno portato alla luce l'antica cinta muraria di età messapica visibile ancora nel '500 e citata dall'erudito Galateo nel "De situ Japigiae".

Molto prima di lui, Plinio il Vecchio nel libro III della "Naturalis Historia" narra di aver trovato , durante il suo viaggio nel Salento nel primo secolo dopo Cristo "Soletum desertum".

Soleto fu un ragguardevole nodo viario già in epoca messapica, che metteva in comunicazione i più importanti centri messapici ed incrociava una "via trasversale" che collegava il porto di Roca sull'Adriatico con Vereto (oggi scomparsa) e con il porto Nauna sul Tirreno (l'attuale S. Maria al Bagno).

L'attuale sito è quello corrispondente al "castrum" Romano costruito dopo le guerre contro Annibale nelle quali i Messapi Sallentini si erano ribellati a Roma e schierati con i Cartaginesi. Il sito preistorico è spostato verso nord nella direzione della strada per S.Venerdia e fu raso al suolo dai Romani. Il territorio di tutto il Salento fu "centuriato" e dato in premio come si usava ai Centurioni vincitori.

Inoltre nelle campagne intorno a Soleto si incontrano innumerevoli avanzi di terracotta grossolana, di stoviglie smaltate, di sepolcri sempre messapici. L'approvviggionamento idrico di Soleto preistorica era garantito da numerose cisterne ( cavità sotterranee naturali scavate nella pietra) che raccoglievano l'acqua piovana (essendo il paese sulla sommità di un altopiano) in numerose "pozzelle" ancora oggi visibili appena fuori dal centro abitato.

Contea di Soleto

Ma la storia più conosciuta di Soleto è quella medioevale e coincide con la storia della Contea di Soleto,che comprendeva Galatina,Zollino,Aradeo,Noha,Cutrofiano,Sternatia e Sogliano, e di Raimondello Orsini del Balzo.

La Contea di Soleto ,assieme a quella di Nardò e Lecce ,nasce con la conquista normanna della Puglia da parte di Roberto il Guiscardo e la creazione del principato di Taranto nel 1088.

Con l'arrivo degli Svevi, Federico II nomina il figlio Manfredi principe di Taranto a cui succederà Filippo I d'Angiò nel 1266 dopo la battaglia di Benevento.

Nel 1270 la Contea di Soleto è di Dionigi di Castro e poi della famiglia De Tuzziaco (1273).A questi succedono i Del Balzo con Ugo e Raimondo e poi a Nicola Orsini (1331-1399) conte di Nola che in seconde nozze sposò Sveva del Balzo dei conti di Soleto.

La casata Orsini Del Balzo fu una famiglia nobiliare del XIII e XIV secolo nata con il matrimonio tra Roberto Orsini, primogenito di Romanello, e Sibilla del Balzo (1300 – 1336), figlia del Gran Siniscalco del Regno di Napoli. Sibilla apparteneva alla più potente famiglia nobile meridionale, imparentata con la dinastia angioina e quella aragonese.

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Guglia di Raimondello Orsini a Soleto

Raimondo Orsini Del Balzo , conosciuto anche come Raimondello, (1361 – 17 gennaio 1406) era il secondo genito di Nicola Orsini .

Fu Conte di Soleto (1382), Duca di Benevento (1385-1401), Principe di Taranto (1393-1406), Conte di Lecce (1401-1406), Duca di Bari, Gran Connestabile del Regno di Napoli, Gonfaloniere della Sacra Romana Chiesa.

Sposò Maria d'Enghien ,contessa di Lecce(1367-9 maggio 1446) .

Il Principato di Taranto includeva metà del Regno di Napoli ed il Principe vi governò quasi indipendentemente dal Re, diventando il signore più ricco del regno e vantandosi di poter andare da Lecce a Napoli "passando sempre sopra le sue terre ". Verso la fine del XIV secolo fondò Salice Salentino, e ordinò la costruzione della chiesa di Santa Caterina d'Alessandria a Galatina, un capolavoro di arte francescana. Egli stesso vi è ritratto all'interno insieme con suo figlio Giovanni Antonio.

Dal XIV al XVIII secolo

Allo stesso periodo ( fine XIV sec.) risalgono i cicli pittorici nella bellissima chiesetta greco-bizantina di Santo Stefano dove a uno stile giottesco si sovrappone quello delle maestranze presenti a Galatina.

Secondo Ch.Diehl (L'art byzantin dans l'Italie meriodionale,Paris 1891) la chiesetta (metri 6,61x3,90)fu edificata nel 1347 (in greco anno 6885 dalla creazione del mondo).

Un'altra opera importante da lui voluta e commissionata è la omonima Guglia di Raimondello a Soleto costruita nel 1397. Per ogni soletano lu campanaru è l'elemento più rappresentativo della sua identità storica.

La Contea di Soleto ed il Principato di Taranto vennero assorbiti dal regno di Napoli dopo la congiura dei Baroni contro il re e la morte in Altamura nel 1463 del figlio di Raimondello Orsini e Maria d'Enghien, Giovanni Antonio Orsini Del Balzo, ultimo principe di Taranto.

Saccheggiato dai Turchi nel 1480 dopo la presa d'Otranto Soleto conserva ancora nel suo centro storico (la Corà ) una ricca collezione di case gentilizie quattro-cinquecentesche, dalla sobria eleganza rinascimentale, accanto a portali e palazzi barocchi .

Nel 1601-1609 fu costruita la Chiesa della Madonna delle Grazie (Santuario dal 1953) con annesso convento dei Francescani. Vi si conserva un grazioso affresco quattrocentesco che riproduce la Madonna con in braccio il bimbo Gesù. Secondo una "Cronaca" di padre Bonaventura da Lama nel 1568 il viso della Madre fu sfregiato da colpi d'ascia inferti da un tal Lisandri. Dall'affresco colpito sgorgò del sangue. La "leggenda" nasconde il fatto storico che dopo il Concilio di Trento (1564) a Soleto nel 1598 fu smesso il rito greco con l'ultimo arciprete Arcudi e nel 1602 furono chiamati i Frati Minori per promuovere il rito latino non senza sofferenze per le minoranze religiose.

Nel 1688 venne completata l'attuale Chiesa di S.Nicola con annesso Monastero delle Clarisse al posto di una precedente di stile greco-bizantino.

A pochi passi la Chiesetta detta delle Anime con facciata anch'essa di stile seicentesco.

Nel 1783 venne completata l'odierna Chiesa matrice parrocchiale soletana al posto della vecchia chiesa medioevale che minacciava in parte di crollare. Di quella antica chiesa sopravvive una stilizzata incisione del 1604 sul grande leggio del coro ed era orientata a tramontana, con asse inverso a quello attuale. Come si legge sulla facciata settentrionale del campanile nuovo "Adrianus Preite a Cupert fecit" il costruttore fu l'architetto Preite da Copertino.

Personaggi celebri

Bibliografia

  • Zacchino V. Berger M. Paesi e figure del vecchio Salento vol.secondo Congedo editore Galatina 1980
  • Petrucci A. Cattedrali di Puglia ,Roma 1960

Collegamenti esterni

Voci correlate

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