Anas al-Sharif
Anas Jamal Mahmoud al-Sharif (in arabo: أنس جمال محمود الشريف, Jabalia, 3 dicembre 1996 – Gaza, 10 agosto 2025) è stato un giornalista e videomaker palestinese, principale corrispondente di Al Jazeera in prima linea principalmente dal nord della Striscia di Gaza.[1] Il suo contributo giornalistico più significativo fu la copertura in diretta degli attacchi militari di Israele sulla Striscia di Gaza e l'impatto sociale e umanitario sui civili palestinesi.[1]
Per diversi mesi, le Forze di Difesa Israeliane (IDF) avevano accusato al-Sharif di essere un militante di Hamas, accuse sempre respinte non solo da lui stesso e da Al Jazeera[2] ma anche da varie organizzazioni per i diritti umani e la libertà di stampa, tra cui Amnesty International[3] e Reporter Senza Frontiere.[4] Il Comitato per la protezione dei giornalisti (CPJ) aveva pubblicamente chiesto protezione per al-Sharif già a luglio 2025, dopo quella che veniva definita come un'estesa campagna diffamatoria da parte di Israele.[5]
Lo stesso al-Sharif ha lavorato per la comunicazione di Hamas prima dell'inizio del conflitto [6][7], venendo immortalato più volte accanto al leader terroristico Yahya Sinwar [8] ed avrebbe inoltre espresso elogi e compiacimento, tramite il proprio canale Telegram, agli autori dell'attacco del 7 ottobre 2023.[9][10]
Il 10 agosto, al-Sharif è stato ucciso insieme ad altri tre giornalisti in un attacco aereo israeliano mirato sulla sua tenda fuori dall'ospedale Al-Shifa a Gaza.[2] Al momento della sua morte, Israele aveva ucciso oltre 200 giornalisti dopo gli attacchi del 7 ottobre 2023.[2]
Biografia
Al-Sharif è nato nel campo profughi di Jabalia nella Striscia di Gaza nel 1996[2]. Si è laureato all'Università di Al-Aqsa in comunicazione, specializzandosi in radio e televisione.[2] Ha iniziato la sua carriera come volontario presso l'Al-Shamal Media Network, prima di unirsi ad Al Jazeera come corrispondente dal governatorato nord della Striscia di Gaza.[2][11]
Guerra di Gaza
Dall'ottobre 2023, al-Sharif è stato tra i principali volti nei reportage sulla guerra di Gaza, rimanendo nel nord della Striscia nonostante i ripetuti ordini di evacuazione da parte di Israele e le minacce dirette alla sua incolumità.[12][13] Al-Sharif documentò quotidianamente gli attacchi aerei, i massacri e gli sfollamenti, spesso lavorando in condizioni di estremo pericolo e con una grave carenza di attrezzature di base. Durante la guerra di Gaza, si dedicò maggiormente alla copertura degli attacchi militari israeliani, dell'uso della fame come arma di guerra a causa del blocco degli aiuti umanitari.[14] I suoi reportage hanno fornito testimonianze cruciali da una delle zone di guerra più inaccessibili al mondo, soprattutto dopo il blocco di Israele ad ogni giornalista internazionale di entrare a Gaza.[15][16]
Nel dicembre 2023, il padre di al-Sharif fu ucciso in un attacco aereo israeliano contro l’abitazione di famiglia, poche settimane dopo che il giornalista aveva ricevuto minacce telefoniche da ufficiali dell’esercito israeliano, che gli intimavano di interrompere la copertura e lasciare il nord della Striscia di Gaza.[13][17] A causa delle cattive condizioni di salute, il padre non era stato in grado di evacuare la loro casa con il resto della famiglia.[18]
Il 6 maggio 2024, al-Sharif vinse il Premio Pulitzer per la miglior fotografia di ultim'ora, insieme al suo team presso Reuters per le sue foto "crude e urgenti" che documentano gli effetti del conflitto sulla popolazione palestinese.[19]
A luglio 2024, Avichay Adraee, portavoce ufficiale dell'esercito israeliano, accusò al-Sharif di essere membro dell'ala militare di Hamas dal 2013.[13] Nell'ottobre 2024, l'esercito israeliano pubblicò i nomi di sei giornalisti palestinesi accusati di essere correlati ad Hamas o altri gruppi militanti jihadisti.[20] Tra gli accusati, Anas al-Sharif insieme a Talal Aruki, Alaa Salama, Hossam Shabat, Ismail Farid, Ashraf Saraj.[13] Molti di loro furono tra i primi giornalisti a coprire la Striscia di Gaza live e senza interruzioni dopo gli attacchi del 7 ottobre. Tutte le accuse furono sempre respinte dai diretti interessati e dall'emittente Al Jazeera.[20] Poco dopo, Shabat fu ucciso nel marzo 2025 da un attacco mirato israeliano e Talal Al Arrouqi rimase ferito.[20] Dopo l'uccisione del collega Shabat, al-Sharif dichiarò di continuare ad essere determinato a riportare dalla Striscia di Gaza nonostante le minacce israeliane e la perdita di amici e familiari.[17]
Nel corso del 2025, al-Sharif fu spesso descritto come una delle ultime voci giornalistiche rimaste nella Striscia di Gaza.[14]
Assassinio
Dal 2023, al-Sharif dovette affrontare crescenti minacce da parte dell'esercito israeliano, tra cui telefonate, messaggi vocali e campagne sui social media, che affermavano facesse parte di Hamas.[13] Le accuse sono sempre state negate da al-Sharif, mentre varie organizzazioni per i diritti umani e l'emittente Al Jazeera hanno descritto le accuse come attacchi infondati volti a giustificare l'eliminazione dei giornalisti nella Striscia.[13][21] A luglio 2025, il Comitato per la protezione dei giornalisti (CPJ) aveva definito gli attacchi contro al-Sharif un "precursore dell'assassinio" e ha sollecitato un'azione internazionale per proteggere lui e altri giornalisti operanti nella Striscia di Gaza, evidenziando come i giornalisti locali fossero gli "ultimi occhi e orecchie del mondo esterno" sul conflitto.[13]
Il 31 luglio 2025, la relatrice speciale delle Nazioni Unite per la libertà di stampa Irene Khan ha condannato le ripetute minacce e le campagne diffamatorie contro al-Sharif, definendole pericolosi tentativi di silenziare e delegittimare i reportage.[22] Khan descrisse al-Sharif come "l'ultimo giornalista sopravvissuto di Al Jazeera nel nord di Gaza" e come le accuse improvate di essere affiliato ad Hamas mettessero a serio rischio la sua vita.[22]
Il 10 agosto 2025, al-Sharif fu ucciso da un attacco aereo israeliano mirato sulla sua tenda, a poca distanza dall'Ospedale Al-Shifa a Gaza.[1][2][14] Insieme a lui, anche i suoi colleghi Mohammed Qreiqeh, Ibrahim Zaher e Mohammed Noufal persero la vita.[2] L'esercito israeliano successivamente confermò la sua responsabilità dell'attacco.[2]
Il portavoce dell'IDF Nadav Shoshani difese l'uccisione intenzionale dichiarando che, da documenti provenienti da Gaza, tra cui elenchi di personale, liste di addestramento dei terroristi e registri degli stipendi, appartenesse a una cellula di Hamas dedita a attacchi missilistici contro Israele dal 2013, lo stesso portavoce accusò Al Jazeera di promuovere la propaganda di Hamas.[23]
L'uccisione ha suscitato forti condanne a livello internazionale, tra cui quelle delle Nazioni Unite[24], del Qatar, dove ha sede Al Jazeera, e numerose testate.
Note
- ^ a b c (EN) Mostafa Salem, Anas Al-Sharif became the face of the war in Gaza for millions. Then Israel killed him, su CNN, 11 agosto 2025. URL consultato l'11 agosto 2025.
- ^ a b c d e f g h i (EN) Al Jazeera Staff, Anas al-Sharif among five Al Jazeera staff killed by Israel in Gaza, su Al Jazeera. URL consultato l'11 agosto 2025.
- ^ (EN) Amnesty International, Amnesty International condemns the deliberate killings of Al-Jazeera journalists, including Anas Al Sharif, su Amnesty International Australia, 11 agosto 2025. URL consultato l'11 agosto 2025.
- ^ (EN) RSF condemns Gaza journalist’s killing in targeted Israeli air strike, su RFI, 11 agosto 2025. URL consultato l'11 agosto 2025.
- ^ (EN) Israel kills Al Jazeera journalists in targeted Gaza City airstrike, su Committee to Protect Journalists, 10 agosto 2025. URL consultato l'11 agosto 2025.
- ^ (EN) Mostafa Salem, Anas Al-Sharif became the face of the war in Gaza for millions. Then Israel killed him, su edition.cnn.com, CNN, 12 agosto 2025. URL consultato il 12 agosto 2025.«CNN has established that, before the war in Gaza, Al-Sharif worked for a Hamas media team in the strip.»
- ^ (EN) Ruth Comerford, UN condemns targeted Israeli attack that killed five Al Jazeera journalists, su bbc.com, BBC, 11 agosto 2025. URL consultato il 13 agosto 2025.«The BBC understands Sharif did some work with a Hamas media team in Gaza before the current conflict.»
- ^ Israele uccide “terrorista che si spacciava per giornalista” di Al Jazeera a Gaza: chi era Anas al-Sharif, il reporter che “scattava selfie con Sinwar”, su ilriformista.it, Il Riformista, 11 agosto 2025. URL consultato il 12 agosto 2025.
- ^ David Puente, Il giornalista di Al Jazeera e il post Telegram pro Hamas del 7 ottobre 2023 (poi cancellato), su open.online, Open, 11 agosto 2025. URL consultato il 12 agosto 2025.
- ^ Roberto Arditti, Al-Sharif, il miliziano che si fingeva reporter. Le foto confermano l'affiliazione ad Hamas, su iltempo.it, Il Tempo, 12 agosto 2025. URL consultato il 12 agosto 2025.
- ^ (EN) Who was Anas al-Sharif, the Al Jazeera journalist killed by Israel in Gaza City?, su The New Arab.
- ^ Anas Al-Sharif, su This Week in Palestine. URL consultato il 10 agosto 2025.
- ^ a b c d e f g CPJ calls for Anas Al-Sharif's protection in face of Israeli smears, su Committee to Protect Journalists, 24 luglio 2025. URL consultato il 10 agosto 2025.
- ^ a b c (EN) Anas al-Sharif: Who was the Al Jazeera journalist killed by Israel in Gaza?, su www.bbc.com, 11 agosto 2025. URL consultato l'11 agosto 2025.
- ^ (EN) Abeer Salman, Dana Karni, Mohammed Tawfeeq, Israel kills multiple journalists in Gaza, including prominent Al Jazeera reporters, su CNN, 10 agosto 2025. URL consultato l'11 agosto 2025.
- ^ (EN) News Organizations Urge Israel to Let Reporters and Aid Into Gaza, 27 luglio 2025. URL consultato l'11 agosto 2025.
- ^ a b (EN) Kouddous, Marked for Assassination: Gaza Journalists on Israeli Hit List Refuse to Stop Reporting, su www.dropsitenews.com. URL consultato l'11 agosto 2025.
- ^ (EN) Father of Al Jazeera journalist killed in Israeli air strike on Gaza, su Al Jazeera, 11 dicembre 2023. URL consultato l'11 agosto 2025.
- ^ Mehul Srivastava e Nic Fildes, Israel kills prominent Al Jazeera reporter in Gaza, su www.ft.com. URL consultato l'11 agosto 2025.
- ^ a b c (EN) Sara Jabakhanji, Al Jazeera calls Israeli army claims 'baseless' after IDF accuses 6 journalists of being militants, su cbc.ca.
- ^ (EN) Gaza: UN expert denounces serious threats by Israeli army against Al Jazeera correspondent, su The Question of Palestine, 31 luglio 2025. URL consultato il 10 agosto 2025.
- ^ a b (EN) M.I, Gaza: UN expert denounces serious threats by Israeli army against Al Jazeera correspondent, su Question of Palestine. URL consultato l'11 agosto 2025.
- ^ (EN) Sky News, Israel defends killing prominent Al Jazeera journalist Anas Al-Sharif in Gaza, su Youtube. URL consultato il 13 agosto 2025.
- ^ (EN) U.N, Gaza: UN expert denounces serious threats by Israeli army against Al Jazeera correspondent, su un.org. URL consultato il 13 agosto 2025.
Collegamenti esterni
- أنس الشريف Anas Al-Sharif, su x.com.
- (EN) The 2024 Pulitzer Prize Winner in Breaking News Photography, su The Pulitzer Prizes.