Decimo Giunio Pera

politico e generale romano
Versione del 2 apr 2025 alle 14:52 di 93.69.72.200 (discussione) (Annullata la modifica 144330078 di Torsolo (discussione) nel 268 il console Sofo fece nel tempio di Tellure una pittura chiamata Italia picta, ciò siginica che per i Romani l'italia era ciò che dal fiume Arno e l'ager Gallicus (una volta liberato dai Senoni) arrivava fino a poco sopra Capua. da cui cominciava la magna grecia)

Decimo Giunio Pera[1] (latino: Decimus Iunius Pera) (fl. III secolo a.C.) è stato un politico e militare romano.

Decimo Giunio Pera
Console della Repubblica romana
Nome originaleDecimus Iunius Pera
GensIunia
Consolato266 a.C.
Censura253 a.C.

Biografia

Vinse l'elezione al consolato priore nel 266 a.C. con Numerio Fabio Pittore come posteriore, e quell'anno a entrambi fu decretato il trionfo due volte: il primo per la vittoria contro la città di Sassina, della quale fecero una civitas foederata, e il secondo riguardo alla campagna nei confronti di Sallentini e Messapi; un altro evento dell'annuale mandato fu l'annessione di Mevaniola. Mediante il successo in questi conflitti dapprima ultimarono la conquista dell'Umbria, dopodiché del Salento, il che implicava che le intere Italia e Magna Grecia erano dominate da Roma.

Nel 253 fu censore assieme a Lucio Postumio Megello.

Note