Codice Gray

codice binario a lunghezza fissa
Versione del 1 set 2025 alle 12:08 di Superspritz (discussione | contributi) ("codice riflesso" non è una terminologia rigorosa e indica semplicemente un codice in cui ogni valore codificato differisce di un solo bit dal valore codificato precedente)

Il codice Gray è un codice binario a lunghezza fissa, con la caratteristica che due qualsiasi sue posizioni consecutive hanno solo un carattere diverso tra loro. Fu progettato e brevettato[1] nel 1953 dal ricercatore Frank Gray dei Bell Laboratories.

Si possono usare codici di Gray di tutte le lunghezze: il codice di lunghezza s è costituito da tutte le sequenze di s bit e consente di rappresentare tutti gli interi da 0 a .

Esso differisce dalla notazione posizionale binaria degli interi in quanto prevede che si passi da un intero al successivo modificando un solo bit; questa caratteristica (detta a cambio 1) semplifica e rende meno soggette ad errori le operazioni di dispositivi elettronici che devono scorrere informazioni organizzate in sequenze. Evidentemente la codifica di Gray risulta poco sensata per interi da sottoporre ad operazioni come somme o prodotti.

Matrice di commutazione in un encoder rotativo Gray a tre bit

Diversi dispositivi elettronici di acquisizione di posizione, tra cui gli encoder (lineari o rotativi, come - per esempio - i regolatori di volume digitali negli impianti Hi-Fi), codificano il valore digitale della posizione chiudendo o aprendo una serie di contatti elettrici o barriere ottiche. Questi dispositivi devono produrre, in base alla misura della posizione rilevata, un particolare numero in base 2. Ad esempio, ruotando la manopola di un encoder a 3 bit, si potrebbe ottenere in output il valore '001'. Grazie alla corretta interpretazione di questo numero, si può conoscere la misura della posizione del dispositivo.

Motivazione

Molti dispositivi elettronici indicano la propria posizione chiudendo e aprendo degli interruttori. Se queste posizioni venissero rappresentate come quelle di una codifica binaria ordinata in modo naturale, le posizioni 3 e 4 sarebbero consecutive, ma avrebbero tutti i bit di valore diverso:

Decimale Binario
... ...
3 011
4 100
... ...

Questa situazione è difficile da rappresentare con degli interruttori fisici reali: è molto improbabile che tutti gli interruttori cambino il proprio stato (aperto/chiuso) esattamente nello stesso istante. Durante il passaggio tra i due stati mostrati nella precedente tabella, tutti e tre gli interruttori dovranno cambiare stato, probabilmente producendo dei valori che oscillano per il breve periodo del cambiamento.

Anche se idealmente, si fosse in assenza di queste oscillazioni degli interruttori, il cambiamento di stato potrebbe comunque apparire come una sequenza di stati intermedi tra 001 e 100:

011, 001, 101, 100

Questa inusuale sequenza è dovuta al fatto che la commutazione degli interruttori non avviene contemporaneamente, ma solo un interruttore alla volta. In casi come questi, un osservatore esterno non può sapere se la posizione 001 (o qualsiasi altra posizione misurata) è una "vera" posizione, oppure uno stato intermedio tra due posizioni, quindi il sistema potrebbe memorizzare un valore intermedio "falso".

Questo problema, relativo all'ambiguità della posizione, è causato dal fatto di aver utilizzato una numerazione binaria ordinata in modo naturale, e può essere risolta usando un altro tipo di numerazione, che utilizza una codifica in cui si commuta un solo interruttore alla volta (un solo bit alla volta).

Va notato che anche nel passaggio dall'ultima alla prima parola del codice cambia solamente un bit.

Algoritmi di codifica e decodifica

Da binario a Gray

 
Schema logico dell'algoritmo di codifica

Per convertire un numero in base due in codice di Gray si applica l'operatore XOR tra il numero in codifica binaria e lo stesso numero spostato di una cifra verso destra, come nel seguente esempio:[2]

bin:  110010  XOR
       110010
Gray: 101011

La prima cifra del codice Gray (Most Significant Bit) è la stessa della codifica binaria, le altre sono il risultato dello XOR tra ogni cifra in codifica binaria e la cifra successiva.

Da Gray a binario

 
Schema logico dell'algoritmo di decodifica

Il procedimento di conversione da codice di Gray a codifica binaria normale è analogo a quello di codifica, ma l'operatore XOR viene applicato bit a bit tra il numero codificato e il risultato dell'XOR di decodifica precedente, ad esclusione del bit più significativo (MSB) del valore codificato.[2]

Il primo bit (MSB) del numero codificato rimane uguale, poi si esegue l'XOR tra questo bit e il bit successivo del codice Gray. Il risultato di questa operazione viene poi utilizzato per eseguire l'XOR con il bit successivo del valore codificato e si prosegue in modo ricorsivo fino all'ultima cifra binaria del numero codificato, come in questo esempio:

Gray: 101011 XOR
       11001
bin:  110010

Implementazione in linguaggio Python

_xor = {("0", "0"): "0",
        ("0", "1"): "1",
        ("1", "0"): "1",
        ("1", "1"): "0"}

def tograystr(binary):
    result = prec = binary[0]
    for el in binary[1:]:
        result += _xor[el, prec]
        prec = el
    return result

def tobinarystr(gray):
    result = prec = gray[0]
    for el in gray[1:]:
        prec = _xor[prec, el]
        result += prec
    return result

Esempio d'uso dalla shell Python:

>>> bins = ['000', '001', '010', '011', '100', '101', '110', '111']
>>> grays = [tograystr(b) for b in bins]
>>> grays
['000', '001', '011', '010', '110', '111', '101', '100']
>>> [tobinarystr(g) for g in grays]
['000', '001', '010', '011', '100', '101', '110', '111']

Implementazione in linguaggio C

//n = numero di bit
//*p = puntatore allocato dinamicamente secondo n
//pos = posizione corrente del vettore
//cnt = contatore (0 per parte "diretta", 1 per "specchiata")

void gray(int n, int *p, int pos, int cnt)
{
    int i=0;

    if(n==0){
        for(i=0; i<pos; i++)
            printf("%d", p[i]);
        printf("\n");
    }
    else{
        if(cnt==0){
            p[pos]=0;
            gray(n-1, p, pos+1, cnt);
            p[pos]=1;
            gray(n-1, p, pos+1, cnt+1);
        }
        if(cnt==1){
            p[pos]=1;
            gray(n-1, p, pos+1, cnt-1);
            p[pos]=0;
            gray(n-1, p, pos+1, cnt);
        }
    }
}

Implementazione in linguaggio Matlab

% Input come stringa
% Output come stringa

% Conversione Binario -> Gray
function gray = bin2gray(bin)
    binnum =  sscanf(bin,'%1d')';   % Conversione della stringa bin in array di 0 e 1
    gray = binnum(1);               % Inserisco il primo bit del codice binario
    if length(graynum)>1
        gray = [gray xor(binnum(2:end),binnum(1:end-1))]; % Inserisco gli altri bit
    end
    gray = sprintf('%d',gray);
end

% Conversione Gray -> Binario
function bin = gray2bin(gray)
    graynum =  sscanf(gray,'%1d')';     % Conversione della stringa Gray in array di 0 e 1
    bin = zeros(1,length(graynum));     % Prealloco lo spazio per il vettore bin
    bin(1) = graynum(1);                % Inserisco il primo bit del codice Gray
    if length(graynum)>1
        for ii = 2:length(graynum)
            bin(ii) = xor(bin(ii-1),graynum(ii));   % Inserisco gli altri bit
        end
    end
    bin = sprintf('%d',bin);
end

Note

  1. ^ (EN) US2632058, United States Patent and Trademark Office, Stati Uniti d'America.
  2. ^ a b Il Codice Gray, su microcontroller.it.

Bibliografia

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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