Conclave del 1669-1670
Il conclave del 1669-1670 venne convocato a seguito della morte del papa Clemente IX, avvenuta a Roma il 9 dicembre 1669 e si svolse nella Cappella Sistina dal 20 dicembre 1669 al 29 aprile 1670.
Conclave del 1669-1670 | |
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Durata | Dal 20 dicembre 1669 al 29 aprile 1670 |
Luogo | Palazzo Apostolico, Roma |
Partecipanti | 66 (4 assenti) |
Scrutini | 42 |
Decano | Francesco Barberini |
Vice Decano | Marzio Ginetti |
Camerlengo | Antonio Barberini |
Protodiacono | Francesco Maidalchini |
Segretario del conclave | Francesco Paolino |
Veto | di Luigi XIV di Francia contro Benedetto Odescalchi |
Eletto | Clemente X ( Emilio Bonaventura Altieri) |
Situazione precedente
Clemente IX aveva nominato principalmente cardinali italiani nel collegio, nominando solo un cardinale francese e uno spagnolo quando aveva bisogno del loro aiuto per contrastare un'invasione dell'Impero ottomano a Creta. Ben sette dei dodici cardinali che creò erano suoi amici provenienti dalla sua stessa regione, la Toscana. Clemente non si sentì obbligato a nominare un cardinale tedesco perché l'Imperatore del Sacro Romano Impero aveva richiesto la sua assistenza in Ungheria. A pochi giorni dalla sua morte Clemente IX aveva creato altri sette cardinali, che portarono il numero dei potenziali elettori al massimo di settanta.
Durante il suo pontificato Clemente si adoperò diplomaticamente per portare le nazioni dell'Europa occidentale a difendere Creta. Gli Ottomani stavano progettando di avanzare verso la capitale dell'isola, Candia, di proprietà veneziana. Clemente intervenne nella Guerra di devoluzione e contribuì a negoziare una pace, aumentando la probabilità che Spagna e Francia aiutassero Creta. I francesi inviarono inizialmente una piccola forza in aiuto di Creta nel 1668, prima di aumentare il loro impegno di truppe nel 1669. Ciò influì sull'esito dell'avanzata ottomana, che catturò Candia nel settembre 1669.
All'interno del Collegio cardinalizio si era sviluppata una fazione di cardinali non fedeli a nessuna delle monarchie cattoliche, chiamata Squadrone Volante, emersa durante il conclave del 1655. Il nome fu dato per il loro sostegno ai candidati che ritenevano avessero in mente i migliori interessi del papato, piuttosto che ai candidati sostenuti dai monarchi secolari. Cristina, regina di Svezia, che aveva abdicato al trono svedese e si era trasferita a Roma prima di convertirsi alla Chiesa cattolica, servì come sostenitore secolare del gruppo, e divenne particolarmente vicina a Decio Azzolino.
Svolgimento
I cardinali ritardarono l'apertura del conclave fino all'arrivo dell'ambasciatore di Luigi XIV di Francia e dei cardinali transalpini, a dimostrazione dell'influenza che la Francia aveva all'epoca nel Collegio. All'apertura, il 21 dicembre 1669, erano presenti cinquantaquattro dei settanta membri del Collegio cardinalizio, e altri dodici cardinali arrivarono man mano che il conclave procedeva. Le fazioni si divisero in modo relativamente equo tra i cardinali fedeli alla Spagna e alla Francia, con ciascuno dei due Paesi che ne controllava otto.
Prima dell'inizio delle votazioni i favoriti al soglio pontificio erano tre; uno era il cardinale Giacomo Rospigliosi, nipote dell'ultimo papa, il quale aveva circa 30-33 voti a favore, di cui 2 al cosiddetto accesso (quindi gli mancavano solo altri 7 voti per essere eletto pontefice). Tuttavia la sua influenza nel conclave era relativamente debole, poiché Clemente IX aveva creato solo undici cardinali oltre a egli stesso, mentre Flavio Chigi guidava i ventiquattro porporati creati da Alessandro VII.
Poi vi erano il cardinale Giovanni Nicola Conti che era sostenuto da 22 voti ed il cardinale Cerri che ottenne al massimo 23 voti. Al conclave, dopo quarantadue scrutini nessuno dei tre favoriti aveva ancora prevalso. Man mano che si procedeva con le votazioni, poiché nessun cardinale emergeva sugli altri, il numero dei "papabili" crebbe enormemente rispetto ai precedenti conclavi: i resoconti delle fonti coeve elencavano fino a 21 cardinali che si riteneva avessero una possibilità di essere eletti papa.
Pietro Vidoni godeva dell'appoggio dei membri della Squadra Volante, di Cristina di Svezia e del suo alleato Azzolino. Inoltre, non era osteggiato né dalla Francia né dalla Spagna. Tuttavia Francesco Barberini, decano del Collegio cardinalizio, si oppose a Vidoni per orgoglio: poiché non era stato interpellato in precedenza sulla sua candidatura, rifiutò di appoggiarla quando venne ufficializzata.
Charles d'Albert d'Ailly, l'ambasciatore francese al conclave, arrivò il 16 gennaio 1670 e il 10 febbraio annunciò che Luigi XIV aveva posto il veto sul candidato al papato di Chigi, Scipione Pannocchieschi d'Elci; questi, dopo l'annuncio del veto francese, ebbe un forte imbarazzo, si ammalò e morì rapidamente. In seguito all'esclusione di d'Elci, ci fu confusione tra i cardinali su chi eleggere, perché nessuno dei porporati esistenti aveva la possibilità numerica di essere eletto papa.
I cardinali tentarono quindi di eleggere nuovamente Vidoni, ma Chigi si oppose a lui per la rabbia causata dal veto francese contro d'Elci. Anche i cardinali spagnoli si schierarono contro Vidoni, insinuando falsamente che Maria Anna d'Asburgo, reggente del trono spagnolo, avesse opposto il veto contro di lui. Gli spagnoli tentarono allora di eleggere Benedetto Odescalchi, ma d'Ailly dichiarò che non sarebbe stato permesso di eleggere nessuno a meno che non fosse fedele a Luigi XIV.
Gli spagnoli fecero presto sapere tramite missiva che i loro cardinali erano liberi di votare per chiunque: la lettera fu portata per corriere e annunciava che Maria Anna d'Austria non aveva effettivamente escluso Vidoni né alcun membro del collegio. Il suo nome, però, era ormai bruciato. Allora i cardinali furono d'accordo nel ricorrere ad un compromesso, che si tradusse nell'elezione di un cardinale di età avanzata. La scelta cadde su Emilio Bonaventura Altieri, che aveva 79 anni e 9 mesi (cosa che lo rende la persona più anziana della Storia ad essere eletta Papa).
La sua lunga vita era stata sempre al servizio fedele della Chiesa. Clemente IX lo aveva creato cardinale pochi giorni prima di morire, nel novembre 1669 (la ragione del fatto che un prelato di tali meriti straordinari abbia ricevuto la nomina a cardinale in una fase tarda della propria vita va ricondotta al fatto che quando era più giovane rinunciò alla porpora cardinalizia in favore di un suo fratello più anziano). Il 29 aprile 1670 Altieri ricevette tre voti allo scrutinio del mattino, lo stesso numero che aveva ricevuto costantemente dall'inizio del conclave. Allo scrutinio del pomeriggio ricevette ventuno voti e fu acclamato papa da altri trentacinque cardinali.
Altieri, anziano e di salute cagionevole, si oppose alla sua elezione al punto che dovette essere trascinato fuori dalla sua stanza da due cardinali per essere acclamato. Egli era stato nominato alle ore 15:00, ma finì per accettare la scelta del Sacro Collegio dopo un'ora di proteste. Il nuovo pontefice assunse il nome di Clemente X, in memoria del suo predecessore. L'elezione venne annunciata dal cardinale protodiacono Francesco Maidalchini.
Cardinali componenti il Conclave alla morte di papa Clemente IX
Al momento della morte del predecessore Clemente IX, il collegio cardinalizio era formato da 70 porporati. 58 di essi arrivarono in tempo per l'apertura del conclave (20 dicembre). Successivamente altri cardinali raggiunsero Roma e via via entrarono fino a raggiungere un massimo di 67 partecipanti totali. Il conclave non raggiunse il plenum più volte in ragione dell'assenza di alcuni cardinali causa malattia. L'elenco comprende: Antonio Barberini, Federico Sforza, Virginio Orsini, Celio Piccolomini, Lorenzo Imperiali, Giambattista Spada, Marcello Santacroce, Lazzaro Pallavicino, Niccolò Albergati-Ludovisi, Buonaccorso Buonaccorsi e Marzio Ginetti.
La Francia presentò il veto contro Benedetto Odescalchi[1]; comunque non vinse il candidato francese: infatti l'elezione di Emilio Altieri fu salutata dal gruppo spagnolo come un proprio successo[2].
Composizione del Sacro Collegio
Cardinali presenti in conclave
Cardinali assenti
- Girolamo Grimaldi-Cavalleroni
- Pascual de Aragón-Córdoba-Cardona y Fernández de Córdoba
- Luigi Guglielmo I Moncada
Medico del Conclave
Note
- ^ Che peraltro verrà eletto pontefice nel 1676.
- ^ Antonio Menniti Ippolito, INNOCENZO XI, in Dizionario biografico degli italiani, LXII, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2004. URL consultato il 2 aprile 2016.
- ^ deceduto durante la Sede Vacante il 12 aprile
- ^ a b c d e f titolo attribuito il 19 maggio 1670
- ^ titolo mai attribuito
- ^ Giuseppe de Novaes, Elementi della storia de' sommi pontefici da San Pietro sino al felicemente regnante Pio Papa VII, Roma, Bourliè, 1822, vol. X, p. 208
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- (DE) Il conclave del 1669-1670, su vaticanhistory.de. URL consultato il 17 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 4 dicembre 2018).
- (EN) Salvador Miranda, Conclave of December 20, 1669 to April 29, 1670, su fiu.edu – The Cardinals of the Holy Roman Church, Florida International University.