Utente:Tizio X/Sandbox
Le isole e i domini dello Stato da Màr fornivano poi una serie di truppe regionali: Stradioti, Cimarioti, Sfaxioti.
La riforma cinquecentesca
La crescente minaccia costituita dai Turchi e dalle loro incursioni nei territori veneziani, spesso condotte con piccoli gruppi, molto mobili, la Repubblica rispose con la costituzione di milizie territoriali, in grado di poter essere rapidamente mobilitate e schierate.
Nel 1500 vennero quindi istituite per prime le craine della Dalmazia, cui seguirono, con decreto del 23 marzo 1593, le cernide dei Domini di Terraferma.
Tali corpi erano costituiti da contadini soggetti a periodici addestramenti militari e scelti ("cerniti" appunto) tra le popolazioni locali, per un totale di circa 30000 uomini.
Queste forze potevano essere integrate, in caso di guerra, attraverso il ricorso a corpi mercenari.
Durante la guerra di Morea, attorno al 1716, vennero quindi assoldati alcuni reggimenti tedeschi e tre reggimenti svizzeri:
La riforma settecentesca
Il 26 aprile 1729 venne apporvata dal Senato la riforma militare proposta dal maresciallo conte Schulenburg.
Sulla base di tale riforma, l'esercito di terra risultava in tempo di pace così composto da 20460 uomini, ripartiti come segue:
Fanteria | 18500 uomini | |
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N° | Tipo di unità | Dimensioni |
12 | reggimenti di fanteria italiana (Veneto Reàl, II, III, IV, V, VI, VII, VIII, IX, X, XI, XII) | 9600 uomini |
4 | reggimenti presidiali di fanteria italiana (di Padova, di Verona, di Brescia, di Rovigo) | 4000 uomini |
3 | compagnie di veterani Benemeriti | 360 uomini |
3 | compagnie di fanteria italiana a presidio alla piazza di Palma Nova | 240 uomini |
5 | compagnie presidiali di fanteria greca per le piazze di Prevesa, Vonizza e Butrinto | 300 uomini |
Cavalleria | 1600 uomini | |
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N° | Tipo di unità | Dimensioni |
1 | reggimento di corazzieri | 300 uomini |
1 | reggimento di dragoni | 300 uomini |
2 | reggimenti di cavalleria croata | 600 uomini |
1 | reggimento di Cimariotti | 400 uomini |
- artiglieria (200 uomini):
- 2 compagnie: 200 uomini;
- genio (160 uomini):
- 2 compagnie di minatori,
- 2 compagnie di travagliatori.
Nel 1759 venne inoltre creato a Verona un collegio militare per la formazione degli ufficiali.
Nel 1770 si costituì il Reggimento Veneto dell’Artiglieria.
Nel 1780 poi, l'esercito venne incrementato dalla creazione di un corpo di bombardieri di 500 uomini, cui, nel 1790 si sommarono due nuovi reggimenti (XIII, XIV) di fanteria italiana, portando così il totale delle forze di terra a 22560 uomini.
Non venivano calcolati in questo, poi, i corpi di carabinieri, lance spezzate e alabardieri che fungevano da guardia d'onore dei magistrati.
In caso di guerra il numero degli effettivi poteva essere incrementato, facendo leva sulle popolazioni delle provincie e sugli obblighi di forniture militari gravanti sulla nobiltà dei vari reggimenti, fino a 47500 uomini.
All'esercito si dovevano poi aggiungere le milizie territoriali, rappresentate dalle cernide di Terraferma (24000 uomini) e dalle craine della Dalmazia.
Bibliografia
Dandolo, Girolamo: La caduta della Repubblica di Venezia ed i suoi ultimi cinquant'anni, Pietro Naratovich tipografo editore, Venezia, 1855.
E. CONCINA, Le trionfanti et invittissime armate venete:le milizie della Serenissima dal XVI al XVIII sec., Venezia, Filippi, 1972
E.CONCINA, L’arsenale della Repubblica di Venezia, Milano, Electa, 1984.
P.CROCIANI - M. BRANDANI - M. FIORENTINO, Le uniformi italiane del Settecento, Roma, Ed. Rivista Militare, 1986.
S.E. FINER, La formazione dello stato e della nazione in Europa: la funzione del militare, in “La formazione degli Stati nazionali nell’Europa Occidentale”, a cura di C. Tilly, Bologna, Mulino, 1984.
V. ILARI, Storia del servizio militare in Italia (1506-1870), Roma, CeMiSS, Rivista Militare, 1989.
C. MONTU’, Storia dell’Artiglieria Italiana, parte I, Roma, edito a cura della “Rivista di Artiglieria e Genio”, 1934.
E. SCALA, Storia delle fanterie italiane, vol. III, Roma, SME, Tipografia regionale, 1951.
F. TUROTTI, Storia delle armi italiane dal 1796 al 1814, Milano, Boniotti, 1856
- ^ Dandolo, Girolamo: La caduta della Repubblica di Venezia ed i suoi ultimi cinquant'anni, Pietro Naratovich tipografo editore, Venezia, 1855.