Gaeta
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Gaeta é un comune di 21000 abitanti circa, posizionato sul livello del mare nella parte bassa della Provincia di Latina, sede Arcivescovile, sede del Parco Regionale Riviera di Ulisse, dista circa 120 Km. da Roma e 80 Km. da Napoli. Dal 1997 Gaeta è gemellata con Frontignan la Peyrade.
La Storia
Le origini del nome di Gaeta sono tuttora avvolte nella leggenda:
- Strabone indicò la sua provenienza dal termine "Kaiatas" usato dai pescatori laconi per indicare il sito, con chiaro riferimento all'ampia insenatura del suo golfo;
- Diodoro Siculo collegò queste terre al mito degli argonauti facendo derivare il nome della città da "Aietes", mitico padre di Medea, la maga innamorata di Giasone.
- Virgilio, nell' "Eneide" (Eneide, VII, 1-4) trovò la sua origine nel nome della nutrice di Enea,"Caieta", sepolta dall'eroe troiano in quel sito durante il suo viaggio verso le coste laziali.
- Dante, quasi a significare la storicità dell'Eneide, confermò l'avvenimento (Inferno, XXVI, 92).
I primi insediamenti nel territorio di Gaeta risalgono al VIII secolo a.C. e nel 345 A.C. finisce sotto l'influenza di Roma.
Durante il periodo romano Gaeta diventa un luogo di villeggiatura molto rinomato, frequentato da imperatori, ricchi patrizi romani, da consoli e da famosi senatori dell'epoca.
Per favorire la loro venuta in Gaeta fu persino costruita una nuova strada romana, la Via Flacca, più breve rispetto all'Appia.
Di quel periodo restano visibili molte vestigia, come ad esempio il Mausoleo che sorge sulla sommità di Monte Orlando di Lucio Munazio Planco, console romano, prefetto dell'Urbe, generale di Giulio Cesare (attraversò con lui il fiume Rubicone, fù al suo fianco nelle campagne galliche) di Marco Antonio e di Gaio Giulio Cesare Ottaviano detto "Augusto" (nel 27 a.C. Lucio M. Planco propose al Senato Romano l'appellativo di "Augusto" per Ottaviano), fondatore delle città di Lione e Berna.
Con la decadenza del'Impero Romano d'Occidente inizia un periodo buio e di transizione, caratterizzato da continui saccheggi ad opera delle popolazioni barbariche prima e dei saraceni poi.
Proprio per la sua caratteristica posizione su di una penisola naturale, facilmente difendibile, piano piano si trasformò in un "kastrum" ossia Gaeta fu fortificata con cinte murarie e sulle pendici di Monte Orlando, sulla zona alta dell'antico borgo medioevale sorse il castello di Gaeta a difesa dell'abitato, e le popolazioni delle zone limitrofe si trasferirono all'interno delle mura per trovare ospitalità, rifugio e protezione.
Le prime notizie del castello risalgono al VI secolo d.C. nella guerra contro i Goti, nel X secolo se ne fà cenno all'interno delle carte del "Codex", ma notizie certe della sua esistenza si hanno nel XII secolo, durante la dominazione Sveva. Federico II di Svevia venne in diverse occasioni in Gaeta, e, quando durante le lotte tra guelfi e ghibellini volle creare delle fortificazioni per difendere meglio i confini del suo regno, nel 1223 fece fortificare il Castello di Gaeta (che quindi era già esistente all'epoca).
Già nell'VIII secolo d.C. Gaeta si rende autonoma dall'autorità imperiale e nell'anno 839 la carica di "Ipata" viene assunta da Costantino, figlio del Conte Anatolio, ma il Ducato di Gaeta nasce ufficialmente solo un secolo dopo, quando Giovanni I, patrizio romano, assume il titolo di "Duca di Gaeta".
Il Ducato di Gaeta ebbe vita per circa due secoli, durante i quali Gaeta non temeva nulla, aveva una propria solidità militare, un'autonomia politica dall'Impero Romano d'Oriente, un'autonomia giurisdizionale, dei propri istituti giuridici civici, batteva una propria moneta (il "follero") ed era dedita ai ricchi traffici commerciali via mare.
Il ducato ebbe fine nel 1140 quando fu conquistata dal re Ruggero II della dinastia degli Altavilla, che però fù benevolo nei confronti di Gaeta e le lasciò numerosi privilegi come ad esempio una certa autonomia politica e il continuare a battere moneta propria.
Con Ruggero II nasce quello che per i successivi sette secoli sarà un regno unitario, e Gaeta diventava città di confine tra tale regno e lo Stato della Chiesa.
Il re capì quanto fosse importante il possesso di tale città per riuscire in un'eventuale futura opera di conquista del suo regno e quindi volle fortificare Gaeta, per cui sorsero imponenti bastioni, fortificazioni varie e Gaeta venne militarizzata.
Gaeta subì ben 14 assedi che coincisero con importanti avvenimenti, a partire dalla sconfitta del Duca di Gaeta ( con annessione al Regno di Napoli) fino all'ultimo assedio, quello tenuto dalle truppe del generale piemontese Cialdini nel 1861 (che sarà nominato Duca di Gaeta) e che diede inizio all'unità d'Italia.
Con la dominazione spagnola degli Aragonesi, iniziata nel 1504, Gaeta divenne la seconda capitale del regno, e i sovrani venivano spesso a soggiornare in Gaeta, e l'abbellirono con numerose donazioni e la realizzazione di grandi monumenti ed edifici.
E'con l'arrivo degli Aragonesi che alcuni personaggi politici, passati in disgrazia, sono costretti ad abbandonare Gaeta, tra cui Giovanni Caboto, che si rifugiò a Venezia, prendendone la cittadinanza 15 anni dopo.
Sotto il regno di Carlo V (1538) si realizzarono imponenti opere difensive che in pratica mutarono il ruolo di Gaeta da centro commerciale legato ai traffici sul mare ad una vera e propria piazzaforte militare.
Nel 1571 si radunò nel porto di Gaeta la flotta pontificia che, al comando dell'ammiraglio Marcantonio Colonna, salpò il 24 Giugno 1571 per unirsi al resto della flotta cristiana, comandata da don Giovanni d'Austria, per combattere i saraceni. Il comandante della flotta pontificia aveva ricevuto il 20 giugno 1571 dal Papa San Pio V lo Stendardo di Lepanto, realizzato in seta, che doveva essere issato sulla nave ammiraglia pontificia.
L'ammiraglio Colonna nella Cattedrale di Gaeta, davanti a S. Erasmo, fece voto che se avesse vinto avrebbe donato lo Stendardo di Lepanto alla Cattedrale di Gaeta e lo avrebbe posto ai piedi del santo, protrono dei marinai. La battaglia navale tra la flotta della "Lega Santa" e la flotta dell'Impero Ottomano ebbe luogo il 7 Ottobre 1571 a Lepanto e fu vinta dalle forse cristiane. Al suo ritorno in Gaeta Marcantonio Colonna mantenne fede al giuramento fatto.
Nel 1734 Gaeta fu conquistata da Carlo III di Borbone, fondatore della dinastia napoletana dei Borbone.
Il 25 novembre 1848 il papa Pio IX si rifugiò in Gaeta, ospite dei Borbone, in seguito alla proclamazione della Repubblica Romana ad opera di Giuseppe Mazzini, e lo ospitò fino al 4 settembre 1849, periodo durante il quale Gaeta assunse la denominazione di "Secondo Stato della Chiesa". E fu proprio durante questo soggiorno che papa Pio IX venne illuminato dallo Spirito Santo durante le sue preghiere presso la Cappella d'Oro e proclamò il Dogma dell'Immacolata Concezione al suo ritorno a Roma.
Il 13 febbraio 1861 Francesco II di Borbone si arrese in Gaeta, ultimo baluardo del suo regno, capitolando all'assedio delle truppe del generale Cialdini, finì così di esistere il Regno delle Due Sicilie e iniziò l'unità d'Italia ad opera dei Savoia.
Da questo momento in poi inizia la lenta decadenza di Gaeta come importante centro politico, militare e amministrativo.
In ultimo, durante il periodo fascista, viene incorporata nella nascente Provincia di Littoria (Latina).
Con legge Regionale n°2 del 6/02/2003 é stato istituito il Parco Naturale Riviera di Ulisse, con sede in Gaeta, che comprende i territori delle aree protette:
- Monte Orlando
- Gianola e Monti di Scauri
- promontorio Villa Tiberio e Torre Capovento - Punta Cetarola
Amministrazione
- Sindaco: Massimo Magliozzi, dal 05/2002.
- Comune: Centralino 0771 4691
- Fa parte della Comunità Montana "Monti Aurunci"
- Classificazione climatica: zona C, 938 GR/G
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