Template:Infobox edifici religiosi La chiesa di Santa Maria de Praediis o in Praediis (dal latino praedium = fondo, podere, cioè tra i campi) si trova, appunto, ad una qualche distanza dagli abitati delle Frazioni di Pantaneto e Castagneto del comune di Teramo.

L'edificio ha facciata a capanna sormontata da un campanile a vela, la copertura è a capriate, l'interno è suddiviso in tre piccole navate.

Due colonne e quattro pilastri che sostengono quattro arcate per lato, è presente un'abside.

E' una delle chiese più antiche della provincia di Teramo, Santa Maria de Praediis è citata nella bolla papale del 27 novembre 1153 di Anastasio IV.

E' stata costrutita nei secoli X-XI con materiali di spoglio provenienti, probabilmente, dal castello medievale ora scomparso che dominava Pantaneto e da ville romane o forse da un tempio di Vesta o della dea Feronia.

Santa Maria de Praedis.

Infatti si possono osservare frammenti di cornici romane e fregi di ispirazione bizantina, i fusti delle colonne sono costituite da rocchi romani e ci sono capitelli di varia fattura, sia romani (uno tuscanico posto a base di una colonna e uno corinzio che sostiene l'altare) che di epoca successiva (uno figurato romanico, un altro barbarico squadrato).

Sono visibili vari resti di affreschi, in particolare, in fondo a destra una Madonna con Bambino del settecento e, sulla sinistra, un pregevole San Sebastiano della fine del cinquecento.

Gran parte delle caratteristiche originali dell'edificio sono andate perse a causa degli interventi di restauro che, nei secoli, si sono succeduti in gran nunero. Una lapide nell'abside ricorda una ristrutturazione del 1597, quando l'interno fu affrescato. In occasione dell'ultimo restauro del 1977, dopo un periodo di abbandono, sono state consolidate le strutture e rifatta la copertura.

Bibliografia

  • Giulio Di Francesco, La chiesa di S. Maria de Praediis in Castagneto, Teramo, Artigianella, 1988;
  • Francesco Aceto, Chiesa di Santa Maria in Praediis, in Teramo e la valle del Tordino, Teramo, Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo, 2006, (Documenti Abruzzo teramano, 7), pp. 366-367;


Collegamenti esterni

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Mleh d'Armenia ((HY) Ռուբեն Բ, traslitterazione dalla lingua armena occidentale anche Rupen o Roupen; 11651170) fu Principe delle Montagne dal 1169 fino alla morte.

Mleh (Template:Lang-hy; died 1175) was prince of the Armenian Kingdom of Cilicia, ruling from 1170 to 1175.

Exiled from Armenia for plotting the assassination of his half-brother Toros II, he went to Antioch and became a Knight Templar. However, he soon after he left for Aleppo to take service with Emir Nur ad-Din, where he is accused by some chroniclers of having converted to Islam. Nur ad-Din supported the ambitions of the disaffected Mleh, and upon the death of Thoros in 1169, sent him into Cilicia with an army. Ruben II was a minor child, and the Regent Thomas could not resist the invasion. He fled to Antioch, where he was murdered on the orders of Mleh; Ruben, left in episcopal custody at Hromgla, was poisoned.

Mleh, while he hated the Latin Crusader princes, also despised the Byzantines, and drew his support from the Islamic states. Nonetheless, his military position was such that he obtained recognition from Manuel I Comnenus as ruler of Cilicia in 1173. At home, he practiced all manner of extortion and tyranny and accumulated a great deal of wealth. In 1175, his barons seized an opportunity and murdered him in Sis, summoning his nephew Ruben III to take the throne.

Bibliografia

Voci correlate

Predecessore Principe delle Montagne
Dinastia dei Rupenidi
Successore
Ruben II 11701175 Ruben III

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