Tolleranza zero

approccio basato sull'applicazione intransigente delle norme di pubblica sicurezza
Versione del 21 giu 2005 alle 15:46 di Vichingo (discussione | contributi)
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La politica della tolleranza-zero è una politica intransigente verso la benché minima trasgressione: ogni infrazione di una legge vigente va punita, indipendentemente dall’entità della trasgressione. Il termine può essere utilizzato in generale o in riferimento a una particolare categoria di trasgressioni: si può ad esempio parlare di tolleranza-zero nei confronti del fumo.

La tolleranza-zero viene tipicamente applicata dalle scuole, relativamente a certi ambiti quali la detenzione e l’utilizzo di droghe o di armi. Per esempio, uno studente trovato in possesso di droga o di armi in una scuola che applica la tolleranza-zero incorrerà immediatamente nella massima sanzione prevista. È chiaro che una tale politica richiede una normativa estremamente esplicita; una normativa confusa o generica potrebbe provocare altrimenti grosse conseguenze.

Permangono molte perplessità sull’applicabilità e sull’utilizzo di politiche a tolleranza-zero (termine che è spesso associato, non solo negli Stati Uniti d’America, a quello dell’ex sindaco di New York, Rudolph Giuliani). La maggior parte di queste politiche ha preso il via in seguito alla sparatoria della Columbine High School a Denver, in Colorado.