Francesco Mulè
attore e doppiatore italiano (1926-1984)
Francesco Mulè (Roma, 3 dicembre 1926 – Roma, 4 novembre 1984) è stato un attore e doppiatore italiano. Suo padre era il compositore Giuseppe Mulè.

Alla carriera di attore ha affiancato quella di doppiatore, la sua voce è rimasta legata al personaggio dell'Orso Yoghi, da lui caratterizzato.
Fra i tanti premi vinti, il "Premio Eurako" consegnatogli a Termini Imerese, città nativa del padre.
Film:
- Il sole negli occhi (1953) ,
- La passeggiata (1953), nel ruolo di un insegnante
- Lo scapolo (1955), nel ruolo di Cosimo
- Souvenir d'Italie (1957), nel ruolo dell'avvocato Mazzoni
- Camping (1957)
- Susanna tutta panna (1958), nel ruolo di un altro ladro
- Totò nella luna (1958), nel ruolo del vigile urbano
- Racconti d'estate (1958), nel ruolo di un cameriere
- Femmine tre volte (1959), nel ruolo di Liubimov
- Totò, Eva e il pennello proibito (1959), nel ruolo di don Alonzo
- L'amico del giaguaro (1959), nel ruolo di Ugo, l'orefice
- Totò, Peppino e...la dolce vita (1961), nel ruolo di un signore eccentrico
- Sua Eccellenza si fermò a mangiare (1961), nel ruolo del commissario
- La ragazza di mille mesi (1961)
- Psycosissimo (1961), nel ruolo di Arturo
- I dongiovanni della Costa Azzurra (1962), nel ruolo di Baldassarre Giaconia
- Il giorno più corto - Commedia umoristica (1962)
- Cronache del '22 (1962)
- Appuntamento in Riviera (1962), nel ruolo di Marengoni
- Follie d'estate (1963)
- I quattro moschettieri (1963), nel ruolo di Luigi XIII
- Adultero lui, adultera lei (1963), nel ruolo del commissario
- Le voci bianche (1964)
- Il treno del sabato (1964), nel ruolo di Mario Mancini
- Cadavere per signora regia di Mario Mattoli(1964)
- Il Gaucho (1965), nel ruolo di Giorgio
- Una vergine per il principe (1965), nel ruolo di don Daniel
- Gli amanti latini (1965), episodio "L'irreparabile", nel ruolo dell'avvocato
- Le spie vengono dal semifreddo (1966), nel ruolo del colonnello Doug Benson
- Il marito è mio e l'ammazzo quando mi pare (1966), nel ruolo del Duce - Ostanzo
- Mano di velluto (1966)
- A.D.3 operazione squalo bianco (1966)
- Ric e Gian alla conquista del West (1967), nel ruolo del maggiore Jefferson
- Colpo grosso alla napoletana (1968), nel ruolo di Antonio Tozzi
- Il castello di carte (1968), nel ruolo del poliziotto
- Vacanze sulla Costa Smeralda (1968), nel ruolo dell'ispettore Antonio Grassu
- La più bella coppia del mondo (1968), nel ruolo del commendator Gennaroni
- La cintura di castità (1969)
- I marziani hanno dodici mani (1969), nel ruolo dell'ambasciatore austriaco
- Il segreto di Santa Vittoria (1969), nel ruolo di Francucci
- Il terribile ispettore (1969)
- Pensiero d'amore (1969), nel ruolo di ser Domenico Meniconi
- Pensando a te (1969)
- Certo, certissimo, anzi... probabile (1969)
- Storia di una donna (1970), nel ruolo di Manzetti
- Come rubare un quintale di diamanti in Russia (1970)
- Quando le donne avevano la coda (1970), nel ruolo di Uto
- Nel giorno del signore (1970)
- Lacrime d'amore (1970) , nel ruolo del padre di lei
- Il divorzio (1970), nel ruolo di frate Leone
- Riuscirà l'avvocato Benenato a sconfiggere il suo acerrimo nemico il pretore De Ingras (1971)
- Quando le donne persero la coda (1971), nel ruolo di Uto
- Causa di divorzio (1972)
- Meo Patacca (1972)
- 4 caporali e 1/2 e un colonnello tutto d'un pezzo (1973)
- Il lumacone (1974), nel ruolo di Pietro
- La poliziotta fa carriera (1975)
- L'infermiera di mio padre (1975)
- Calore in provincia (1975), nel ruolo di don Calogero
- Voto di castità (1976), nel ruolo di Teodoro
- Gli uccisori (1976)
- Il pomicione (1976)
- Orazi e Curiazi 3 - 2 (1977), nel ruolo di Ango
- Kakkientruppen (1977), nel ruolo del cuoco
- Malabestia (1978), nel ruolo di Giubileo
- La supplente va in città (1979), nel ruolo di Davide, il padre
- Diabolik (1968), cameo
Teatro:
- Rivista: "Senza rete" (1954) con Paolo Panelli.
- Dramma: "Processo a Gesù" (1955), regia di Orazio Costa, nel ruolo di Ponzio Pilato, con Renzo Ricci ed Elsa Merlini.
- Rivista: "Io e la margherita" (1960), con Walter Chiari.
- Commedia musicale: "Il tiranno" (1961), di Scarnicci e Tarabusi, con Carlo Dapporto.
- "Venti zecchini d'oro" (1968), di Pasquale Festa Campanile e L. Magni, regia di Franco Zeffirelli, nel ruolo del Papa, con Renato Rascel.
- "Non ti conosco più".
- "Cara delinquente".
- "Dobbiamo uccidere Tony".
Televisione:
- Varietà: "Biblioteca di Studio Uno: I tre moschettieri" (Rai, 1964), nel ruolo del Conte di Jussac, il capo delle guardie.
- Varietà: "Za-bum" (Rai, 1965), di Mario Mattoli, con Antonella Steni ed Elio Pandolfi.
- Sceneggiato: "La donna di fiori" (Rai, 1965), nel ruolo di Kid Lucciola.
- Telefilm: "It Takes a Thief" (1969/70), 3 episodi nel ruolo di Funello.
- "Giallo Club".
- "Carosello" per Birra Peroni dal 1968 al 1973. Mulè, indossava i panni del ragioniere Mario Bianchi, sperduto nel deserto, assetato e in preda a un delirante miraggio biondo, quello di Solvi Stubing, che pronunciava l'immancabile, codino pubblicitario: « Chiamami Peroni, sarò la tua birra ».
- "Yoghi, Cindy e Bubu" (Voce di Yoghi)