Elegie (Properzio)
La Monòbiblos ("libro unico") rappresenta la prima raccolta di elegie pubblicata nel 28 a.C. dal poeta latino Sesto Properzio e dedicata alla donna amata, Cynthia, secondo la tradizione dei poeti alessandrini.
La figura di Cynthia
I tentativi di ricostruire la realtà biografica della protagonista assoluta della Monobiblos di Properzio è stato da sempre un compito difficile e delicato per via del fatto che inevitabili deformazioni si vengono a creare nel passaggio dalla realtà alla finzione letteraria. Tuttavia siamo in grando di ricostruire la figura della donna, seppur con le dovute cautele relative al fatto che gran parte della descrizione della sua personalità dipende dalle parole di un uomo e pota che di tale donna era profondamente innamorato ma anche succube. Un'antica testimonianza dello scrittore latino Apuleio (Apologia,10) identifica questo personaggio con una certa Hostia. Tale testimonianza pare avvalorata da diverse osservazioni: in primo luogo l'equivalenza di sillabe tra il nome fittizio e il nome reale; il nome di Cynthia inoltre poteva ben gareggiare con lo pseudonimo dato da altri poeti elegiaci alle donne amate in quanto rievocava Apollo Cinzio (ovvero nato sul Monte Cinto, nell'isola di Delo). Lo stesso Properzio accenna nell'elegia III, 20,v.8 alla presenza di un antenato poeta nella famiglia della donna, il quale potrebbe essere identificato con Hostius, autore, probabilmente poco dopo il 129 a. C., di un poema epico-storico sul Bellum Histricum e ancora una volta appartenente alla stessa famiglia riportata da Apuleio.