Norodom Sihanouk
Norodom Sihanouk (nato il 31 ottobre 1922) è stato il re della Cambogia fino alla sua abdicazione, il 7 ottobre 2004; da allora, è conosciuto come "Re padre" (Preahmâhaviraksat), che gli permette di continuare ad esercitare alcune delle funzioni cerimoniali che aveva da re. Norodom è stato primo ministro per 10 volte, due volte re, due volte capo di Stato con altri titoli e presidente del Governo di Coalizione della Kampuchea Democratica.
Biografia
Infanzia e adolescenza
Norodom Sihanouk nacque il 31 ottobre 1922 e ricevette una prima educazione a Phnom Penh, nella facoltosa scuola École François Baudoin. Successivamente, continuò gli studi a Saigon (odierna Città Ho Chi Minh) al "Lycée Chasseloup Laubat". Quando venne incoronato principe della Cambogia, lasciò gli studi in Vietnam ed entrò nella scuola militare di cavalleria a Saumur, in Francia. A seguito della morte del suo predecessore, il nonno materno Sisowath Monivong, avvenuta il 23 aprile 1941, il Consiglio della Corona scelse il giovane principe come nuovo re della Cambogia.
L'incoronazione fu conseguita in settembre. Ma il nuovo re non era privo di nemici: molti, in Cambogia, ritenevano che la Francia avesse dato un contributo non indifferente all'elezione di Sihanouk e che, di conseguenza, il suo regno sarebbe stato caratterizzato da un rafforzamento del colonialismo francese.
Norodom fu subito reso famoso dal suo stile di vita stravagante e fuori dal comune. Era un grande amante delle donne, tanto che ebbe ben sei mogli. La sua settima ed ultima moglie fu Monica Izzi, di origini italiane, francesi e cambogiane.
Re senza corona
A seguito della seconda guerra mondiale, Norodom sposò le rivendicazioni nazionaliste e richiese formalmente che la Francia riconoscesse l'indipendenza della Cambogia. Nel maggio 1953, si recò in esilio in Thailandia, affermando che sarebbe ritornato solo a indipendenza ottenuta. Così, quando la Cambogia divenne finalmente indipendente il 9 novembre dello stesso anno, Norodom effettivamente fece ritorno e riassunse a tutti gli effetti il suo grado.
Il 2 marzo 1955, per motivi non del tutto chiariti, Sihanouk abdicò a favore di suo padre, Norodom Suramarit, ottenendo l'incarico di primo ministro e controllando, di fatto, l'intero apparato governativo cambogiano. Il periodo di Norodom come capo del governo fu comunque discontinuo: egli infatti fu primo ministro nel 1950, dal 1952 al 1953, nel 1954, dal 1955 al 1956, altre due volte nel 1956, quindi nel 1957 e ancora dal 1958 al 1960.
Quando suo padre morì nel 1960, Norodom vinse le elezioni e divenne nuovo capo dello Stato, ma con il titolo di principe, anziché quello di re, per opposizione di certi settori della monarchia, che non vedevano di buon occhio che un re abdicasse e riprendesse il trono successivamente. Per continuare a regnare con pieni poteri, nel 1963 egli forzò un emendamento alla Costituzione, divenendo capo dello Stato a vita. Non era re e non sedeva sul trono, ma di fatto possedeva eguali e ancora maggiori poteri.
Durante la Guerra del Vietnam, Norodom cercò sempre di preservare la neutralità della Cambogia, oscillando talvolta in politiche pro-vietnamite, altre volte appoggiando gli Stati Uniti, promuovendo una politica da lui stesso definita ideologicamente vicina alla terza via. Infine, comunque, appoggiò la causa del Vietnam del Nord permettendogli di costruire delle basi permanenti sul confine cambogiano, inoltre permise alla Cina di passare dei rifornimenti ai guerriglieri vietcong tramite i propri porti. In cambio, la Cina vendette il riso alla Cambogia a prezzi stracciati. Allo stesso tempo, in alcuni discorsi Norodom si avvicinò al socialismo e sostenne pubblicamente le politiche cinesi.
Fra il 1966 e il 1967, Norodom scatenò un'ondata di repressione politica che colpì soprattutto i settori della sinistra, fra cui il Partito Comunista Kampucheano. La Cina, che allora avviava la Rivoluzione Culturale, raggelò le proprie relazioni diplomatiche con il governo cambogiano a seguito di questo fatto, ristabilendole qualche tempo dopo. La situazione interna, a seguito di questa repressione, si fece però decisamente difficile.
Dalla simpatia comunista al tramonto politico
L'8 marzo 1970, mentre Norodom era all'estero, il primo ministro Lon Nol effettuò un colpo di Stato: convocò l'Assemblea Nazionale, che votò per la deposizione di Norodom Sihanouk e concesse poteri speciali allo stesso Lon Nol. Impossibilitato a tornare per via della mutata situazione politica, Norodom riparò a Pechino, da dove cominciò a sostenere pubblicamente i Khmer Rossi di Pol Pot; questo portò migliaia di sostenitori del sovrano ad entrare nell'Esercito Rivoluzionario, controllato dal PCK.
Quando i Khmer Rossi rovesciarono il governo di Lon Nol nell'aprile 1975 occupando Phnom Penh, Norodom poté tornare in patria. Seguendo la linea della nuova democrazia, i Khmer Rossi permisero a Norodom di diventare nuovamente capo dello Stato, ma, quando formarono un Consiglio di Stato il cui presidente deteneva i poteri del capo di Stato, Norodom perse ogni potere e influenza reali.
Norodom rimase nella Kampuchea Democratica e, a seguito dell'invasione vietnamita del 1979, si recò a New York dove, davanti all'Assemblea delle Nazioni Unite, parlò contro il Vietnam. Allo stesso tempo, Norodom approfittò della caduta dei Khmer Rossi per fondare il suo partito, il Funcinpec, e tentare di riottenere qualche potere.
La resistenza anti-vietnamita
Il Funcinpec seguì i Khmer Rossi nelle campagne ed entrò nell'Esercito Nazionale della Kampuchea Democratico, creato su iniziativa di Pol Pot per costituire un vasto fronte unito armato che combattesse contro gli occupanti vietnamiti e la loro Repubblica Popolare della Kampuchea, che avevano fondato all'indomani dell'invasione. Nel 1982, quando sorse il Governo di Coalizione della Kampuchea Democratica, Norodom fu sostenuto da tutti i suoi componenti come presidente.
Norodom rimase presidente del GCKD fino al 1991, quando condusse i negoziati di pace con il governo regolare. Il 14 novembre 1991, Norodom Sihanouk fece ritorno in Cambogia dopo dodici anni di esilio. Tuttavia, i Khmer Rossi lo disconobbero, continuando a combattere.
Re per la seconda volta
Nel 1993, Norodom venne nuovamente incoronato re. I suoi interessi allora includevano la musica (compose numerose canzoni in khmer, francese e inglese) e la filmografia (fu coinvolto nella direzione di diversi film). Ebbe numerosi problemi di salute e si recò svariate volte a Pechino per le cure. È stato il primo capo di Stato cambogiano ad avere un sito web personale.
Nel gennaio 2004, in disaccordo con il primo ministro Hun Sen, si recò in esilio volontario a Pyongyang e successivamente in Cina. Citando dei problemi di salute come motivazione ufficiale, abdicò il 7 ottobre, sorprendendo tutto il governo cambogiano. Chea Sim, presidente del Senato, divenne capo di Stato provvisorio fino al 14 ottobre, quando il Consiglio del Trono nominò Norodom Sihamoni, figlio di Sihanouk, nuovo re.
Sihanouk assunse successivamente il titolo di re padre, che mantiene tutt'oggi.
Titoli ufficiali
Attualmente, egli è conosciuto ufficialmente come Preah Karuna Preah Bat Sâmdech Preah Norodom Sihanouk Preahmâhaviraksat. Segue una traduzione letterale dei termini:
- Preah ("sacro", dall'indiano ब्राह्मण: brahmin)
- Karuna ("compassionevole", con riferimento al concetto buddista di karuna)
- Preah ("sacro")
- Bat ("piede", dal sanscrito pāda, cognato del latino pes, pedis)
- Sâmdech ("signore" o "principe")
- Preah ("sacro")
- Norodom (nome della casata dei Norodom di Cambogia, cui Sihanouk appartiene, viene dal narottam sanscrito, che significa letteralmente "migliore fra i gli uomini")
- Sihanouk
- Preahmâhaviraksat (unione contratta di varie parole: preah, "sacro"; mâha, "grande"; vira, "coraggioso"; ksat, "guerriero" o anche "regnante")
Nel cerimoniale cambogiano, la parola "padre" non appare; è usato invece dai cerimoniali occidentali, che utilizzano la frase "Sua Maestà il re-padre Norodom Sihanouk", per distinguerlo da suo figlio, "Sua Maestà il re Norodom Sihamoni".