Serradifalco
Template:Comune Serradifalco (Serradifarcu in siciliano) denominato “Paese delle miniere e delle tradizioni” è un comune di 6.420 abitanti della provincia di Caltanissetta, situato nella Sicilia centrale.
Amministrazione comunale
Territorio
Serradifalco è un centro industriale, minerario e commerciale della regione collinare tra il fiume Platani e il fiume Salso, alle falde nordoccidentali della Serra Cusatino (643 m).
L'abitato è posto sul ciglio di una cavità carsica, occupata dal temporaneo lago Soprano di Serradifalco, detto anche Lago Cuba, riserva naturale protetta.
Le campagne circostanti al centro abitato sono ricche di uliveti, mandorleti, ficheti e vigneti, grazie alla presenza di numerose falde acquifere e sorgenti.
Facilmente raggiungibile, grazie alle numerose arterie stadali e alla stazione ferroviaria.
Serradifalco dista 20 km da Caltanissetta, 50 km da Agrigento, 63 km da Enna, 251 km da Messina, 141 km da Palermo, 148 km da Catania, 160 km da Ragusa, 223 km da Trapani e 241 km da Siracusa.
Cenni storici
Secondo una leggenda locale, il nome della città di Serradifalco deriva dal fatto che nelle alture rocciose circostanti un tempo nidificavano numerosi falchi. Il nome trae origine proprio da una di queste rupi, poco distante dall'attuale centro abitato, da sempre denominata "Serra del Falcone"; con il tempo il feudo assunse il nome di Serra del Falco, per poi diventare Serradifalco.
Le terre della Serra del Falcone erano proprietà di Berengario Angileri, che le ricevette in dono da Pietro I d'Aragona.
Il feudo di Serradifalco si trova iscritto sin dal secolo XIV nella Contea di Caltenissetta. Nel 1493 il primo conte, Giovanni Tommaso Moncada, lo vendette a Niccolò Barresi di Pietraperzia; in seguito Serradifalco appartenne ad Antonio Rizzono, a Raimondo Moncada, a Giovanni Luigi Settimo, ad Antonio La Rocca e a Francesco Graffeo, che fu nominato Barone di Serradifalco a seguito della licenza di popolare ("jus populandi") concessagli dall'Ufficio del Protonotaro del regno il 6 dicembre 1640. Governatore del Regno in quell'anno era Mons. Pietro Corsetto, Vescovo di Cefalù. A causa della giovane età del Barone Francesco Graffeo, a rappresentare i suoi interessi era la nonna, Donna Maria Ventimiglia e Sarzana, alla quale la licenza di popolare concedeva la facoltà di riunire una nuova popolazione e costruire nuove abitazioni, nonché l'utilizzo in esclusiva di tutte le risorse naturali del feudo.
Dopo 35 anni di signoria dei Graffeo, il 15 maggio 1652 il feudo ed il titolo di barone di Serradifalco vennero venduti al palermitano Leonardo Lo Faso, che diventò il primo barone di casa Lo Faso. Si deve a lui il vero e proprio sviluppo economico e demografico del comune di Serradifalco.
La famiglia Lo Faso non era di origine siciliana, ma lombarda. Il primo Lo Faso a giungere in Sicilia fu Antonio, che nel 1243 fu nominato da Federico II Governatore di Caltanissetta.
Personaggi Illustri
Serradifalco, ha dato i natali a molti uomini di talento, tra questi:
- Domenico Lo Faso: uno dei piu' grandi archeologi siciliani dell'Ottocento.
- Leonardo Insalaco: poeta, del primo novecento, zolfataio, illetterato, ma di grande ingegno culturale, scrisse un numero straordinario di poesie in vernacolo.
- Prof. Angelo Rizzo, apprezzato poeta dialettale ed insigne studioso del dialetto siciliano, vincitore di numerosi concorsi di poesia dialettale in ambito regionale e nazionale.
- Maestro Angelo Rizzo (compositore)
- Maestro Angelo Licalsi, creatore della scuola e famoso complesso bandistico, che in oltre 50 anni ha sfornato centinaia di musicisti, alcuni diventati apprezzati professionisti.
- Padre Giuseppe Ingrao, (Serradifalco, 14 febbraio 1929 – Mahasoabe, 26 aprile 1988) sacerdote missionario gesuita, morto in Madagascar, in un incidente nel tragitto stradale tra due delle numerose parrocchie dove celebrava la messa.
- Antonino Migliore, Vescovo (Serradifalco, 7 giugno 1946). Attualmente è vescovo delle Diocesi di Coxim in Brasile.
- Federico Polizzi, Insegnate e Poeta.
Personaggi illustri non nativi di Serradifalco ma legati a questa comunità:
- Andrea Camilleri, Scrittore. Cittadino di Serradifalco in quanto insignito delle cittadinanza onoraria.
Edifici di Culto
La Chiesa Madre
La Chiesa Madre, dedicata a San Leonardo di Noblac o Abate venne edificata nel 1740: la facciata è a due ordini con spazi spartiti da fasci di paraste con capitelli compositi. Nel fastigio, timpano triangolare al centro e loggette campanarie arretrate ai lati.
Negli anni l'edificio ha subito diversi restauri; gli ultimi lavori interni si sono conclusi nel 2006 e hanno visto lo spostamento dell'altare centrale e il rifacimento della
pavimentazione. All'interno della chiesa sono sepolte le spoglie di Francesco Leonardo Lofaso, Duca di Serradifalco ed erede del primo fondatore del paese e di Padre Felice Migliore, mercedario, morto in odore di santità. Le spoglie di quest'ultimo sono state traslate da Roma a Serradifalco a seguito del vivo interessamento del prof. Leonardo Panvini, insegnante ed emerito conoscitore della storia del paese.
Chiesa dell'Immacolata Concezione
La chiesa dell'Immacolata Concezione è una costruzione della seconda metà del 1700: la semplice facciata è ravvivata dagli stucchi che ornano il portale e la sovrastante finestra. È stata recentemente restaurata sia all'interno che all'esterno.
Chiesa della Madonna del Carmelo
La chiesa della Madonna del Carmelo venne eretta nel 1700. Conosciuta anche come Chiesa del Purgatorio (a lu Priatò in siciliano) sulla parete laterale destra all'interno della chiesa si trova un grande dipinto raffigurante le Anime sante del Purgatorio.
Chiesa di San Giuseppe
Ultima chiesa costruita in paese, edificata nel XIX secolo intitolata al Patriarca San Giuseppe.
Chiesa di San Francesco di Paola
Nelle vicinanze della Chiesa Madre, sorge la chiesa di San Francesco da Paola, iniziata nel maggio 1653 per volere di Donna Maria Ventimiglia che volle così mettere, il nipote Francesco Griffeo, futuro reggente di Serradifalco sotto la protezione di San Francesco. Fu la prima chiesa Madre del paese. Denominata anticamente anche Matrice del Cozzo e Chiesa del Ss. Rosario.
Altre Chiese
Vi sono inoltre la chiesa del Collegio di Maria o chiesa della Madonna Addolorata, la chiesa della Santa Croce, la chiesa del Calvario, che sorge sull'omonima altura dalla quale si puo ammirare tutto l'abitato e la campagna circostante.
Edifici civili
Palazzo Duca
Ubicato vicino la Chiesa Madre, nell'omonima Via Duca era l'antica sede del Duca di Serradifalco.
Palazzo Barone Piazza
Ubicato di fronte il Palazzo Duca, con caratteristica facciata.
Palazzo dell'ex Fascio
Costruzione risalente al periodo fascista, ubicata in Corso Garibaldi era adibita a scuola media fino alla fine degli anni '70.
Palazzo di Citta'
Nuovissima costruzione, ancora in fase di ultimazione, sede del Municipio, ubicata nell'elegante e verde via Cavalieri di Vittorio Veneto.
Teatro De Curtis
Moderno e funzionale,con ampia sala teatro, sede di rappresentazioni teatrali, recite,saggi, musicali e manifestazioni culturali durante tutto l'anno, con scalinata antiteatro, utilizzata nel periodo estivo per le rappresentazioni esterne. Gli ampi locali annessi, vengono utilizzati per mostre di pitture e sculture.
Monumenti
Monumento per tutte le vittime del terrorismo
Il momumento per commemorare tutte le vittime del terrorismo si trova tra via Volpe e via Papa Giovanni XXIII, in uno slargo realizzato appositamente per l'ubicazione dell'opera. Esso è stato inaugurato il 15 marzo 2004 ed è opera dell'artista Oscar Carnicelli. Il momumento ha una composizione polimorfa, costituita da elementi architettonici, grafici e scultorei, il tutto richiama il disatro delle delle Torri Gemelle di New York dell'11 settembre 2001 e l'eccidio di Nassiriya del 12 novembre 2003. Il muro di cemento armato sul quale si innesta tutta l'opera rappresenta la solidità dell'Occidente, mentre lo squarcio all'interno della parete raffigura la ferita provocata dalla violenza e dall'odio. Lungo il muro sono visibili due traiettorie che portano alla mente le scie degli aerei che si schiantano sulle due torri, anch'esse rinocoscibili nell'opera. La diversità dei materiali e la loro particolare collocazione donano maggiore plasticità all'opera.
Monumento a San Giovanni Bosco
In via San Giovanni Bosco, strada che collega via Cavalieri di Vittorio Veneto a via Papa Giovanni XXIII è ubicato il monumento dedicato a San Giovanni Bosco. Si tratta di un mezzo busto bronzeo collocato su un piedistallo di cemento. L'opera è stata inaugurata il 31 gennaio 1986.
Monumento al Beato Papa Giovanni XXIII
In fondo alla via Papa Giovanni XXIII si trova il monumento dedicato al Beato papa Giovanni XXIII. L'opera consiste in una stantua bronzea che raffigura il sommo pontefice.
Monumento a San Leonardo
Il momumento dedicato a San Leonardo si trova in Via A. De Gasperi. La statua del Santo è stata completamente finanziata dalla signora Murano, ex ostetrica comunale di Serradifalco. San Leonardo è il protettore delle partorienti.
Parchi, Ville, Piazze
Parco Urbano
Parco naturale, posto nell'altura del monte Calvario, con suggestiva vista panoramica dall'alto sul paese, sul Lago Soprano e sull'intero Vallone, con aree attrezzate per il tempo libero e lo svago.
Parco delle Rimembranze
Parco pieno di verde, con monumento dedicato ai caduti in guerra. Ubicato nei pressi della Chiesa del Carmelo o Purgatorio.
Villa Comunale
Sita nel quartiere Orto Piazza, in via Papa Giovanni XXIII autentico polmone verde, con annesso parco giochi per bambini.
Villetta del Minatore
Il salotto, verde, dei serradifalchesi, in via Cavalieri di Vittorio, la via del passeggio, con monumento dedicato a tutti i minatori caduti sul lavoro e in memoria alla cultura mineraria del paese.
Il " Quadrato "
E' la caratteristica piazza principale, tipica per la sua forma irregolare, conosciuta con questo nome.
La " Testa di l'acqua "
Caratteristica fontana, anticamente anche abbeveratoio per animali, ubicata nel Largo Fonte, tra aiuole e fiori, vicino la biblioteca.
Lago Soprano e Luoghi da Visitare
Il Lago Soprano
Il Lago Soprano detto anche Lago Cuba è un'autentica attrazione predominante nel panorama serradifalchese. Il Lago è riserva naturale protetta, con variegiata fauna d'acqua e volatile, stanziale e migratoria, con flora lacustre, tipica delle zone umide, con piante rare ed in via d'estinzione.
Contrada Grottadacqua
In questa frazione, lungo la s.s. 640, sotto un rilievo gessoso, si trovano le tombe sicane. Una necropoli micenea, con le tipiche tombe a cameretta.
Impianti Sportivi
Serradifalco è ricco di impianti sportivi. Il paese è infatti fornito di un campo sportivo comunale, nel quale gioca la locale squada di calcio. È dotato di una palestra comunale, un palazzetto dello sport, due campetti da tennis e di due campi semicoperti per il gioco delle bocce.
Feste ed eventi
Il santo patrono di Serradifalco è San Leonardo, Abate di Noblac, il giorno a lui dedicato è il 6 novembre. A Serradifalco la festa religiosa, però si celebra la seconda domenica di agosto. Alla messa solenne celebrata presso la Chiesa Madre segue la processione, molto sentita anche da fedeli provenienti da tutta la Sicilia, tra le vie del paese.
Compatrona del paese è la Madonna Addolorata, protettrice dei minatori serradifalchesi, la cui festa si celebra la terza domenica di settembre. La domenica successiva, si celebra la festa dell' Ottava dell'Addolorata, con la caratteristica processione della Madonna, portata a spalla dai minatori, nella chiesetta di Marici, alle porte del paese, nell'antica strada verso le miniere.
Suggestivo, pieno di fede, tradizione e folkore e' il periodo della Settimana Santa, in cui vengono rappresentati, dal vivo, la passione di Cristo, con il processo e la crocifissione al monte Calvario. Il venerdi Santo, nella mattinata viaggio della Real Maestranza, con la partecipazione delle varie categorie del mondo del lavoro e nel pomeriggio la rappresentazione sacra della Scinnenza, al monte Calvario e a seguire la suggestiva processione del Cristo morto, fino a tarda notte.
Altra festa che coinvolge tutta la comunità di Serradifalco è quella in onore di San Giuseppe Artigiano, che si celebra la terza domenica di maggio. La festa si svolge di fronte alla chiesa di San Giuseppe, dove viene allestita una mensa su di un palco, con personaggi viventi, detta "la tavulata di San Giusé". Alla tavola siedono la Madonna, San Giuseppe e il Bambinello Gesù, che viene scelto, per tradizione, tra i figli degli artigiani e ha il compito di benedire la tavola.
Nel periodo estivo, primeggia, ogni sera, l'estate serradifalchese, un cartellone ricco di spettacoli musicali, saggi, recite e mostre.
Da visitare nel periodo natalizio, il presepe vivente in contrada Balate ed i vari presepi allestiti nelle chiese del paese, il giorno dell'Epifania, la caratteristica processione dei Re Magi, tra le vie del paese fino alla capanna di Gesu' Bambino in contrada Balate.
Economia e Prodotti Tipici
Fino alla fine degli anni ottanta è rimasta in funzione la miniera Stincone della Montecatini-Edison, ricco giacimento di zolfo e di sali potassici, poi e' stata chiusa. Ciò ha cambiato l'economia secolare del paese ad attività prevalentemente commerciali, agricole (mandorle, cereali, uva,legumi ed olive), all'allevamento del bestiame e nel settore dei servizi. Sul territorio sono presenti anche piccole e medie industrie, nel campo del vetro, della metalmeccanica, del sale alimentare e del legno.
Apprezzabile e' l'artigianato nei settore del ferro, legno, vetro e ricami.
Serradifalco, inoltre, si ritrova una vocazione culinaria innata. Una gastronomia rinomata ed apprezzata in ambito regionale e non solo. Il settore della ristorazione locale gode di ottima salute e fama ed i prodotti tipici locali come: formaggi, ricotta, mandorle, pistacchi, miele, olio, vino e pasta di " casa " sono molto conosciuti.
Il giorno di San Martino, l'11 novembre e per l'Immacolata, l'8 dicembre, sono da gustare gli 'nciminati, tipico impasto locale, a base di farina di pane e semi di finocchio, condito all'antica con olio paesano, spezie e un buon bicchiere di vino rosso novello locale. Anche l'arte pasticciera e' rinomata, taralli, cuddrureddri, sfingi, cannoli e cassata a farla da padrone.
Grande successo hanno le sagre della salsiccia, della stigliola ( tipica specialita' locale ) , della pizza e soprattutto le fiere dei prodotti tipici e dell'agroalimentare.
Immagini
Statistiche
Secondo le statistiche relative all'anno 2001, il numero delle famiglie era di 2.388 con una media per famiglia di 2,69 persone, per un totale di 3.062 maschi e 3.358 femmine. Gli alloggi censiti erano un totale di 3.878, di cui 2.388 di residenti e 1.490 di non residenti. La forza lavoro era di 1.123 persone pari al 14,48% degli abitanti, cosi' suddivisa: industria 350, servizi 318, pubblica amministrazione 318, altro 213. Il grado d'istruzione, sempre relativo al 2001, risulta cosi composto: laureati 255, diplomati a scuole superiori 1.172; con licenza media 1782; con licenza elementare 1.660, inoltre 989 alfabeti ma privi di titoli di studio di cui 435 superiori ai 65 anni; mentre gli analfabeti erano 146 di cui 107 superiori ai 65 anni.
Nel 2000 sono nati 54 bambini, 29 maschi e 25 femmine, mentre i morti sono stati 59, rispettivamente 29 maschi e 30 femmine;
Il tasso di natalità medio degli ultimi anni è pari a 50 nati/anno, mentre quella della mortalita' e' di 58 morti/anno.
I primi 5 cognomi piu' diffusi sono, in ordine: Cordaro, Aronica, Montante, Lombardo e Ricotta; mentre i primi 5 nomi piu' diffusi sono, in ordine: Leonardo, Giuseppe, Maria, Salvatore e Vincenzo .
Gemellaggio
- Colfontaine, dal 1984
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[1]

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- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.