Template:Comune Ordona è un comune di 2.584 abitanti[1] della provincia di Foggia, posto a venti chilometri a sud del capoluogo e sulla linea ferroviaria Foggia-Potenza.

Il paese è situato sulle prime colline del tavoliere centro meridionale, fra la pianura e gli altri contrafforti collinari su cui sorgono gli scavi dell'antica Herdonia.

Cenni Storici

Nei pressi della città romana di Herdonia furono combattute due importanti battaglie, nel 212 a.C e nel 210 a.C, tra i romani e i cartaginesi di Annibale nel pieno della seconda guerra punica. Annibale oramai imperversava in Italia tra le odierne Puglia e Campania dopo la schiacciante vittoria riportata sui romani a Canne (216 a.C.), tentando invano anche un assedio a Roma nel 211 a.C.

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La via Appia e la via Traiana.


Per la sua fedeltà a Roma e la slealtà mostrata ai cartaginesi dopo aver perduto la prima battaglia (212 a.C.), al termine della seconda (210 a.C) Herdonia fu incendiata per volere di Annibale. Solo dopo l'89 a.C. vi fu rifondato il Municipio Romano. Grazie alla costruzione della via Traiana e della successiva via Herdonitana (che collegava Herdonia all'odierna Venosa), la città conobbe una fase di sviluppo e prosperità tra il II e il V secolo d.C., diventando un grande centro di transito ed un fornito luogo di commercio dei prodotti agricoli del Tavoliere, come ad esempio il grano.

A testimonianza di ciò, ancora oggi ci sono i resti dell'allora fiorente nucleo romano: le rovine del foro, del mercato (macellum), delle locande (tabernae) e dei numerosi magazzini adibiti allo stoccaggio del grano (le horrae) lungo la via Traiana.

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Il macellum della città romana.

In seguito al sisma che nel 346 d.C. colpì l'Irpinia e il Sannio e che la investì in parte, molti edifici non furono più ristrutturati, bensì ricovertiti ad altri usi: di conseguenza il nucleo abitativo della città si spostò dal foro alla zona attigua alla via Traiana.

Dopo il crollo dell'Impero romano e per gran parte dell'alto medioevo Herdonia rimase un centro di rilievo, come è emerso dai ritrovamenti risalenti a quel periodo, e col tempo fu indicata via via con nomi diversi (Aerdonia, Erdonia, Ardona). Fu sempre meno ripopolata nel resto del medioevo, fino all'epoca federiciana, quando una grande costruzione religiosa normanna del XI secolo fu trasformata dagli Svevi in una fortificazione [2] (castellum). Il villaggio medievale fu definitivamente abbandonato solo intorno al XII-XIII secolo d.C, e del castello svevo ne resta solo qualche traccia.

Tra il XVII e XVIII secolo iniziò nuovamente il primo vero reinsediamento, in una zona vicina al sito della vecchia città. Sul luogo che poi diventerà il nucleo originario dell'attuale Ordona nacque prima un’azienda agricola di gesuiti, e successivamente sorse uno dei “cinque reali siti” colonici, istituiti nel XVIII secolo da Ferdinando IV Re di Borbone per ripopolare e riqualificare l'area agricola del tavoliere meridionale.

Voci correlate

Note


Evoluzione demografica

Abitanti censiti[1]

Amministrazione comunale

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  1. ^ Dati tratti da: