Jack-o'-lantern

zucca di Halloween


Un Jack-o'-lantern (in italiano Giacomo della Lanterna) è una zucca lavorata a mano, tradizionalmente adoperata nei paesi di cultura anglosassone durante la ricorrenza di Halloween. Privata della polpa interna, la zucca assume la forma di un involucro vuoto, il quale, opportunamente cesellato, vuole richiamare la sagoma di un viso. Una fonte di luce, usualmente una candela, viene inserita all'interno della zucca. La calotta superiore, prima recisa, viene impiegata a mo' di coperchio, in maniera che il chiarore dello stoppino rischiari la sagoma dall'interno, mettendo in luce i tratti della sagoma intagliata. L'usanza di cesellare le zucche affonda le proprie radici in Irlanda.

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I Jack-o'-lantern possono essere intagliati con una faccia amichevole, come qui sopra, un'espressione minacciosa, o con un aspetto a metà tra i due. Una candela illumina la zucca dall'interno
Jack-o'-lantern nostrano
Un Jack-o'-lantern al buio con una candela

I Jack-o'-lantern venivano ricavati da grandi rape, barbabietole e cavoli rapa prima dell'introduzione della zucca dall'America.

La leggenda di Jack-o'-lantern

L'usanza di intagliare le zucche risale alla leggenda irlandese di Jack, un pigro ma astuto fattore, amante delle facezie e sempre propenso a indispettire la gente per mero diletto. Si narra che osò sfidare il diavolo, terrorizzandolo e costringedolo a rifugiarsi su un albero. Jack incise una croce sul tronco, impedendo che il diavolo scendesse. Giunse ad un compromesso: in cambio della libertà, Lucifero non avrebbe dovuto condannare Jack alla dannazione eterna qualora si fosse comportato indegnamente. Alla sua morte, Jack, forte della sicurezza che aveva riposto nel demonio, era stato reo di così tanti peccati che la sua presenza fu ricusata in Paradiso. Rimasto sulla terra, l'uomo colse una zucca (secondo differenti versioni un diverso ortaggio), vi intagliò un volto e, inseritavi una candela, ne fece una lanterna. Allora cominciò a peregrinare senza tregua alla ricerca di un luogo di riposo. Halloween sarebbe dunque il giorno nel quale Jack, ridestatosi, va alla caccia di un rifugio. Gli abitanti di ogni paese sono tenuti ad appendere una lanterna fuori dalla porta per indicare all'infelice anima raminga che la loro casa non è posto per lui.

Lo zozzo

L'uso delle zucche era ben presente anche nella cultura contadina della Toscana fino a pochi decenni fa, nel cosiddetto gioco dello zozzo. Nel periodo compreso tra settembre e novembre si svuotava una zucca, le si intagliavano delle aperture a forma di occhi, naso e bocca; all'interno della zucca si metteva poi una candela accesa. La zucca veniva poi posta fuori casa, nell'orto, in giardino ma più spesso su un muretto, dopo il tramonto e per simulare un vestito le si applicavano degli stracci o addirittura un abito vero e proprio. In questo modo avrebbe avuto le sembianze di un mostro provocando un gran spavento nella vittima dello scherzo, in genere uno dei bambini, mandato fuori casa con la scusa di andare a prendere qualcosa. Si è ipotizzato anche un parallelo tra lo zozzo e la rificolona[1].

Una pratica identica era presente nel Lazio del nord, in anni precedenti la Seconda Guerra Mondiale, e da far risalire, tramite testimonianze indirette, quantomeno alla seconda metà dell'Ottocento. La zucca intagliata ed illuminata veniva a volte chiamata La Morte.

Note

  1. ^ Alessandro Fornari, Le feste dell'anno, in Cultura contadina in Toscana, vol II. L'ambiente e la vita. Firenze, Bonechi, 1989. p. 281.

Voci correlate

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