The Doors (film)

film del 1991 diretto da Oliver Stone

The Doors è un film del regista Oliver Stone, girato a più di vent'anni dalla morte di Jim Morrison, leader dei Doors. Il film è arrivato negli schermi italiani nel settembre del 1991.

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Durata140'
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Il film tratta della vita di Morrison, ma non ne è propriamente una biografia: secondo Ray Manzarek (in Light my fire) l'idea di descrivere Morrison come un personaggio dedito esclusivamente a droghe e riti satanici è suggestiva ma errata; nessuno del sopravvissuto entourage dei Doors (nemmeno i vecchi componenti) hanno voluto legare il proprio nome ad una storia che ritenevano non propria e viziata dalla esuberante personalità di Stone, che per esigenze di mercato avrebbe preferito celare la sensibilità e il pathos poetico di Morrison dietro lo stereotipo della rockstar dedita a supervizi e insensibile verso tutti i "veri" amici.

In tale ottica The Doors è piuttosto un tentativo di rappresentare gli eccessi più sfrenati degli anni sessanta-settanta.

Recensioni

  • «Un'emozione troppo grande per essere espressa a parole. Anche la musica è splendida». La Repubblica
  • «Un grande video dell'America dei figli dei fiori e della contestazione per il Vietnam». Il Giornale
  • «Stone ha fatto ancora centro...» L'Unità
  • «Val Kilmer è l'interprete appropriato del cantante che crea distruggendo se stesso. (Alfio Cantelli, Il Giornale)
  • Accentuata dai toni rossi o cupi, la visione di Oliver Stone della cultura giovanile degli anni sessanta è quella di un vicequestore: ci vede soltanto droga viziosa, perversione e promiscuità sessuale, pazzia, vomito e maleducazione.» (Lietta Tornabuoni, La Stampa)
  • «Solo nelle scene dove si fissa il vissuto senza schemi intellettualistici nelle scene in cui l'idolo è opposto alla folla eccitata, Oliver Stone recupera una misura di giudizio e, direi di conseguenza, una prepotente capacità di rappresentazione.» (Francesco Bolzoni, L'Avvenire)
  • «Il film interessa, oltre la colonna sonora, quando è critico nei confronti di questo personaggio spesso indisponente per quel che fa e dice. È invece inaccettabile quando lo idolatra, nelle sue proclamate trasgressioni, avvolgendolo con la macchina da presa con evidente compiacenza e trasmettendocene, probabilmente, un'immagine non veritiera.» (Franco Colombo, L'Eco di Bergamo)
  • «Il film dovrebbe piacere a molti: per i ricordi che suscita, per la musica che lo invadono e, non certo come ultimo merito, per l'interpretazione straordinaria di Val Kilmer; i quarantenni vi riconosceranno (almeno in parte) Jim Morrison, i ventenni, da adesso, sapranno chi è stato.» (Gian Luigi Rondi, Il Tempo)
  • «La formidabile colonna sonora è il tessuto connettivo del film.» (Valerio Caprara, Il Mattino)

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