Scipio Slataper

scrittore e militare italiano (1888-1915)
Versione del 11 gen 2009 alle 01:00 di LIsjak (discussione | contributi) (Ma quale origine boema. Gli Slataper erano originari dell'entroterra di Trieste (Zlatoper è un cognome tipico della Val Vippacco), come tanti altri triestini, quindi non c'è bisogno di specificarlo.)

Scipio Slataper (Trieste, 14 luglio 1888Monte Podgora, 3 dicembre 1915) è stato uno scrittore italiano. È stato uno dei più importanti scrittori della ricca storia letteraria di Trieste.
Di origine in parte boema, come egli stesso lasciò scritto nel suo capolavoro Il mio Carso, si trasferì a Firenze per studiare. Qui si laureò in Lettere, con una tesi su Ibsen. Essendo entrato in contatto negli anni universitari con i giovani letterati italiani che ruotavano attorno alla rivista La Voce fondata da Giuseppe Prezzolini, vi collaborò assiduamente, pubblicando numerosi articoli. Partito volontario, come molti altri triestini, morì in un'azione per la quale si era offerto volontario, combattendo sul monte Podgora (Gorizia), tra le file dell'Esercito italiano.

Scipio Slataper

Opere

Il mio Carso pubblicato su La Voce nel 1912 è la sua opera più importante, l'unico romanzo della sua breve carriera, interrotta prematuramente dalla guerra che lo vide morire giovanissimo. Nel 1921 fu tradotto in francese da Benjamin Cremieux.

Pubblicazioni postume:

  • Ibsen (con introduzione di A.Farinelli), ed. Bocca, Torino, 1917
  • Scritti letterari e critici (raccolti da Giani Stuparich), " La Voce", Roma, 1920
  • Scritti politici, ed. A.Stock, Roma, 1925
  • Lettere (a cura di e con un'introduzione di Giani Stuparich), ed. Buratti, Torino, 1930. Ripubblicate con il titolo Alle tre amiche nel 1938.

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