Tadeusz Borowski
Tadeusz Borowski (Žytomyr, 12 novembre 1922 – Varsavia, 3 giugno 1951) è stato uno scrittore e giornalista polacco sopravvissuto all'internamento nei campi di concentramento di Auschwitz e Dachau.

Biografia
Nato a Žytomyr, all'epoca Unione Sovietica, oggi Ucraina, nel 1922, perse il padre, deportato in un gulag della Repubblica Socialista Sovietica Autonoma di Carelia, e la madre, costretta in un campo di concentramento nei pressi del fiume Enisej, nel 1926. Rivide i genitori solo nel 1936 e, all'età di quattordici anni, dovette abbandonare la propria Patria per la Polonia. Seguito dal padre e dalla madre, neanche nel nuovo Paese ebbe vita tranquilla: stabilitosi a Varsavia, i genitori furono nuovamente arrestati in quanto pericolosa minaccia per il Comunismo nel 1934.
Borowski studiò più o meno regolarmente sino al 1940, quando ottenne il diploma e s'iscrisse all'Università di Varsavia, nel bel mezzo dell'occupazione nazista (iniziata nel 1939). Lì studiò e si appassionò sinceramente di Letteratura, iniziando a valutare la possibilità di diventare giornalista. Collaborò inizialmente con alcuni piccoli quotidiani e giornali di bassa tiratura.
Nel 1943 fu arrestato dalla polizia nazista e costretto prima ad Auschwitz, poi a Natzweiler-Struthof e infine a Dachau. Visse tra i prigionieri slavi in pessime condizioni: questa esperienza fu essenziale per la stesura di quasi tutte le sue opere. Colpito dalla polmonite, fu trasferito in un ospedale nazista, dove si facevano esperimenti sui deportati.