Ave Maria
L'Ave Maria (si chiama così sia in latino che in italiano), detta anche, in latino, salutatio angelica, è sia una antifona sia una delle più diffusa preghiere mariane della Chiesa cattolica occidentale.


Il testo originale latino è il seguente:
- Ave Maria, gratia plena,
- Dominus tecum,
- benedicta tu in mulieribus,
- et benedictus fructus ventris tui, Iesus.
- Sancta Maria, mater Dei,
- ora pro nobis peccatoribus, nunc et in hora mortis nostrae.
- Amen.
Suddivisione e storia
Suddivisione del testo
Essa consta di tre parti distinte:
- Il vero e proprio saluto dell'angelo: Ti saluto (lett.: Rallegrati), o piena di grazia, il Signore è con te, così come lo riporta Luca Luca 1,28[1].
- Il saluto di Elisabetta: Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo (Luca Luca 1,42[2]).
- L'aggiunta di intercessione: Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte.
Storia
L'uso liturgico della prima parte dell'Ave Maria è attestato dal IV secolo.
La seconda parte con l'invocazione, in varie forme, è attestata a partire dal XIV e XV secolo in Italia; il Catechismo del Concilio di Trento dice che questa parte è stata composta dalla Chiesa stessa.
Sembra sia stata adottata in questa forma dall'Ordine dei Mercedari nel 1514, e sarebbe stata ratificata dal papa in occasione della Battaglia di Lepanto (1571).
L'Ave Maria venne introdotta come antifona nel breviario romano di Pio V per la festa dell'annunciazione nel 1568.
Traduzione italiana attuale
Ave, o Maria, piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio,
prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte.
Amen.
Nella nuova traduzione ufficiale dei vangeli
Nel nuovo lezionario in lingua italiana, presentato il 12 novembre 2007, il passo evangelico è stata leggermente modificato: l'incipit è stato tradotto in "Rallegrati Maria". La nuova traduzione potrà essere usata a partire dalla prima domenica di Avvento 2007 e diventerà obbligatoria nel 2010[3]. Tuttavia la nuova traduzione riguarda il passo evangelico,non la preghiera recitata, che potrà essere tollerata con la traduzione precedente (quindi Ave, o Maria), in quanto ormai entrata nella tradizione cristiana.
L'Ave Maria nella musica
L'antifona venne spesso musicata (con notevoli varianti nell'ultima parte del testo) sia come mottetto polifonico nel periodo rinascimentale (Palestrina, Victoria, Josquin Desprez, Giulio Caccini), sia in età romantica (Schubert, Liszt, Verdi, Bruckner, Charles Gounod e Saverio Mercadante). Con il titolo di Bogoroditse Dievo Radusya è stata messa in musica da Rachmaninoff.
Numerose sono anche le produzioni contemporanee di autori quali Javier Busto, Urmas Sisask, Arvo Pärt, Bruno Pasut e altri.
Note
- ^ Lc 1,28, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Lc 1,42, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ http://www.chiesacattolica.it/pls/cci_new/bd_home_cci.vis?id_n=1674
http://www.corriere.it/cronache/07_novembre_13/vescovi_preghiera.shtml
Altri progetti
- Wikisource contiene una pagina il testo dell'Ave Maria
- Wikiquote contiene citazioni di o su Ave Maria
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ave Maria