Il merlo maschio

film del 1971 diretto da Pasquale Festa Campanile

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Durata112 min.;
Rapporto2,35:1
Regia{{{regista}}}

Il Merlo Maschio, film italiano del 1971 ambientato nella città di Verona, ed in particolare nell'ambiente della filarmonica dell'Arena, é forse uno dei film più belli e rappresentativi della Commedia all'italiana.
Si differenzia dalla grande massa dei film di quell'epoca, che ripetevano il tema consueto dello studente Pierino o del militare turbato dalla bellona di turno (Gloria Guida, ecc.), per il leggiadro e signorile sviluppo che il regista Pasquale Festa Campanile fà di un tema inconsueto e forse anche scabroso, l'esibizionismo della propria sposa da parte del marito, mania o parafilia nota anche come candaulismo, cosa che la rende un opera singolare nella sua specie.
Il marito Niccolò Vivaldi, viollocnellista frustrato (Lando Buzzanca), trascurato dal suo maestro di orchestra, comincia a fotografare l'amatissima moglie in pose sempre più audaci, per poi mostrare le immagini prima al migliore amico (Lino Tofolo), e poi ai colleghi, in un crescendo di esibizionismo che la porterà alla esposizione integrale (apparentemente casuale) davanti all'intero pubblico dell'Arena durante la rappresentazione dell'Aida.
In questo modo si sfoga, e si rende invidiato, nella pubblica esposizione del suo più prezioso, ammirevole ed irrangiungile bene* (non esisteva il divorzio), la giovane ed ingenua consorte, perplessa ma fin troppo obbediente Laura Antonelli che acconsentirà ad essere portata nuda dentro una custodia di violoncello, per essere esposta in un ponte di Verona, idea che costituisce una meravigliosa citazione di una celebre fotografia di Man Ray.

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