Stop down
Con il termine Stop down, in fotografia con apparecchi reflex, si intende la tecnica in cui il diaframma è chiuso in ogni istante al valore impostato dal fotografo, si contrappone a full aperture (o tutta apertura) che è la tecnica in cui il diaframma si chiude al valore impostato solo durante l'esposizione. Quest'ultimo sistema, storicamente posteriore, è denominato anche diaframma automatico. Da notare che impostando la massima apertura non si notano differenze tra le due tecniche: il diaframma rimane sempre completamente aperto.
Per estensione, nei sistemi dotati di esposimetro, la tecnica stop down implica che la misurazione della luce è effettuata con diaframma già posizionato al medesimo valore che avrà durante lo scatto, mentre la tecnica full aperture comporta che la lettura esposimetrica è effettuata mantenendo il diaframma completamente aperto; il valore impostato dal fotografo è trasmesso per via meccanica o elettrica all'esposimetro che puo' tenerne conto e fornire così il risultato corretto, questa tecnica è denominata "simulazione di diaframma".
La tecnica stop down ha il grosso svantaggio di diminuire la luminosità del mirino durante la composizione e di rendere più difficile la messa a fuoco manuale perché in queste condizioni la chiusura del diaframma aumenta la profondità di campo ed il corretto piano di messa a fuoco è identificabile con maggiore difficoltà. Anche i sistemi di messa a fuoco automatica sono progettati per lavorare a tutta apertura e comunque non funzionano se il diaframma è chiuso oltre un limite definito dipendente dalle specifiche di progetto (tipicamente f/5,6). Il metodo stop down è comunque ancora impiegato in alcuni ambiti specifici ove per limitazioni tecniche o incompatibilità tra sistemi la simulazione di diaframma non è possibile, ad esempio negli obiettivi tilt and shift appartenenti a sistemi provvisti di simulazione meccanica, nell'impiego di tubi di prolunga e nell'utilizzo di anelli adattatori tra obiettivi e corpi di sistemi diversi.
Per i motivi suddetti le macchine fotografiche moderne lavorano normalmente in full aperture, in questo caso, su molti modelli è comunque possibile chiudere manualmente il diaframma al valore impostato per poter valutare la profondità di campo durante la composizione.
Bibliografia
- Ansel Adams, The Camera, New York - Boston, Little, Brown and Company, 1980, p.16. ISBN 0-8212-1092-0.