Commodo
Lucio Elio Aurelio Commodo (latino: Lucius Aelius Aurelius Commodus; Lanuvium, 21 agosto 161 – Roma, 31 dicembre 192) è stato un imperatore romano, membro della dinastia degli Antonini; regnò dal 180 al 192.
Commodo | |
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Imperatore romano | |
In carica | 17 marzo 180 (con Marco Aurelio) 18 marzo 180 - 31 dicembre 192 (da solo) |
Predecessore | Marco Aurelio (da solo) |
Successore | Pertinace |
Nome completo | Lucius Aurelius Commodus Antoninus |
Nascita | Lanuvium, 21 agosto 161 |
Morte | Roma, 31 dicembre 192 (31 anni) |
Dinastia | Antonini |
Padre | Marco Aurelio |
Madre | Faustina minore |
Coniuge | Bruzia Crispina |
Biografia
Origini famigliari
Commodo era il figlio di Marco Aurelio che egli aveva associato al potere, dopo la morte di Lucio Vero.
Ascesa al potere durante il regno del padre
Il Principato (180-192)
La sua salita al trono che avvenne a Vindobona ove era assieme al popolare e vittorioso padre Marco Aurelio il giorno della sua morte, fu inizialmente vista dal popolo di Roma come un presagio di fortuna. Tuttavia, per quanto generoso e magnanimo fosse suo padre, Commodo si dimostrò l'opposto. Molti pensano che Commodo fosse pazzo (in gioventù fece cuocere in un forno un servo colpevole di avergli preparato un bagno troppo caldo), ma comunque fu certamente dedito agli eccessi.
Amministrazione interna e provinciale
Spettacoli gladiatori
Commodo ebbe inoltre la passione per i combattimenti di gladiatori, al punto da scendere egli stesso nell'arena vestito da gladiatore. Questo era considerato scandaloso dal popolo di Roma che considerava i gladiatori al rango più basso della scala sociale. Le sue prestazioni erano comiche: entrava nell'arena armato di tutto punto a combattere contro disgraziati armati solo con spade di legno. Vestito come l'eroe mitologico greco Ercole, Commodo sosteneva di aver ucciso 12.000 uomini in combattimenti gladiatori. Per ogni apparizione nell'arena, addebitava alla città di Roma un milione di sesterzi.
Corte imperiale e vizi privati
L'instabilità di Commodo non fu, tuttavia, limitata a questo. Una volta fece massacrare gli abitanti di una città perché uno di loro lo avrebbe guardato con espressione non amichevole. Egli voleva essere adorato come un dio, e trascurava completamente gli affari di stato mentre si dedicava ad un suo harem di circa 300 donne e giovani uomini. Incaricò i suoi amici di amministrare l'Impero e divideva con loro i soldi che questi rubavano.
Si narra inoltre che l'imperatore si dilettasse nell'arena a uccidere le belve, in particolare gli struzzi tagliando loro la testa con una specie di lancia ricurva.
Nel 192, una parte della città di Roma fu distrutta da un incendio, e Commodo colse l'opportunità di "rifondarla", chiamandola in suo onore Colonia Commodiana. Anche i mesi del calendario furono rinominati in suo onore, e perfino al Senato si cambiò il nome in Senato della Fortuna Commodiana, mentre l'esercito divenne Esercito commodiano.
Politica estera
Cominciò il suo regno con un trattato di pace sfavorevole concordato con la tribù dei Marcomanni, Quadi e Buri (tribù dei Germani), che era stata in guerra contro Marco Aurelio. Più tardi egli stesso intraprese guerre contro i Germani, riportando spesso parziali vittorie per le quali pretendeva onori dal Senato.
Morte (192)
Il 31 dicembre 192, Commodo fu strangolato nel bagno dal suo istruttore, maestro di gladiatorie Narcisso, il giorno prima di quello in cui aveva programmato di recarsi al Senato vestito da gladiatore per farsi proclamare console. Dopo la sua morte il Senato decretò la damnatio memoriae contro di lui ripristinando il nome corretto delle istituzioni. Tuttavia nel 195, l'imperatore Settimio Severo, cercando il favore della famiglia di Marco Aurelio, riabilitò la memoria di Commodo ed il Senato lo dichiarò dio.
Titolatura imperiale
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Commodo - Imperatore Romano
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Commodo, Imperatore Romano
Note
Bibliografia
Fonti primarie
- Historia Augusta, Marco Aurelio, Lucio Vero, Commodo e Pertinace.
- Cassio Dione Cocceiano, Storia romana.
Fonti secondarie
- Michael Grant, Imperatori romani, Roma 1984.
Filmografia moderna
Nel 2000 il film Il gladiatore si ispirò molto liberamente alla vita di Commodo, rimanendo quasi per nulla fedele alla storia. Il ruolo dell'imperatore fu impersonato da Joaquin Phoenix.
Voci correlate
Altri progetti
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