Valcimarra
{{{1}}}⁄{{{2}}} La frazione di Valcimarra fa parte del comune di Caldarola ed è costituita dai due nuclei abitativi storici di Valle che è situata in prossimità delle sponde del fiume e dove c'è la piccola chiesa di Sant'Antonio e l'antico "domus hospitalis"; e di Colle che sorge arroccato più in alto sovrastando la sponda sud del fiume e dove si trova la Chiesa dei Santi Pietro e Biagio.
Luogo di eccezionale interesse ambientale/paesaggistico il cui territorio è coperto dal macchie ricche di tartufi o da uliveti. E' proprio qui su terrani che si trovano ad altitudini comprese fra i 330 e i 500 m s.l.m. con la tessitura del terreno preincipalmente ghiaiosa (c'è molto scolgio), a fertilità scarsa, con giacitura a forte pendenza e con esposizione a nord-ovest che si ottiene un olio davvero eccezionale prodotto prevalente con olive della Cultivar Coroncina, e dove questo può raggiungere le espressioni di maggiore caratterizzazione: ottima qualità, molto fruttato, amaro e pungente, con sentore di carciofo, di colore verde intenso, ad elevato contenuto in polifenoli e clorofilla e buon rapporto insaturi/saturi.
Cenne storici
Il primo documento che attesta questo abitato è ascrivibile al 961 a firma di Ottone I. Durante il periodo napoleonico Valcimarra godette di una certa importanza e fu sede di Mandamento del Dipartimento del Musone che comprendeva: Macerata, Treia, Osimo, Loreto, Recanati, Cingoli, San Severino Marche, Tolentino, Fabriano, Matelica e Camerino. Dal 1828 è frazione del comune di Caldarola.
Bibliografia
- Lorenzo Di Biagi, Caldarola e le sue frazioni, Tolentino, 1983.
- aa.vv., La Provincia di Macerata Ambiente Cultura Società, Amm.ne Prov.le di Macerata, 1990.
- Barbara Alfei, Valentino Lampa, Loredana Camacci Menichelli; Coroncina. Varietà di olivo marchigiana fra natura e storia, Tolentino, tipografia Lineagrafica, maggio 1999.