Giuseppe Capograssi

giurista e filosofo italiano (1889-1956)

Giuseppe Capograssi (Sulmona, 15 marzo 1889 - Roma, 23 aprile 1956), filosofo del diritto.

Giuseppe Capograssi è nato a Sulmona da famiglia di antica e nobile origine (ivi trasferitasi nel 1319 a seguito del vescovo Andrea da un comune della provincia di Salerno). Fu un insigne studioso del diritto e non amando particolarmente la vita mondana si dedicò tutto alla speculazione filosofica ed all'insegnamento. Iniziò la sua carriera accademica insegnando a Macerata, dove venne nominato anche rettore, si trasferì dapprima a Padova e poi a Roma. Di particolare rilievo fu la sua nomina a giudice della Corte Costituzionale, avvenuta poco prima della sua morte. Da ricordare altresì che Capograssi fu tra i fondatori dell'Ugci (Unione giuristi cattolici italiani), di cui fu tra l'altro primo presidente. La sua filosofia viene denominata "dottrina dell'esperienza giuridica" ed è tutta tesa alla centralizzazione della volontà del soggetto agente che si imprime nell'azione stessa vera fonte di espressione giuridica e di vita. La filosofia dovrebbe quindi occuparsi della vita e dell'azione, avendo a centro della sua speculazione la Persona. Nel suo pensiero Capograssi si ricollega al Personalismo cattolico , il cui approfondimento si ebbe proprio nel novecento sulle orme di Sant'Agostino, Pascal, Rosmini, anche ad opera di pensatori francesi quali Maritain e Mounier. Di un certo rilievo letterario sono altresì i suoi "scritti a Giulia", pensieri ed attenzioni rivolte quotidianamente alla fidanzata Giulia Ravaglia, dal dicembre del1918 al 18 febbraio 1924, data del loro matrimonio.


Bibliografia principale

  • Saggio sullo Stato, 1918
  • Riflessioni sull'autorità e la sua crisi, 1921
  • Analisi dell'esperienza comune, 1930
  • Studi sull'esperienza giuridica, 1932
  • Introduzione alla vita etica, 1935
  • Il problema della scienza del diritto, 1937