Capo Giuseppe

condottiero nativo americano

Capo Giuseppe, nato Hinmaton Yalaktit (Oregon, 3 marzo 1840Stato di Washington, 21 settembre 1904), è stato un condottiero nativo americano della tribù dei Nasi Forati.

Capo Giuseppe

Il suo nome in lingua nimíipuu significa Tuono che rotola dalla montagna. È anche noto come Giuseppe il Giovane.

Biografia

Hinmaton Yalaktit era figlio di Tuekakas (1800-1871)[1] e fratello di Ollokot. Il padre si era convertito al cristianesimo (1838) ed era stato ribattezzato Joseph (Giuseppe).

Giuseppe il Vecchio aveva concluso con gli Stati Uniti un trattato che istituiva una riserva in Oregon e Idaho per le tribù dei Nasi Forati Cayuse, Walla Walla e Umatilla. In seguito, sotto la spinta dei cercatori d'oro (1860), Washington aveva però deciso di confinare ulteriormente i nativi in una molto più angusta riserva dell'Idaho. Giuseppe il Vecchio rifiutò di addivenire a questo secondo trattato (1863), e alla sua morte nel 1871 si trasferirono dunque al figlio (che ne assunse il nome cristiano) l'autorità sul popolo dei Nasi Forati e la gestione dei difficili rapporti con gli Stati Uniti.

Nel 1877 l'esercito ebbe l'ordine di attaccare i Nasi Forati per ridurli alla ragione. Il capo Giuseppe, convinto che la resistenza non avesse senso, condusse la sua gente, attraverso una marcia di 2000 chilometri, dai Monti Blu, nell'Oregon, fino alle montagne Bear Paw, nel Montana settentrionale, sotto la minaccia dei soldati che inseguivano. In due settimane, Capo Giuseppe sconfisse le truppe dei generali Howard, Gibbon e Sturgis pur disponendo di soli 300 guerrieri. Purtroppo la tribù non conosceva le linee di confine e, credendo di aver sconfinato in Canada, quando ancora erano negli Stati Uniti, pose l'accampamento. Il generale Miles ne approfittò ed attaccò, venendo però respinto. Alla fine optò per l'uso dell'artiglieria, riuscendo ad avere ragione di Capo Giuseppe ed i suoi guerrieri.

 
Un ritratto di Capo Giuseppe

Questo fu il suo ultimo discorso, prima di consegnare nelle mani dei bianchi il destino della sua tribù e il suo:

«Sono stanco di combattere, i nostri capi sono tutti caduti, Looking Glass è morto, Toolhulhulsote è morto. Tutti gli anziani sono morti. Ora i giovani diranno si o no. Quello che guidava i giovani è morto. È freddo e non abbiamo coperte. I bambini muoiono di freddo. Alcuni della mia gente sono fuggiti sulle montagne e sono senza coperte e senza cibo. Nessuno sa dove questi siano, forse stanno morendo di freddo. Vorrei aver tempo per cercare i miei bambini e vedere quanti ne posso ancora trovare. Forse li troverò fra i morti. Ascoltatemi, capi! Sono stanco, il mio cuore è malato e triste. A cominciare da dove ora è il sole, io non voglio più combattere.»

Ottenne che i suoi potessero tornare nelle riserve onde erano usciti. Tuttavia Giuseppe e i suoi più fedeli amici furono arrestati e portati nell'Oklahoma. Nel 1904 Capo Giuseppe morì nella Riserva Colville, sita nello stato di Washington.

Note

  1. ^ Biografia di Giuseppe il Vecchio
  2. ^ Enzo Striano, Gli Eroi dell'uomo, Antologia Epica per la scuola media, ed. Loffredo

Riferimenti