Utente:Interminatispazi/Sandbox3
Geografia fisica
La città si trova a 28 km dal Mar Adriatico, alla confluenza tra il fiume Tronto e il torrente Castellano, ed è circondata per tre lati da colline, tra cui vi è la montagna dell'Ascensione, il Colle San Marco e la montagna dei Fiori.
È collegata per via ferroviaria con San Benedetto del Tronto, per via stradale con Roma (attraverso la Via Salaria) e San Benedetto del Tronto (attraverso il raccordo autostradale), sulla costa adriatica, dove si trova il casello autostradale della A14.
Due parchi naturali la circondano, quello dei Monti Sibillini a nordovest e quello dei Monti della Laga a sud.
Fiumi e torrenti
Monti
- Colle San Marco,
- Monte Ascensione,
- Montagna dei Fiori,
Clima
Il clima della città di Ascoli è di tipo subappenninico, trovandosi a ridosso di importanti catene montuose. Gli inverni sono umidi e freschi,e quando le correnti balcaniche giungono fin sul medio Adriatico, in città si assiste a precipitazioni nevose ed un forte abbassamento della temperatura. Sono frequenti gelate notturne e anche il fenomeno della nebbia non è raro, soprattutto lungo la Vallata del Tronto. Le estati risultano calde e con precipitazioni poco frequenti per lo più dovute ad improvvissi e a volte violenti temporali pomeridiani. Nella conca ascolana nei giorni più caldi si possono raggiungere temperature di 37°-38°. La temperatura media del mese di gennaio si attesta sui 5°-6° mentre quella di luglio sui 24°-25°.
Storia
Le origini della città sono avvolte nel mistero ma è abbastanza sicuro che la zona fosse popolata già nell'epoca neo-eneolitica da popolazioni italiche. Secondo una tradizione italica citata nella letteratura antica (Strabone, Plinio, Festo) la città venne fondata da un gruppo di Sabini, che vennero guidati da un picchio, uccello sacro a Marte durante una delle loro migrazioni detta ver sacrum. I Sabini si sarebbero fusi con altre popolazioni autoctone dando origine ai Piceni, di cui Ascoli divenne il centro principale anche grazie alla sua posizione sulla Via Salaria, che collegava il Lazio con le saline della costa adriatica.
Nel 299 a.C. si alleò con i Romani contro gli Etruschi, Galli e Sanniti e nel 269 a.C. divenne Civitas Foederata a Roma.
Nel 91 a.C. si ribellò a Roma insieme ad altre genti italiche (i Marsi in particolare ed altre popolazioni del sud Italia) e dette vita alla Guerra Sociale. Nell'89 a.C., dopo un lungo assedio, il generale romano Gneo Pompeo Strabone conquistò la città, trucidando i capi della rivolta e mandando in esilio parte dei suoi abitanti. Nell'88 a.C. Ascoli fu iscritta alla Tribù Fabia, e solo nell'80 a.C. venne finalmente riconosciuta la cittadinanza romana a tutte le popolazioni italiche. Giulio Cesare nel 49 a.C. la designò capitale della regione dandole l'appellativo di Picenum. Ai tempi di Augusto, divenne la capitale della quinta regione italica, più tardi nel III secolo d.C. fu eretta a provincia autonoma con il nome di Picenum Suburcarium. Successivamente segue il destino, come altre città, con la caduta dell'impero romano.
Nell'alto medioevo subì la decadenza economica e le razzie dei barbari, tra cui quella dei Goti di Totila e dei Longobardi di Faroaldo (578).
Per due secoli fu sotto il dominio longobardo del Ducato di Spoleto, (593-789), finché non passò sotto il controllo dei Franchi scesi in Italia al seguito di Carlo Magno. In questi secoli si accentuò il potere dei vescovi (i cosiddetti vescovi-conti), tra cui Corrado II che con apposito diploma concede al feudatario vescovo Bernardo I nel 1037, il diritto di Zecca.
Nel periodo la città viene trascinata in più occasioni nella più vasta lotta per il predominio in Europa tra guelfi e ghibellini.
Nel 1183 si costituisce in libero comune, conoscendo però il saccheggio e la distruzione ad opera delle armate imperiali di Federico II. Le libertà municipali sono minate dalle lotte di fazione tra le famiglie più in vista, tra cui il Signore Andrea D'Acquaviva e più tardi Ladislao I - re di Napoli, Conte Carrara, che finiscono per aprire la strada a personaggi ambiziosi come Galeotto Malatesta (XIV secolo) che viene cacciato da una rivolta e in seguito a Francesco Sforza che instaura una crudele dittatura (XV secolo) che viene abbattuta nel 1482, anche se Ascoli è costretta a riconoscere la sovranità della Chiesa.
Non cessano i disordini interni tra opposte fazioni che conduce a decadi di ribellioni, massacri, razzie, alla crescita del banditismo e alla decadenza delle virtù civili.
Venne annessa alla prima Repubblica Romana e nel 1860 viene annessa al Regno d'Italia di cui seguirà d'ora in avanti tutte le vicende. Degne di nota sono le vicende della resistenza ascolana nel settembre 1943 contro l'occupazione tedesca, che sono valse alla città la Medaglia d'Oro al Valor Militare per attività partigiana (2001).
Una parte del territorio della provincia ascolana è stato per oltre un secolo rivendicato dalla vicina e rivale Fermo, la quale ha perso il capoluogo a seguito dell'Unità d'Italia. Nel 2004, però, la provincia di Fermo è stata di nuovo deliberata, ed istituita nel 2009.
Stemma comunale
Lo stemma della città di Ascoli si compone di una porta che mostra due fornici, ai lati dei quali si elevano due torri, di cui una è merlata alla ghibellina, congiunte da una galleria. Esistono tre teorie sull'origine e significato della rappresentazione:
- l'accostamento di questi elementi architettonici potrebbe riferirsi ad una delle porte che si aprivano nella cinta urbana medievale;
- la composizione raffigurerebbe l'antico cassero che sorgeva dove oggi sono presenti i resti della Fortezza Pia.
- il tema potrebbe costituire la sintesi della simbologia delle costruzioni più caratteristiche della città, quindi ponti, torri gentilizie e campanili.
La corona che spesso sormonta lo stemma sarebbe riferibile all’antica cinta muraria.
Onorificenze
Il 12 aprile 2001, la città di Ascoli Piceno è stata insignita della Medaglia d'Oro al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale[1].
— Ascoli Piceno, 12 settembre 1943 - 20 giugno 1944
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[2]

Secondo l'ultimo censimento la popolazione è di circa 52.000 abitanti, ma bisogna considerare la presenza di un numero consistente di persone abitanti all'interno del comune ma non residenti o difficilmente censibili, come i numerosissimi studenti fuori sede che alloggiano nella città.
Va poi considerato che l'elevato costo delle abitazioni ha spinto molti ascolani a trasferirsi in zone relativamente distanti dal centro cittadino, con alcune zone periferiche della città si trovano ormai a lambire i comuni limitrofi (come Castel di Lama, Folignano, Maltignano, Colli del Tronto, Castorano, Venarotta) che segnano aumenti significativi di popolazione e indici di vecchiaia molto più bassi.
Tutto questo induce ragionevolmente a ritenere che la città di Ascoli Piceno sia a tutti gli effetti molto più popolosa rispetto ai dati ufficiali.
Arte e cultura
Ascoli è città di torri... Si succedono molti stili, il romanico, il gotico, il rinascimentale, il barocco... con chiese dalle pareti di pietra, senza finestre; un travertino d'un grigio caldo, uniforme, senza intonaco... tutto ornato, lavorato, istoriato... e su ogni porta e finestra, vedi frutta, fogliami, cariatidi femminili, fiori, animali, stelle, o anche semplicemente proverbi e sentenze scolpite.»
Ascoli Piceno è una delle città più belle e monumentali d'Italia: il suo centro storico è interamente costruito in travertino (un tipo di marmo ricavato dalle cave vicine), e ha come fulcro la suggestiva Piazza del Popolo in stile rinascimentale. La piazza accoglie i monumenti più importanti della città come il Palazzo dei Capitani con accanto lo storico Caffè Meletti, la chiesa di San Francesco con l'edicola di Lazzaro Morelli, la loggia dei Mercanti e nelle sue immediate vicinanze il Teatro Ventidio Basso. Altro fulcro cittadino è il suggestivo spazio urbano di Piazza Arringo, la più antica piazza di Ascoli, dove si eleva la Cattedrale di Sant'Emidio che ha sul fianco destro la Porta della Musa e al di sotto della navata principale la Cripta dedicata anch'essa al patrono della città, il medievale Battistero San Giovanni, il Palazzo dell'Arengo, sede dell'importante Pinacoteca Civica ed il Palazzo Vescovile. Nelle immediate vicinanze si trova anche Palazzo Bonaparte e seguendo, dalla piazza, il percorso che risale verso il Colle dell'Annunziata la Chiesa di San Gregorio Magno. Non solo piazze, ma anche suggestive strade e vicoli di impronta schiettamente medievale caratterizzano il suggestivo centro storico di Ascoli Piceno come via Pretoriana, via di Solestà, via delle Stelle, via Soderini e Corso Mazzini, la principale arteria cittadina. Tra gli altri monumenti degni di nota sono da citare: la chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio, in Piazza Ventidio Basso, dalla bella facciata suddivisa in riquadri, poi il Ponte Romano (o ponte di Solestà), uno dei pochi, in Italia, visitabili anche al suo interno, presso l'omonima Porta Solestà, Porta Gemina, le vicine rovine del teatro romano e la Chiesa di San Tommaso Apostolo, Porta Tufilla, la Fortezza Pia e Forte Malatesta, la chiesa di Sant'Agostino, il Palazzetto Longobardo, la Torre degli Ercolani, una delle poche torri superstiti tra le decine che compaiono nelle cronache medioevali, in ricordo delle quali, come per San Gimignano, Ascoli ha il soprannome di città delle Cento Torri. Meritevoli di essere visti sono anche i templi dedicati al Santo Patrono quali: Sant'Emidio alle Grotte e Sant'Emidio Rosso. Nelle vicinanze della città, percorrendo la Salaria in direzione Roma, c'è anche il monumentale Albero del Piccioni e nella zona di Porta Cartara il complesso, restaurato di recente, della Cartiera Papale; poco distante da qui, la rocca di Castel Trosino, antichissimo insediamento longobardo a strapiombo sul torrente Castellano, in cui alla fine del XIX secolo venne rinvenuta uno delle più ricche necropoli d’Italia, i cui preziosi reperti sono ora sparsi in diversi musei in tutto il mondo. Suggestive e da menzionare sono infine le Grotte dell'Annunziata, ciclopica costruzione del periodo romano.
Personalità legate ad Ascoli Piceno
Personalità del passato:
- Pietro Alemanno
- Girolamo Bernerio
- Valentino Bompiani
- Antonio Bonfini
- Cecco d'Ascoli
- Giacomo della Marca
- Ferdinando Cicconi
- Carlo Crivelli
- Filippo de Angelis
- Cino Del Duca
- Sant'Emidio
- Dino Ferrari (pittore)
- Nicola Filotesio o Cola dell'Amatrice
- Giovanna Garzoni
- Famiglia Guiderocchi
- Osvaldo Licini
- Luigi Luciani
- Galeotto I Malatesta
- Francesco Antonio Marcucci
- Gianni Mazzocchi
- Marcello Morgante
- Augusto Mussini
- Papa Niccolò IV
- Antonio Orsini
- Fra Pacifico
- Gneo Pompeo Magno
- Gneo Pompeo Strabone
- Costantino Rozzi
- San Serafino da Montegranaro
- Papa Sisto V
- Luigi Stipa
- Fernando Tambroni
- Elisabetta Trebbiani
- Candido Augusto Vecchi
- Publio Ventidio Basso
Personalità contemporanee:
- Giovanni Allevi
- Massimo Cacciatori
- Marino Calvaresi
- Cecilia Capriotti
- Giuseppe Carillo
- Tonino Carino
- Paolo Caucci von Saucken
- Saturnino Celani
- Walter Cinciripini
- Emidio Clementi
- ElDoMino
- Giuseppe Iachini
- Massimo Lopez
- Neri Marcorè
- Carlo Mazzone
- Fabio Meridiani
- Silvano Montevecchi
- Emidio Morganti
- Tullio Pericoli
- Giuseppe Petrocchi
- Giuseppe Piccioni
- Rischio
- Lorenzo Scarafoni
- Gian Franco Svidercoschi
- Carlo Vittori
Cinematografia
I film più importanti girati in questa città:
- I delfini di Francesco "Citto" Maselli, in bianco e nero, uscito nel 1960, con Sergio Fantoni, Claudia Cardinale e Tomas Milian, ricco di splendidi scorci della città, tra cui Piazza del Popolo ed il Caffè Meletti;
- Alfredo, Alfredo di Pietro Germi uscito nel 1972 che vedeva come protagonisti Stefania Sandrelli e l'attore americano Dustin Hoffman, lei nel ruolo di una farmacista, lui nel ruolo di un impiegato di banca della Carisap. Le scene furono girate interamente in città, tranne alcune durante la fase finale del film;
- Il grande Blek, di Giuseppe Piccioni uscito nell'anno 1987.
- Il maestro degli errori, di Piero Maria Benfatti, finito di girare nel 2003, con Remo Girone e Tobias Moretti. Il film premiato al Festival del Cinema di Salerno nel 2005, è un kolossal storico che ricostruisce la vita di Francesco Stabili, meglio noto come Cecco d'Ascoli. Girato prevalentemente ad Ascoli con massiccio uso di comparse locali, il film uscì con successo all'estero (in particolare ottimi incassi nei cinema in Germania e ottimi ascolti in TV in Austria), ma non è mai uscito in Italia a causa di insolvenze finanziarie della produzione, che hanno costretto la magistratura al sequestro della pellicola.
Spot pubblicitari
Nel 1998, in una scena di uno spot pubblicitario per la Fiat, si notavano Fiat 500 girare intorno alla piazza con lo sfondo la chiesa di San Francesco.
Festivalbar
La città negli anni 90 è stata, grazie al patron Vittorio Salvetti prima, e al figlio Andrea dopo, tappa fissa del Festivalbar. Nella cornice di piazza del Popolo si sono svolte le edizioni del 1991, 1992, 1993, 1994, 1995, 1999. Nel 1995, causa lavori di restauro all'Arena di Verona, sede delle finalissime della manifestazione, la città di Ascoli ebbe l'onore di ospitare le due serate finali del Festivalbar presentate da Amadeus, Federica Panicucci e Laura Freddi.
Università
La città di Ascoli Piceno è sede amministrativa e didattica della facoltà di Architettura dell'UNICAM. La facoltà ascolana ha attivato le Lauree Triennali in Scienze dell'Architettura, Disegno Industriale e Ambientale, Pianificazione dell'ambiente e del territorio. Sono anche attive le Lauree Magistrali in Architettura e in Disegno Industriale. La Facoltà di Scienze e Tecnologie di Camerino ha invece attivato ad Ascoli i corsi di laurea triennale in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali (classe 41) e in Informatica (classe 26). I corsi hanno sede ad Ascoli e le lezioni quindi si svolgono con la presenza dei docenti. L'Università Politecnica delle Marche, Facoltà di Medicina e Chirurgia, ha attivato presso l'Ospedale Provinciale "Mazzoni" di Ascoli il corso di laurea triennale in Scienze Infermieristiche. Infine, l'Istituto Superiore di Scienze Religiose "Mater Gratiae", collegato alla Pontificia Università Lateranense, ha attivato il corso di laurea in Scienze Religiose.
Economia
Di recente industrializzazione, arricchitasi anche grazie alle sovvenzioni statali provenienti dalla Cassa del Mezzogiorno, Ascoli Piceno vanta una discreta zona industriale con la presenza di alcune importanti aziende italiane e multinazionali con stabilimenti produttivi attivi nella gomma, carta, prodotti farmaceutici, ma la maggior parte dell'economia ruota intorno a piccole e medie aziende a conduzione familiare e sulla fornitura di servizi professionali per i piccoli centri della Valle del Tronto e delle montagne circostanti.
Forze Armate
La città di Ascoli Piceno è sede dello storico 235° Reggimento Addestramento Volontari "Piceno". La caserma "Clementi" è l'unica in Italia dedicata alla formazione dei soli Volontari di truppa di sesso femminile. Nel 2001 in Piazza del Popolo vi è stato il primo giuramento nella storia della Repubblica italiana di donne soldato. Fino al 21 dicembre 2007 la città è stata anche sede del Comando Reclutamento e Forze di Completamento Esercito "Marche". Dal 1º gennaio 2008, nell'ambito della riorganizzazione degli Enti territoriali dell'Esercito, il nuovo Comando Militare Esercito "Marche" è stato trasferito ad Ancona.
Sedi consolari
Dal 2005 la città è sede del Consolato Onorario della Repubblica Slovacca per le regioni Marche, Abruzzo e Umbria.
Amministrazione comunale
Sport
Calcio
La città è sede dell'Ascoli Calcio 1898, di cui ospita le gare interne presso lo stadio "Cino e Lillo Del Duca". Prima società sportiva delle Marche (fondata nel 1898 con il nome di Società Sportiva Vigor), presente dalla stagione 1972-73 nelle massime categorie del calcio professionistico (Serie A e B). L'Ascoli, nel corso della sua storia più che centenaria, ha conseguito 2 promozioni dalla serie C alla Serie B e ben 5 dalla Serie B alla Serie A, conquistando anche una Mitropa Cup nel 1987 e una Supercoppa di Lega di serie C nel 2002.
Fiore all'occhiello della storia sportiva della società restano comunque le numerose stagioni disputate nelle massime categorie del calcio nazionale: ben 16 in serie A (migliore piazzamento il 5° posto ottenuto nel 1979/80) e 14 in Serie B, tutte nel periodo compreso tra il 1972/73 e il 2008/09.
Ciclismo
Ascoli Piceno è stata più volte arrivo di tappa del Giro d'Italia:
- 1988: 2^ tappa, vinta da Guido Bontempi.
- 2004 (19 maggio): 10^ tappa, vinta da Alessandro Petacchi.
Atletica Leggera
In Ascoli è presente la storica società ASA. Una società che vanta di aver avuto ben 6 olimpionici, quali Carlo Vittori, Armando de Vincentis, Antonio Brutti e Marco Marchei.
Automobilismo
Ascoli Piceno ospita ogni anno, nel tracciato Colle San Marco-Colle San Giacomo, la cronoscalata "Coppa Paolino Teodori" valevole per il "CIVM - Campionato Italiano Velocità Montagna". Il 25 luglio 2007 si è svolta la 46° edizione dell'evento, mentre la quarantasettesima è stata disputata il 15 giugno 2008 ed è stata riconosciuta anche la titolazione di Challenge FIA e Coppa Europa.
Calcio da tavolo - Subbuteo
In città dal 2004 opera anche il Subbuteo Club Ascoli, nato grazie alla passione di alcuni giocatori di Subbuteo che dopo anni sono tornati all'attività agonistica. Dopo tre stagioni di serie C, nel 2007 lo SCA ha conquistato la promozione in serie B nel circuito FISCT e nel 2008 quella in serie A. Dal 2007 la città ospita il Memorial Costantino Rozzi, torneo nazionale di calcio da tavolo.
Sport invernali
La provincia di Ascoli ha un territorio per buona parte montuoso e nei mesi invernali si può praticare lo sci sulla vicinissima stazione di San Giacomo Monte Piselli (Teramo), oppure sulle piste della stazione di Forca Canapine a cavallo tra i comuni Arquata del Tronto e di Norcia sui monti Sibillini.
Città gemellate
Onorificenze
Il 12 aprile 2001, la città di Ascoli Piceno è stata insignita della Medaglia d'Oro al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale[3].
— Ascoli Piceno, 12 settembre 1943 - 20 giugno 1944
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Palazzo dei Capitani in Piazza del Popolo
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Cartiera Papale
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Forte Malatesta
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Tempietto di Sant.Emidio alle Grotte
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Tempietto di Sant'Emidio Rosso
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Chiesa di San Vittore
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Chiesa di San Tommaso
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Chiostro di San Francesco
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Chiesa di San Gregorio Magno
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Porta Gemina
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Porta Solestà
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Palazzetto Longobardo
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Statua di Cecco d'Ascoli
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Ponte di Cecco
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Via delle Stelle
Note
- ^ Dal sito del Quirinale
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
- ^ Dal sito del Quirinale