Discussione:Sepp Kerschbaumer


Ultimo commento: 16 anni fa, lasciato da Mai-Sachme in merito all'argomento Sono abbastanza stufo

Sono abbastanza stufo

Ancora un inserimento di informazioni che ignorano le regole del tempo e dello spazio, e possiamo continuare qua. --Mai-Sachme (msg) 17:13, 27 giu 2009 (CEST)Rispondi

Che tu sia stufo non me ne può fregar di meno. Se vuoi proporre delle modifiche, discutiamone pure. Qui è il posto giusto. Ma non rimuovere più fonti e citazioni, e tanto meno minacciare inserimenti tra i vandalismi. Se ritieni che sia effettivamente un vandalismo, segnala pure. Vuol dire che si cambia sede di discussione. --Pigr8 ...libertà é partecipazione! 18:31, 27 giu 2009 (CEST)Rispondi
Non c'è una fonte per la tua versione che ignora la cronologia. Potresti spiegarmi esattamente dove questo sito attesta che Kerschbaumer era organizzatore di attentati sanguinosi? --Mai-Sachme (msg) 18:34, 27 giu 2009 (CEST)Rispondi
Ancora una volta per te: I primi attentati del BAS contro esseri umani si svolsero nel 1964. --Mai-Sachme (msg) 18:38, 27 giu 2009 (CEST)Rispondi
questo sito lo dice qui:
«Il lungo periodo di terrore che caratterizzò la storia politica dell’Alto Adige, per mano dei sedicenti separatisti sudtirolesi, ebbe inizio nella primavera del 1956, quando per iniziativa di un commerciante di Appiano, Sepp Kerschbaumer, prese il via un’intensa campagna propagandistica al fine di reclutare il maggior numero di persone che aderissero all’idea di una possibile riannessione del “Sudtirolo” all’Austria.

Il raggio di proselitismo vide protagonista ogni classe sociale di madrelingua tedesca: maestri giovani, artigiani, contadini.

Il gruppo assunse il nome di Befreiungsauschuss (Bas), che in italiano sta a significare appunto “fronte di liberazione del Sudtirolo”.

Alla propaganda fecero però ben presto seguito i fatti.

Il primo segnale venne lanciato il 20 settembre 1956, quando ad essere preso di mira fu dapprima un traliccio situato nelle campagne di Settequerce, a pochi chilometri dalla città di Bolzano; successivamente furono oggetto di attentati anche la città di Bressanone e la Val d’Ultimo.»

Se sei un dirigente di un gruppo, e quel gruppo fa attentati con morti, c'è una responsabilità diretta dei dirigenti, come stabilito anche da sentenze dello stato italiano. Certo, se la sia guarda dal lato dei terroristi, si vede tuttaltro. --Pigr8 ...libertà é partecipazione! 18:47, 27 giu 2009 (CEST)Rispondi
Calmo Pigr8 con le accuse di associazione al terrorismo! Mai-Sachme ha ragione: Kerschbaumer era quello nel BAS che aveva dato l'ordine di non ferire mai persone; dopo il suo arresto Klotz e Amplatz, liberati dal controllo di Kerschbaumer, iniziavano la campagna di attenti a persone con armi e bombe: il primo morto era il Carabiniere Vittorio Tiralongo che vene fucilato il 3. Settembre 1964 a Molina e in contromossa Amplatz fu ucciso il 7. Settembre 1964 da un agente dei servizi segreti italiani a Saltusio. Dopo di questo evento Klotz e i suoi sostenitore nazisti dall'Austria (Klier, Burger, et. al) comincerò la campagna di ammazzare il più gran numero possibile di membri dei servizi d'ordine (in totale morirò 15 Carabinieri, Soldati e Finanzieri + 2 civili e 4 terroristi). --Noclador (msg) 19:02, 27 giu 2009 (CEST)Rispondi
Grazie per la tua risposta. Non ci sono dubbi che Kerschbaumer è il fondatore di un gruppo di carattere terrorista. Però il BAS nella sua storia si è cambiato molto. Infatti, sotto la guida di Kerschbaumer il BAS attaccava esclusivamente opere edilizie. Kerschbaumer rifiutava attentati contro esseri umani, e per questo venne condannato anche "solo" per 15 anni. Dopo l'arresto dei dirigenti principali del BAS nel 1961/62 una nuova generazione più estrema iniziava a organizzare attentati anche contro carabinieri etc, però questi attentati non centrano niente con Kerschbaumer, che a quel tempo era in carcere e morì nel 1964.
Quindi la frase che Kerschbaumer era l'organizzatore di attentati che provocarono morti o feriti è sbagliata. --Mai-Sachme (msg) 19:04, 27 giu 2009 (CEST)Rispondi
Scusate, io non pretendo di avere ogni fonte possibile, soprattutto di argomenti molto specialistici. Noclador, mi porteresti un riscontro di quello che hai detto? Perchè non ho difficoltà ad accettare altre fonti. Quello che mi riesce difficile è accettare degli atteggiamenti come quello dell'utente qui sopra che, come argomento di conversazione, minaccia di segnalarmi tra i vandali. E su questo mi è difficile soprassedere. --Pigr8 ...libertà é partecipazione! 19:20, 27 giu 2009 (CEST)Rispondi
Beh... la prima cosa che mi hai detto è che faccio interventi di tipo censorio e adesso ti senti offeso. Una fonte per le nostre dichiarizioni (ma in lingua tedesca): Rolf Steininger, Südtirol - Vom Ersten Weltkrieg bis zur Gegenwart, StudienVerlag 2003, pagina 82:
Die Geschichte dieser Attentate lässt sich grob in zwei Phasen einteilen. Die erste Phase geht bis etwa 1961; hier galt der Grundsatz keine Menschenleben zu gefährden.
La storia di questi attentati può essere divisa in due fasi: La prima fase durava fino circa 1961; qui valeva il principio di non mettere in pericolo vite umane.
--Mai-Sachme (msg) 19:28, 27 giu 2009 (CEST)Rispondi
Gli interventi di tipo censorio consistevano, e lo ritengo ancora, nel rimuovere frasi scomode; per quelle inesatte, è il dovere di ognuno di noi. Per esempio, tu ne hai rimossa una che è presa paro paro dal Corriere della Sera, sul rinfocolarsi delle polemiche per la rinominazione della strada. No? --Pigr8 ...libertà é partecipazione! 19:54, 27 giu 2009 (CEST)Rispondi
O sono cieco o non vedo dove l'articolo del Corriere parla di filo-terroristi e società civile... Come se tutti che sopportano una rinominazione sarebbero filo-terroristi e non farebbero più parte della società civile. C'erano polemiche, però si può menzionarle in un modo più addatto per un'enciclopedia. --Mai-Sachme (msg) 20:06, 27 giu 2009 (CEST)Rispondi

Errori

Ho trovato dei errori gravissimi!!!

Seguirono altri attentati: il 27 agosto 1964 vengono feriti quattro militari; il 3 settembre a Brunico (BZ) viene colpita una caserma dei carabinieri, e muore un militare. Il 4 settembre 1964 spararono e uccisero con un fucile dall’esterno della caserma di Selva dei Molini il carabiniere Vittorio Tiralongo, il 27 agosto 1965 spararono con dei mitra, colpendo all'interno della caserma dei carabinieri di Sesto, i carabinieri Palmerio Ariù e Luigi De Gennaro.

Correzione:

"Seguirono altri attentati: il 3 settembre 1964 a Selva dei Molini viene colpita una caserma dei carabinieri e muore il carabiniere Vittorio Tiralongo. Sei giorni dopo un sottufficiale e quattro militi furono feriti gravemente sulla strada Rasun-Anterselva. Solo ventiquattr'ore più tardi la stessa sorte toccò a un altro milite. Il 26 agosto 1965 venero ucciso all'interno della caserma dei carabinieri di Sesto Pusteria i carabinieri Palmerio Ariù e Luigi De Gennaro."

Il 24 maggio 1966, dopo che il giorno prima era stato fatto saltare con della dinamite il rifugio Passo di Vizze presso l'omonimo passo, muore dilaniato da una mina il finanziere Bruno Bolognesi.

Correzione:

Il 24 maggio 1966 muore il finanziere Bruno Bolognesi dilaniato da una mina che era attaccato alla porta del rifugio sul Passo di Vizze.
--Noclador (msg) 19:53, 27 giu 2009 (CEST)Rispondi
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