HMAS Melbourne (R21) fu una portaerei della Royal Australian Navy, appartenente alla classe Majestic. Operativa dal 1955, fino al 1982, fu la terza e ultima portaerei convenzionele a servire nella marina australiana[1]. La Melbourne fu l'unica nave appartenente al Commonwealth delle nazioni ad affondare due navi amiche in tempo di pace[2].

Note

  1. ^ def
  2. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Bastock313


Categorie

Categoria:Unità della Royal Navy

Categoria:Cacciatorpediniere della Royal Navy
Categoria:Classe County (cacciatorpediniere)
Categoria:Classe Type 42
Categoria:Fregate della Royal Navy
Categoria:Classe Type 21 (fregata)
Categoria:Classe Type 22 (fregata)
Categoria:Incrociatori della Royal Navy
Categoria:Classe County (incrociatore)
Categoria:Classe Dido (incrociatore)
Categoria:Classe Emerald (incrociatore)
Categoria:Classe Hawkins
Categoria:Classe Town (incrociatore 1936)
Categoria:Classi di incrociatori della Royal Navy
Categoria:Navi da battaglia della Royal Navy
Categoria:Classi di navi da battaglia della Royal Navy
Categoria:Portaerei della Royal Navy
Categoria:Classi di portaerei della Royal Navy
Categoria:Classe Audacious (portaerei)
Categoria:Classe Glorious (portaerei)
Categoria:Classe Illustrious (portaerei)
Categoria:Vascelli della Royal Navy
Categoria:Sottomarini della Royal Navy
Categoria:Classi di sottomarini della Royal Navy
Categoria:Classe Vanguard (sottomarino)
Categoria:Classe U (sommergibile)

vecchia versione

  Lo stesso argomento in dettaglio: Guerra delle Falkland.
 
Una carta delle isole Falkland con i punti notevoli

Il 2 aprile del 1982 l'Argentina invadeva le Isole Falkland, colonia inglese dal 1833, e le annetteva al proprio territorio. L'Inghilterra allestì una forza aeronavale e anfibia allo scopo di riprendere il controllo dell'arcipelago.

In quel momento la Cardiff si trovava in missione nel Golfo Persico. Il 23 aprile l'unità ricevette l'ordine di unirsi al corpo di spedizione e fece rotta verso Gibilterra attraverso il Canale di Suez.[1]

L'11 maggio 1982 la Cardiff, al comando del capitano Mike Harris, ex sommergibilista[2], lasciava Gibilterra e tre giorni dopo si univa al Bristol Group che puntava sulle Falkland, seguendo la gemella Exeter partita da Belize e la più grossa Bristol, l'unica Type 82 costruita[3].

Poiché anche la flotta argentina disponeva di unità Type 42, alla Cardiff e alle sue unità gemelle inglesi impegnate nell'operazione furono dipinte sulle fiancate due bande verticali, in maniera che i sottomarini della Royal Navy potessero distinguerle più facilmente rispetto alle unità nemiche.[4]

Il 22 maggio le navi inglesi rilevarono la presenza di un velivolo argentino, un Boeing 707 adibito a compiti di ricognizione, che tallonava il Bristol Group mantenendosi al di fuori del raggio d'azione dei sistemi antiaerei. La Cardiff arretrò rispetto alle altre navi allo scopo di ridurre la distanza tra sè e il ricognitore, quindi lanciò una coppia di missili Sea Dart contro l'aereo. Entrambi gli ordigni mancarono il bersaglio. [5]

Il 25 maggio, giorno dell'affondamento dell'altra unità gemella Coventry e del mercantile Atlantic Conveyor, la Cardiff si univa alla squadra[6]. Mentre l'Exeter era posizionata di picchetto radar al posto della Coventry, la Cardiff dall'1 al 4 giugno effettuava alcune missioni notturne con le fregate Active ed Ambuscade per bombardare le postazioni argentine[7]. Il 6 giugno fu inviata insieme alla fregata Yarmouth a bombardare Port Stanley. Alle 04:00 del mattino il suo radar Type 992 rilevava un contatto aereo che si muoveva lentamente sulla East Falkland. Il bersaglio volava al di fuori della zona di sicurezza costituita attorno all'area di sbarco e non era stata notificata la presenza di mezzi aerei inglesi per cui fu considerato ostile e ingaggiato dalla Cardiff che lo colpì con un missile Sea Dart. Quello stesso giorno un elicottero elicottero Gazelle della task force inglese fu considerato disperso. Il sospetto che si trattasse del bersaglio ingaggiato dalla Cardiff, escluso da una prima indagine dopo la fine delle ostilità, fu confermato da una seconda inchiesta che accertò che il Gazelle era stato distrutto proprio da un missile Sea Dart. Tuttavia gli addetti alla centrale operativo di combattimento della Cardiff avevano applicato correttamente le regole di ingaggio in vigore. [8] Più tardi, il radar intercettò altri piccoli bersagli, questa volta sul mare, e fu usato il proiettore per identificarli: si trattava di quattro mezzi da sbarco LCU inglesi appartenenti alla HMS Intrepid, con un contingente di 560 uomini delle Welsh Guards (inquadrate nella 5a Commando Brigade) diretti verso Bluff Cove dove dovevano effettuare uno sbarco; le piccole unità, a causa del mare molto agitato, erano in ritardo sulla tabella di marcia nel loro viaggio di 130 miglia lungo la costa, e la Intrepid, la cui sala operativa era impegnata a tracciare eventuali attività aeree argentine, ed essendo i canali radio affollati a questo scopo, non avvisò le unità del Gruppo da Battaglia nell'area del ritardo degli LCU sulla tabella di marcia[9].

 
La HMS Cardiff ancorata dietro la piccola HMS Tiger Bay alle isole Falkland durante la guerra. Riconoscibile la zona del ponte di comando con sopra i radar di scoperta e tiro.

Il 13 giugno alcuni contatti vennero rilevati sulla costa sud delle isole, quasi tutti diretti a nord; uno di essi si diresse invece attraverso la terraferma verso la parte nord di Port Stanley, ma fu agganciato dal radar di puntamento ed abbattuto da un missile Sea Dart; con la conferma dell'abbattimento arrivò l'identificazione del bersaglio, un bombardiere Canberra, che risultò l'ultimo mezzo aereo abbattuto durante la campagna[10]. Alle 14:05 di quel giorno, infatti, il generale Menendez firmava la resa delle forze argentine sulle isole.

  1. ^ HMS Cardiff Deployment Diary, su hmscardiff.co.uk. URL consultato il 19-05-2009.
  2. ^ One Hundred Days, woodward... the Type 42 HMS Cardiff, comanded by annother yet submariner Captain Mike Harris.
  3. ^ One Hundred Days, woodward
  4. ^ David Hart-Dyke, Chapter 2, in Four Weeks in May, Great Britain, Atlantic Books, 2008, p. 31, ISBN 9781843545910.
  5. ^ Navy News - The Falklands Conflict - 22 May 1982, su navynews.co.uk, Navy News, July 1982. URL consultato il 22-05-2009.
  6. ^ One Hundred Days, woodward
  7. ^ One Hundred Days, woodward
  8. ^ One Hundred Days, woodward
  9. ^ Le forze navali inglesi erano infatti divise in tre gruppi: il Gruppo da battaglia (Battle Group), con le portaerei e le unità di scorta, il gruppo da sbarco con gli anfibi (COMAW- Command for Amphibious Warfare), e il gruppo logistico (TRALA), il primo comandato dall'ammiraglio Woodward, e gli altri due dai commodori Clapp e Dunlop
  10. ^ One Hundred Days, woodward