Music Farm Compilation

album di AA.VV. del 2004

Music Farm Compilation è la compilation realizzata in occasione della prima delle tre edizioni del reality show Music Farm, realizzato in collaborazione con Magnolia s.r.l., su licenza Granada Media Group, in onda su Rai Due, nel 2004. L'album, pubblicato dalla piccola etichetta NAR International, su licenza Rai – RaiTrade, e distribuito dalla Edel, con numero di catalogo NAR 14104-2, raccoglie una selezione di 23 brani, tra i moltissimi interpretati, tra prove in studio ed esibizioni live in diretta, da 10 degli 11 concorrenti in totale che hanno preso parte, quell'anno, alla gara canora, nell'àmbito del citato programma della Rai.

Music Farm Compilation
raccolta discografica
ArtistaAA.VV., (Concorrenti di Music Farm 2004)
Pubblicazione2004
Durata61 min : 07 s
Dischi1
Tracce23
GenereVari
Pop
EtichettaNAR International/Edel
ProduttorePinuccio Pirazzoli
Magnolia s.r.l.
ArrangiamentiPinuccio Pirazzoli
RegistrazioneRoma, «House Studio Recording» (mastering)
Notela compilation comprende 23 brani, variamente interpretati dai 10 concorrenti originari della prima edizione del reality show di Rai Due, Music Farm, artisti italiani molto conosciuti negli anni ottanta e novanta, che hanno subìto, relativamente di recente, un forte calo di popolarità e che, all’epoca della trasmissione, eran tutti, senza eccezioni, privi di contratto discografico;

i 10 concorrenti sono rappresentati da una sola band (i Ricchi e Poveri, per l’esattezza un trio, composto da Angela Brambati, Franco Gatti e Angelo Sotgiu) e da 9 cantanti solisti, di cui 5 donne (Silvia Salemi, Francesca Alotta, Loredana Berté, Fiordaliso e Annalisa Minetti) e 4 uomini (il vincitore Riccardo Fogli, Marco Armani, Gianni Fiorellino e Giovanni Scialpi);[1]

la compilation contiene, tra gli altri, il brano Sarà perché ti amo, primo grande successo internazionale dei Ricchi e Poveri (presentato al Festival di Sanremo del 1981, pubblicato su 45 giri, e incluso nel primo album della band come trio, E penso a te); estratto anche come CD singolo indipendente, creditato a «Loredana Berté versus Ricchi e Poveri», con il nuovo titolo Sarà perché ti amo (Chissenefrega), il pezzo ha nuovamente riscosso un grandissimo successo.

In origine, i singoli partecipanti, distribuiti tra 10 artisti solisti e 1 solo gruppo, erano in tutto 13, ma il trio dei Ricchi e Poveri, formato da Angela Brambati, Franco Gatti e Angelo Sotgiu, conta ovviamente come un unico concorrente. Inoltre, ai 10 concorrenti (o 13 individui) iniziali si è aggiunto un ulteriore membro; in realtà, però, avendo sostituito un concorrente ritiratosi spontaneamente, il numero dei partecipanti effettivi alla competizione resta quindi fermo a 10 (o 13, presi singolarmente), e comunque, la riserva entrata durante il percorso non figura nella compilation in questione, a causa dei velocissimi tempi discografici, addirittura spietati quando riguardano il packaging di dischi legati a programmi televisivi (l'esempio più illustre è il Festival di Sanremo, le cui raccolte presentano spesso canzoni annunciate, ma poi di fatto non più eseguite sul palco dell'Ariston, per i motivi più svariati).

L'artista mancante nella compilation è appunto l'ultimo entrato nella trasmissione, Ivan Cattaneo (che, come detto, porta a 11 il totale dei concorrenti passati per la trasmissione nel 2004, facendo salire a 14 la somma dei partecipanti indidividuali di quella prima edizione), chiamato a sostituire Scialpi, auto-eliminatosi a gioco iniziato, dopo aver comunque vinto un'ultima sfida, che lo vedeva opposto al giovane Gianni Fiorellino, il quale, a sua volta, aveva trionfato nel precedente scontro con Silvia Salemi, la prima vera eliminata del programma. Come accennato, l'eccentrico Ivan non compare nella raccolta (pur essendosi classificato al 2° posto, dopo aver perso la finale con Riccardo Fogli, il vincitore del programma), perché questa è stata incisa prima del suo ingresso nella gara, utilizzando spezzoni di prove e le migliori performance live, tratte dalle puntate iniziali del reality.

I dieci artisti che invece vi figurano sono rappresentati da (minimo) due o (massimo) tre canzoni a testa, compresi i duetti realizzati tra i vari concorrenti che, mettendo da parte le tradizionali rivalità artistiche, tipiche dell'ambiente musicale (italiano in particolare), hanno dato vita a delle esecuzioni che hanno riscosso un gran successo di pubblico e di critica (infiammando, a tratti, lo studio, in cui erano presenti alcuni opinionisti, oltre all'apposita giuria, che affiancava il televoto, poi scomparso nelle edizioni successive).

Nonostante la vittoria sia andata ad un Riccardo Fogli impeccabile, forse un po' troppo freddo, ma forte del repertorio più di spessore tra i presenti, che ha intelligentemente pescato nella riserva sempreverde della sua ex band, i Pooh, tra le esibizioni da ricordare, soprattutto le tre presenti nella compilation, spiccano quelle dei Ricchi e Poveri.

Lo storico gruppo di Sarà perché ti amo ha infatti stupito tutti, ripetutamente, prima con un'interpretazione tra le più tipiche del loro stile squisitamente vocale, in Poster di Claudio Baglioni, poi con un'innovativa versione di Salirò del giovane cantautore Daniele Silvestri, lodata e cantata (quasi quanto un successo estivo da juke box) da tutti i concorrenti, e infine vincendo, a sorpresa, la sfida contro un'agguerrita Loredana Berté.

Quanto a quest'ultima, personaggio dal carisma innegabile, pur manifestando una straordinaria sensibilità nei confronti dei compagni di viaggio, animando le serate all'insegna della fame arretrata, con divertenti incursioni nelle spoglie cucine (lo show si svolgeva in una beauty farm, dove il cibo non era certamente una priorità), e pur mostrando, al momento più giusto e in quello meno opportuno, una lingua sempre affilata e tagliente, nulla ha potuto Loredana contro la propria altrettanto innegabile instabilità vocale, sempre in agguato, pronta a colpire nei momenti meno attesi (ed opportuni, come nella sfida con il trio).

La partenza della cantante calabrese era stata, infatti, quasi perfetta, con un'interpretazione superba di Con le mani di Zucchero Fornaciari, non inclusa qui, che, in apertura assoluta di programma, sembrava aver già decretato la vincitrice. Alla fine, invece, l'inaffidabilità delle sue corde vocali ha dovuto soccombere di fronte agli acuti e alla verve inalterabili della mitica brunetta, sorretta dai due compagni, di avventura e di voce, anche loro in splendida forma - almeno quella vocale...

Perché, infatti, se il bel biondo Angelo si mantiene sia bello che biondo, con qualche ombra di grigio che si fa spazio sulla chioma della sua maturità anagrafica, a cui corrisponde, però, anche un'eccellente maturità timbrica, che ha un po' attenuato le note forse un po' troppo alte, e talvolta più algide del dovuto, di quando portava ancòra il caschetto alla Nino D'Angelo, le esilaranti strisce quotidiane del daytime (con le imitazioni a luce rosso-tenue di una scatenata Fiordaliso) si dimostrano invece senza pietà nei confronti degli "addominali sblusati" del baffo, per fortuna completamente oscurati dal calore vibrante del suo basso, che, al contrario, sembra aver acquistato maggiore agilità e leggerezza di quando cantava i cori di Made in Italy (chi non ricorda quei roboanti "oh cherie cherie"?), costituendo un impeccabile contrappunto agli acuti sempre ineccepibili della Brambati, la cui voce, invece, pare avere ancòra lo smalto lucido dei vent'anni, quando urlava l'assolo della sfortunata Un diadema di ciliegie, uno dei Sanremo meno riusciti, al livello di classifica - basta ascoltarla qui in Salirò o in Poster, e persino quando, scanzonata, fa il verso alla Berté, con i ripetuti "chissenefrega".

Dopo la sconfitta, Loredana si è dimostrata altamente professionale e soprendentemente umana, apprezzando i colleghi a tal punto da voler incidere, insieme a loro, una nuova versione della storica Sarà perché ti amo del 1981, per l'occasione ribattezzata proprio Chissenefrega, un sottotitolo irriverente, che ha finito col diventare il tormentone dei 10 piccoli indiani (+ 1...) e dell'intero programma. Di Sarà perché ti amo (Chissenefrega) è uscito anche un CD singolo, creditato a «Loredana Berté versus Ricchi e Poveri», che ha dato nuovo lustro al pezzo, riportandolo in classifica dopo quasi 25 anni dalla sua prima uscita. Nella scaletta della compilation, il "duetto" (anche se cantano in quattro...) rappresenta la terza traccia, strategicamente posta dopo un diverso tipo di classico, C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones, giustamente intepretato dal vincitore Riccardo Fogli, che segue, a sua volta, ancòra la Berté, a cui spetta l'onore di aprire la raccolta, con un altro tipo ancora di cantautorato, quello irriverente del compianto Rino Gaetano, con Ma il cielo è sempre più blu.

Fogli si fa notare anche nel pezzo di Renato Zero, I migliori anni della nostra vita, quasi verso la fine dell'album (traccia #18), e peraltro l'unico altro suo brano che è finito nella raccolta (ma per il vincitore, il premio consisteva nella possibilità di registrare un intero disco). Tra gli altri, partecipanti, una menzione va sicuramente ad Annalisa Minetti, grande voce (vinse anche un Festival di Sanremo, a metà degli anni novanta, cimentandosi poco dopo con una cover in italiano di Hero, successo nientepopodimeno che della voce per eccellenza, Mariah Carey, per poi scomparire nel nulla), presente con un'emozionata Certe notti di Ligabue, ma soprattutto, presa sotto l'ala protettiva di Loredana, con Piccolo uomo di Mia Martini, che la scatenata sorella quasi la obbliga a cantare ("Lei ha una voce pazzesca!", prorompe Loredana riferendosi ad Annalisa, quando le chiedono se avrebbe voluto cantarla lei o se, di fatto, pensa spesso di reinterpretare i pezzi di Mia - "Non m'azzardo più di tanto", butta lì, quasi casualmente).

Un'ultima nota va senza dubbio a un'altra grande voce, la piacentina Fiordaliso, sparita nel nulla all'inizio degli anni novanta, dopo una decade patinata da leoni, con brani che hanno fatto ballare o commuovere tutti, a seconda dei casi (Non voglio mica la luna, Li-bel-lu-là, Il mio angelo, Oramai), e riaffacciatasi, proprio nel periodo precedente il reality, al Festival di Sanremo, dopo più di dieci anni di assenza, che si scatena, nella raccolta, in Dimmi come di Alexia e Anche per te, che non sono neanche tra i suoi brani più riusciti all'interno del programma, dotata com'è di una voce potente e graffiante, sicura di sé, che dà quindi il meglio nelle esecuzioni dal vivo, lasciando un segno visibile, o meglio, un'eco udibile, che risuona ancòra, dentro le orecchie, per parecchi minuti dopo la fine del brano (celebre il suo "Vincerò" pavarottiano nella trasmissione Piazza Grande che co-condurrà per due anni, proprio successivamente al ritorno a Sanremo e grazie alla ulteriore visibilità acquistata con Music Farm).

Per il resto, gli altri interpreti, più che gli altri brani, quasi tutti eccellenti, sembrano un po' sotto tono. Silvia Salemi non riesce a far decollare le troppo impegnative Quello che le donne non dicono, portata al successo da Fiorella Mannoia, e La donna cannone, il classico di Francesco De Gregori, per non parlare poi di Gianni Fiorellino (che la solita impulsiva Berté prima quasi prende a calci - "Ma chi è questo? Io non lo conosco e non ce lo voglio!" - e poi se ne innamora, quasi diventando balbuziente per lo shock dopo l'eliminazione del giovane - "Ridateci Fiorellino!"), che non si avvicina neanche da lontano al pathos che c'era nell'originale Cambiare del compianto Alex Baroni, speculando anche un po' troppo sulla scelta della canzone, considerando che sceglierà anche Di sole e d'azzurro dell'ex compagna Giorgia (quanto alla sua, di compagna, fin troppo presente in studio, con commenti fuori luogo, non aiuta di certo), mentre gli altri duetti risultano offuscati dalla scoppiettante performance Berté-Ricchi & Poveri.

Interessante, forse, soltanto Un nuovo bacio di Francesca Alotta e Marco Armani, più che per l'esecuzione in sé, per la scelta del tema, visto che la Alotta era la corista di Armani, da giovane, e ne era anche innamorata, e lo confessa al pubblico, in presenza della moglie di Marco, senza ottenere grandi riscontri, anzi, verrà eliminata proprio da lui, nella sfida. Tra l'altro, la scelta della cantante di Non amarmi con Aleandro Baldi non è delle più felici, priva della voce maschile, indispensabile al dialogo su cui è basato il testo, così come non risultano azzeccate le sue stesse cover in inglese, di cui vengono proposte, nella raccolta, addirittura Light my fire dei Doors (forse Re-light my fire, portata al successo dai Take That avrebbe provocato qualcosina di più) e Imagine di John Lennon (con una pronuncia un po' forzata).

Nel complesso, una compilation spaccata, con grandi performance da un lato e il vuoto dall'altro. E nel mezzo, forse ha ragione Scialpi, con la traccia #13, L'isola che non c'è. Peccato per l'assenza di Ivan Cattaneo, che forse avrebbe potuto dare una scossa vitale al tutto, sostituendone i momenti più scialbi.

Tracce

  1. Ma il cielo è sempre più blu (Rino Gaetano) - 3:16 – Loredana Berté
  2. C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones (F. Migliacci/Lusini) - 2:57 – Riccardo Fogli
  3. Sarà perché ti amo (Farina/Pace/Ghinazzi) - 2:09 – Loredana Berté & Ricchi e Poveri
  4. Quello che le donne non dicono (Enrico Ruggeri/Luigi Schiavone) - 2:26 – Silvia Salemi
  5. Certe notti (Luciano Ligabue) - 2:58 – Annalisa Minetti
  6. Un nuovo bacio (L. D’Alessio/V. D’Agostino) - 2:54 – Francesca Alotta & Marco Armani
  7. Cambiare (Baroni/M. Calabrese/Rinalduzzi/D’Angelo) - 2:42 – Gianni Fiorellino
  8. Piccolo uomo (Baldan Bembo/La Bionda/Lauzi/Ricchi) - 2:57 – Annalisa Minetti
  9. Dimmi come (Aquilani/Marcolini) - 2:40 – Fiordaliso
  10. Alta marea (Finn Neil Moonlane/Antonello Venditti) - 2:42 – Marco Armani
  11. Si può dare di più (Giancarlo Bigazzi/Umberto Tozzi/Raf) - 2:16 – Scialpi & Gianni Fiorellino
  12. Poster (Claudio Baglioni) - 4:07 – Ricchi e Poveri
  13. L'isola che non c'è (Edoardo Bennato) - 2:20 – Scialpi
  14. Grazie perché (Sager/Bardotti/Giacomelli) - 2:37 – Silvia Salemi & Gianni Fiorellino
  15. Diamante (Zucchero Fornaciari/Francesco De Gregori) - 2:54 – Loredana Berté
  16. Salirò (Daniele Silvestri) - 2:08 – Ricchi e Poveri
  17. La donna cannone (Francesco De Gregori) - 2:08 – Silvia Salemi
  18. I migliori anni della nostra vita (M. Fabrizio/G. Morra) - 2:40 – Riccardo Fogli
  19. Se io se lei (Biagio Antonacci) - 2:29 – Marco Armani
  20. Imagine (John Lennon) - 3:01 – Francesca Alotta
  21. Anche per te (Mogol/Battisti) - 2:24 – Fiordaliso
  22. Di sole e d’azzurro (Zucchero Fornaciari/Vergnaghi/Maggese) - 2:28 – Gianni Fiorellino
  23. Light my fire (The Doors) - 1:54 – Francesca Alotta

Credits

Musicisti

Compilation e programma TV

Edizioni musicali ed etichette

Dettagli pubblicazione

Paese Data Etichetta Formato N° Catalogo Codice barra HH S
Italia 2004 NAR International/Edel CD NAR 14104-2 8 044291 410423 28499581 00008868

Note

  1. ^ In realtà, alla prima edizione di Music Farm hanno preso parte non 10, bensì 11 concorrenti in totale. Mentre i Ricchi e Poveri sono riusciti ad arrivare fino alla fase finale a 4, piazzandosi poi sul gradino più basso del podio, e le 5 cantanti soliste sono state eliminate, una dopo l’altra, nello stesso ordine in cui sono qui citate (con la Minetti unica finalista donna, arrivata poi quarta, dietro al trio), per quanto riguarda invece gli uomini, elencati secondo lo stesso criterio, l’ultimo qui menzionato (maggiormente noto soltanto come Scialpi), ad un certo punto della gara, si è auto-eliminato, ed è stato sostituito da Ivan Cattaneo. Cattaneo, però, pur classificatosi secondo in assoluto nella classifica finale, dopo l’ultima decisiva sfida (perduta contro Riccardo Fogli, trionfatore del programma), essendo entrato a gara già ampiamente iniziata, è stato l’unico a non aver fatto in tempo a collaborare alla realizzazione della compilation, nella quale, infatti, non sono presenti né pezzi da lui interpretati né sue immagini (neanche nella foto di gruppo in copertina).

Andamento nella classifica degli album italiana

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