Conte
Conte è un titolo nobiliare, diffuso in Europa, superiore al titolo di visconte ed inferiore a quello di marchese.
Conte | |
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La corona comitale è formata da un cerchio d'oro tempestato di pietre preziose, con 16 perle (nella blasonatura visibili soltando 9 perle); troviamo anche altre corone comitali dette tollerate cioè con le perle disposte in modo diverso.
Come spiegato nell'inserto a lato, il titolo deriva dal latino comes, comitis - pl. comites, letteralmente «compagno». Nell'antica Roma era un nome ufficiale usato dagli accompagnatori di alcuni magistrati.
Dal III secolo in poi fu sempre più spesso usato per i funzionari imperiali. Nel IV secolo c'erano, ad esempio, un «conte della costa sassone» (comes litoris saxonici) che era il comandante militare addetto alla difesa contro i pirati sassoni, un «conte dell'Africa» (comes africae) e poi «un conte delle sacre elargizioni» (comes sacrarum largitionum), che era un ministro con varie mansioni finanziarie e di controllo. Nel IV secolo e nel V secolo i comes erano praticamente i comandanti generali di divisione, avendo a disposizione le truppe stanziate nelle diocesi dette appunto comitatensis.
Comes (pl. comites) indicava inizialmente solo chi accompagna un altro (da “cum-eo”, cioè: “vado con”). Da questa radice latina deriva non solo la parola italiana “conte”, ma anche altre, fra cui “comizio”. Secondo il Glossarium mediae et infimae latinitatis del Du Cange (cfr. II, pp. 422-430), che a sua volta cita il Tillemont, negli ultimi tempi dell'impero di Augusto l'imperatore chiamò a palazzo come consiglieri, funzionari o ministri alcuni senatori. Dato che l'istituzione dell'impero non si era ancora consolidata e occorreva rispettare la suprema dignità del senato, li chiamò semplicemente Caesaris comites, cioè: “compagni dell'imperatore”.
Questa terminologia restò anche nei secoli successivi per i funzionari imperiali: il ministro delle finanze, ad esempio, era detto comes sacrarum et privatarum elargitionum. Anche i consoli erano talvolta detti comites, non tanto perché erano in due, quanto perché in età imperiale erano anch'essi un'autorità subordinata all'imperatore.
Quando poi i funzionari imperiali erano inviati a reggere una provincia era detti comites di quella provincia per indicare che la governavano con l'autorità implicita nella funzione di “compagni dell'imperatore”. Il titolo feudale “conte” ha origine proprio da questa trasformazione, che, legando il titolo di comes al territorio, ne fece dimenticare il significato originario.
Nel Medioevo erano insigniti del titolo quanti avevano seguito l'imperatore nelle sue battaglie e si erano distinti per qualche merito.
La parola nasce legata all'imperatore Carlo Magno: in mancanza di denaro, dava loro il compito di occuparsi dell’amministrazione di un distretto territoriale chiamato comitatus (contea) in cambio della fedeltà.
Nel Medioevo, il conte rientrava nel ruolo di principe.
Alcune famiglie reali, preferirono il titolo di conte come titolo di sovrano che quello di re.
Vi erano anche i comites palatini, «conti di palazzo», detti poi paladini, che prestavano servizio alla corte e alle dirette dipendenze del sovrano.
Titoli comitali in varie lingue europee
Di seguito è presentato un elenco dell'equivalente del titolo nelle principali lingue eruropee.[1] La forma maschile è seguita da quella femminile e, quando esistente dalla definizione della circoscrizione territoriale.
Derivazioni etimologiche dal latino comes
Lingua | Titolo maschile | Titolo femminile / acquisito in matrimonio dal marito | territorio |
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Inglese | Earl conferito da un monarca britannico / Count si applica a tutte le altre monarchie | Countess (con la stessa applicazione di Earl) | Earldom per un Earl / County per un Count, ma quest'ultimo termine indica nei paesi anglosassoni anche, e decisamente piuttosto, un distretto amministrativo |
Latino (medioevale, non classico) | Comes | Comitissa | Comitatus |
Ebraico | רוזן (Rozen) | רוזנת (Rozenet) | |
Albanese | Kont | Konthesë | |
Irlandese | Cuntas (accanto a Iarla = inglese Earl - cfr. anche il norvegese Jarl) | /Cuntaois | |
Francese | Comte - cfr. la variante ?Comtor | Comtesse | Comté |
Tedesco | Graf | Gräfin | Grafschaft |
Greco | Κόμης (Komes) | Κόμισσα (Komissa) | Κομητεία (Kometéia) |
Maltese | Konti | Kontessa | |
Monegasco | Conte | ContessaDiritto | |
Italiano | Conte | Contessa | Contea, Contado, Comitato |
Portoghese | Conde | Condessa | Condado |
Rumeno | Conte | Contesă | Comitat |
Rhaeto-Romanico | Cont | Contessa | |
Spagnolo | Conde | Condesa | Condado |
Paralleli etimologici del tedesco Graf (alcuni incerti)
Lingua | Titolo maschile | Titolo femminile / acquisito in matrimonio dal marito | territorio |
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Bielorusso | Graf | Grafinya | |
Bulgaro | Граф (Graf) | Графиня (Grafinya) | Графство (Grafstvo) |
Ceco | hrabě | hraběnka | hrabství |
Croato | grof | grofica | grofovija |
Danese | Greve | Grevinde | Grevskab |
Estone | Krahv | Krahvinna | Krahvkond |
Finlandese | Kreivi | Kreivitär | Kreivikunta |
Islandese | Greifi | Greifynja | |
Lettone | Grāfs | Grāfiene | |
Lituano | Grafas | Grafienė | |
Lussemburghese | Grof | Gräfin | |
Macedone | Grof | Grofina | |
Norvegese | Greve | Grevinne | Grevskap |
Olandese | Graaf | Gravin | Graafschap |
Polacco | Hrabia | Hrabina | Hrabstwo |
Russo | Граф (Graf) | Графиня (Grafinya) | Графство (Grafstvo) |
Serbo | Grof | Grofica | Grofovija |
Slovacco | gróf | grófka | grófstvo |
Sloveno | Grof | Grofica | |
Svedese | Greve | Grevinna | Grevskap |
Tedesco | Graf | Gräfin | Grafschaft |
Ucraino | Graf | Grafinya | |
Ungherese (Magyar) | gróf | grófnő | grófság |
In Germania il titolo era combinato con il nome della giurisdizione o del luogo del quale il nobile era responsabile, per esempio "Landgraf" - langravio, "Burggraf" - castellano (burg = castello).
Altre notizie
Oltre a tutti questi, alcuni titoli inusuali sono equiparati al rango comitale, pur non essendo tali.
- Delfino (dauphin - anglicizzato dolphin, probabilmente una corrispondenza etimologica; latino delphinus) era un titolo multiplo (sebbene raro) nella Francia meridionale prima di diventare (informalmente) il titolo di cortesia dell'erede del trono di Francia, a capo della provincia ancora oggi nota come région Dauphiné
- Arciconte è un titolo molto raro, etimologicamente analogo ad arciduca, apparentemente mai riconosciuto ufficialmente, usato da o per:
- il conte delle Fiandre (un pari originale del reame di Francia nell'attuale Belgio e Francia del nord, molto ricco, una volta attese di essere elevato al rango di regno); l'uso informale e piuttosto descrittivo a causa dell'importanza de facto della contea è piuttosto analogo all'epiteto ufficioso grand duc de l'Occident (prima che granduca diventasse un titolo convenzionale) per l'ancora più ricco duca di Borgogna
- almeno un conte di Borgogna (cioè Freigraf della franca contea).
Il Graf nel Sacro Romano Impero
Graf è un titolo storico della nobiltà tedesca che equivale al rango di Conte.
Oggigiorno, in Germania, il titolo di conte è considerato come parte del cognome, anche se l'articolo 109, sentenza 2 della Costituzione di Weimar (che pure viene mantenuta nello stato moderno della Germania) non ne riconosce l'adozione come titolo nobiliare. la parola viene utilizzata con il medesimo significato anche in Austria ed in altre terre, un tempo sotto la giurisdizione asburgica (paesi slavi e Ungheria), in Liechtenstein e in Svizzera.
- "Graf" (conte) era colui che governava un territorio definito Grafschaft (contea).
- I titoli comitali vennero utilizzati nel Sacro Romano Impero spesso legati a rapporti di giurisdizione territoriale del possessore sul territorio o legati a particolari cariche di stato o militari. Altre volte il titolo di Graf veniva concesso anche senza uno specifico feudo.
Varie tipologie di Graf nella titolatura nobiliare tedesca
Alcuni titoli di "Graf" indicavano differenti cariche all'interno dell'Impero, alcune equivalevano alle responsabilità ed ai privilegi nobiliari del titolo di conte, altri erano più alti, altri più bassi.
Tedesco | Italiano | Commento/etimologia |
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Markgraf | Margravio (solo in Germania) e (in seguito) Marchese |
Mark: marca (terra di confine) + Graf |
Pfalzgraf | Conte Palatino | Pfalz: palazzo (Palazzo imperiale, poi Elettorato Palatino, quindi Palatinato) + Graf |
Reichsgraf | Conte dell'Impero | Reich: impero (Sacro Romano Impero) + Graf |
Landgraf | Langravio | Land: paese + Graf |
Freigraf | Libero Conte | Frei = libero (indipendente da un feudo) + Graf; titolo eguagliabile a quello comitale oppure con funzioni più che altro legate a cariche specifiche |
Gefürsteter Graf | Conte Principesco | Verbo tedesco per indicare l'"istituire un principato" + Graf |
Burggraf | Burgravio | Burg (castello, borgo) + Graf |
Rheingraf | Renegravio | Reno (il fiume Reno) + Graf |
Altgraf | Altgravio | Alt (vecchio, di antica nobiltà) + Graf; titolo molto raro |
Wildgraf | Wildgravio | Wild (foresta) + Graf |
Raugraf | Raugravio | Rau (disabitato) + Graf |
Vizegraf | Visconte | Vize = vice- (sostituto) + Graf |
Reichsgraf, Gefürsteter Graf
Un Reichsgraf (conte dell'impero) nel Sacro Romano Impero Germanico era un conte che godeva della immediatezza imperiale, ovvero era vassallo diretto dell'Imperatore e titolare di un feudo sovrano (contea o signoria); egli poteva essere ammesso nel sub-collegio elettorale dei "Conti e Signori" (non tutti i conti dell'impero erano ammessi),appartenente al Consiglio dei Principi, e come tale aveva il diritto di votare alla dieta imperiale (Reichstag). Il Reichsgraf veniva allora iscritto in uno dei quattro consigli del collegio (Wetterau, Westfalia, Franconia, Svevia) ed esprimeva il proprio voto in modo collettivo con gli altri membri. Tale diritto diveniva, salvo revoca imperiale, ereditario. Tuttavia, poteva essere ammesso nel collegio anche un Reichsgraf a titolo personale, cioè senza avere diritto all'ereditarietà della carica, anche in assenza di feudi sovrani, ma solo per meriti personali verso l'impero. Per motivi ereditari potevano essere ammesse nel collegio anche famiglie titolari di feudi aventi essi stessi il diritto di voto. Un conte che non fosse un Reichsgraf aveva solo un feudo secondario o mediato (Afterlehen) ed era soggetto ad un Principe o ad un Duca, quindi privo di sovranità effettiva.
Un Gefürsteter Graf (conte principesco) è un Reichsgraf che è stato nominato Reichsgraf attraverso un preciso atto dell'Imperatore, a dimostrare che i propri antenati avevano ottenuto questo privilegio nell'Alto Medioevo. In particolare, è un conte elevato a Principe dell'impero, ma che esercita di fatto solo la sovranità su una contea o una signoria sovrana.
Tra i Reichsgraefen notabili si ricordano:
- Bentheim;
- Castell, ammessi nel collegio dal 1773;
- Erbach;
- Fugger;
- Henneberg, titolo unito alla dignità imperiale;
- Hohenems, fino al 1712;
- Hohenlohe;
- Isenburg, ammessi nel collegio di Wetterau;
- Leiningen, nelle due branche di Hardenburg e di Westerburg, ammesse nel collegio di Wetterau;
- Lippe;
- Metternich;
- Montfort, fino al 1780, poi ceduto all'Austria;
- Nassau-Weilburg dal 26 settembre 1366 (precedentemente, semplicemente Graf), poi principi ammessi nel collegiodi Wetterau;
- Nassau-Usingen, principi aventi voto nel collegio di Wetterau;
- Nassau-Saarbruecken, principi aventi voto nel collegio di Wetterau;
- Neipperg, dal 1792;
- Oettingen;
- Ortenburg, ammessi nel collegio di Wetterau;
- Pappenheim, non ammessi nel collegio;
- Reuss, ammessi nel collegio di Wetterau dal 1673 fino al 1778 quando divengono principi;
- Salm, Wildgravi e Rheingravi, ammessi nel collegio di Wetterau;
- Sayn und Wittgenstein, ammessi nel collegio di Wetterau fino al 1792, quando sono elevati a principi;
- Schoenborn;
- Solms, nel collegio di Wetterau;
- Stolberg, ammessi nel collegio di Wetterau;
- Tirolo e Voralberg come dominio della corona austriaca;
- Waldburg;
- Wallerstein, riammessi dal 1774;
- Wied.
Conti contribuenti ammessi con voto personale (Personaliststimm) al Reichstag:
- Rechberg-Rothenloewen
- Orsini-Rosenberg
- Starhemberg
- Giech
- Graevenitz
- Wurmbrand
- Khevenhueller
- Kuefstein
- Colloredo
- Pueckler
- Windisch Graetz
- Harrach
- Sternberg
- Neipperg
- Waldstein
Tra le contee ammesse nel collego dei conti dell'impero si ricordano:
- Anholt (Westfalia)
- Crichingen: dal 1765 ammessa al voto dei conti di Wetterau
- Diepholz (Westfalia)
- Eberstein (Svevia)
- Gehmen (Westfalia)
- Gimborn (Westfalia)
- Gronsfeld (Westfalia)
- Hallermund (Westfalia)
- Holzapfel (Westfalia)
- Hoya (Westfalia)
- Kerpen e Lommersum (Westfalia)
- Klettgau (Svevia)
- Limpurg (Franconia)
- Oldenburg (Westfalia)
- Pyrmont (Westfalia)
- Reckheim (Westfalia)
- Reichenstein (Westfalia)
- Rheineck (Westfalia)
- Rieneck (Franconia)
- Saffenburg (Westfalia)
- Sayn-Altenkirchen (Westfalia)
- Sayn-Hachenburg (Westfalia)
- Schleiden (Westfalia)
- Spiegelberg (Westfalia)
- Tecklenburg (Westfalia)
- Winneburg (Westfalia)
- Wittem e Eyss (Westfalia)
- Wolfstein (Franconia)
Un elenco più approfondito può essere trovato nella lista degli stati del Sacro Romano Impero.
Langravi
Un Landgraf o landgravio era un nobile tedesco di grado comitale che godeva della giurisdizione su di un considerevole territorio. Il titolo era sopravvissuto nel tempo dalla fondazione del Sacro Romano Impero. Lo status di Langravio associava spesso diritti particolari di giurisdizioni a quelli del semplice "Graf", ma non aveva prerogative legali. I principali langraviati noti sono:
- Klettgau, feudo sovrano del principe von Schwarzenberg;
- Baar, dei von Furstenberg;
- Orb, feudo dell'elettore di Magonza.
Gefürsteter Landgraf
La combinazione di Landgraf e di Gefürsteter Graf.
Tra i Gefürsteter Landgraf si ricordano:
- Assia-Darmstadt, elevato poi a granducato;
- Assia-Homburg;
- Assia-Kassel, elevato poi ad elettorato;
- Assia-Rotenburg;
- Leuchtenberg, elevato poi a ducato.
Burgravio - Visconte
Un Burggraf, o Burgravio, fu tra il XII ed il XIII secolo un militare o giudice governatore di un castello (titolo comparabile a quello di Castellano) dominante una città o un territorio ad esso annesso. La sua giurisdizione prendeva il nome di Burggrafschaft, Burgraviato.
Successivamente venne equiparato ad un titolo nobiliare.
Tra i Burggraf si ricordano:
- Friedberg;
- Norimberga;
- Rieneck, ripartito tra gli elettori di Magonza, i principi-vescovi di Wuerzburg, i conti di Hanau e la città ai conti von Nostitz dal 1673.
Questo titolo occupava il medesimo valore e la medesima posizione del Vizegraf (in olandese Burggraaf o in italiano visconte), e in origine era sottoposto all'autorita di un conte, dal momento che il Burgravio disponeva spesso di un castello o di un territorio da controllare. Spesso viene indicato come inferiore a quello di conte ma superiore a quello di Freiherr (barone).
Veniva anche talvolta utilizzato come titolo di cortesia per indicare l'erede di un conte.
Rheingravio, wildgravio, raugravio, altgravio
A differenza degli altri titoli comitali, i titoli di rheingravio, wildgravio, raugravio e altgravio non erano titoli generici. Essi erano infatti associati ad una specifica competenza. A livello di rango, ad ogni modo, si equiparavano a quello del titolo di conte.
- "Rengravio" (in tedesco Rheingraf) era il titolo del conte di Rheingau, una contea posta tra Wiesbaden e Lorch, sulla riva destra del Reno. Il loro castello è ancora oggi conosciuto come Rheingrafenstein. Dopo che i rheingravi ebbero ereditato il vilgraviato (vedi in seguito) e parte delle contee di Salm, si definirono wild- e rheingravi di Salm.
- Quando Nahegau (una contea che derivava il proprio nome dal vicino fiume Nahe) venne divisa in due parti nel 1113, i conti delle due definite entità si definirono vilgravi e raugravi, rispettivamente. Essi prendevano il nome dall'entità geografica dei loro territori: vilgravi (Wildgraf), in latino comes sylvanus, da wald ("foresta"); raugravio (Raugraf), in latino comes hirsutus, indicante un territorio montano, poco abitato.
- Il primo raugravio fu il Conte Emich I (m. 1172). La dinastia si estinse nel XVIII secolo. Il titolo passò quindi all'Elettore Palatino Carlo I Luigi che ottenne il dominio sui suoi stati, e dopo il 1667 divenne proprietà dei figli illegittimi dell'Elettore, nati dal suo matrimonio morganatico con Maria Luisa di Degenfeld.
- Altgravio (in tedesco Altgraf, "vecchio conte") era un titolo utilizzato dai conti del Basso Salm per distinguersi dai Wild- e Rheingravi dell'Alto Salm, dal momento che la dinastia primogenita regnava nel Basso Salm.
Collegio dei Conti dell'impero
La nobiltà elevata al titolo comitale dall'imperatore, poteva essere ammessa, valutati determinati requisiti nella sezione del "Collegio dei Conti e Signori", facente parte del Consiglio dei Principi, secondo corpo elettorale del Reichstag. Il collegio era composto da un certo numero di famiglie e di feudi, variabile nel tempo, con diritto ad un solo voto collegiale (Kuriatstimm) alla Dieta imperiale. Era suddiviso in quattro sezioni, ognuna con proprio voto, collegialmente espresso dai suoi membri. A titolo esemplificativo si indicano di seguito le varie famiglie e feudi che sono stati ammessi come membri delle quattro sezioni del collegio.
- 1.- Conti di Wetterau
- Falkenstein: ammesso con voto nel 1766; all'imperatore, quale ex duca di Lorena (1751)
- Hanau Muenzenberg: dal 1736 in eredità al langravio di Assia-Kassel; parte ai conti von Solms
- Hanau Lichtenberg: dal 1740 in eredità al langravio di Assia Darmstadt
- Isenburg: dal 1673 (linee di Offenbach, Birstein, Buedingen, Waechtersbach, Meerholz; la linea di Birstein principesca dal 1742)
- Koenigstein e Eppstein: all'elettore di Magonza dal 1535, ammesso al voto dal 1581
- Koenigstein: ai conti von Stolberg-Stolberg
- Kriechingen: ammesso con voto dal 1765; ai Solms-Braunfels e ai Wied-Runkel
- Leiningen Dagsburg (linee di Hardenburg, Falkenburg, Heidersheim) dal 1560
- Leiningen Westerburg (linee di Altleiningen, Neuleiningen e Guntersblum) dal 1597
- Muenzenfelden: all'elettore di Treviri ed al principe di Orange-Nassau come conte di Dietz
- Nassau-Usingen: ammesso al voto nel 1743
- Nassau-Weilburg: ammesso al voto nel 1743
- Nassau-Saarbruecken: ammesso voto nel 1743
- Nieder Isenburg: all'elettore di Magonza
- Ollbrueck: ammesso nel 1792; ai Waldbott von Bassenheim
- Ortenburg: ammesso nel 1573
- Reipoltskirchen: ammesso al voto dal 1722 al 1777, ai Meerscheid von Hillesheim
- Reuss von Plauen (Greiz, Gera, Schleiz) ammessi nel 1673; la linea di Greiz principesca dal 1778
- Salm (Wildgravi e Reingravi di Grehweiler, Grumbach, Dhaun, Kyrburg); la linea di Kyrburg principesca dal 1742
- Sayn und Wittgenstein (Berleburg, Hohenstein, Vallendar): ammessi al voto dal 1694, elevati a principi nel 1790
- Schoenburg Waldenburg, ammessi dal 1740, elevati a principi nel 1790
- Solms Braunfels: ammesso nel 1718; al principe von Solms Braunfels e Greiffenstein (1742)
- Solms Lich (Hohensolms, Roedelheim, Laubach)
- Stolberg (Gedern, Stolberg, Rossla), ammessi al voto dal 1762; la linea di Gedern principesca dal 1710
- Wartenberg: ai Kolb, ammessi al voto nel 1707
- 2.- Conti di Westfalia
- Anholt: ammesso nel 1719, ai principi von Salm-Salm
- Bentheim (Bentheim, Steinfuert, Tecklenburg-Lingen) dal 1486
- Blankenheim e Geroldstein: ammesso dal 1699; der Mark-Lummen
- Diepholz: all'elettore di Hannover/re di Gran Bretagna dal 1648
- Ellerstadt: Kolb von Wartenberg fino al 1789
- Gehmen e Illeraichen (fino al 1772): ammesso nel 1718, von Limburg-(Stirum)
- Gimborn e Neustadt: ammesso dal 1696; ai principi Schwarzenberg, dal 1782 al conte Wallmoden
- Gronsfeld: ammesso nel 1754, ai Toerring von Jettenbach
- Hallermund: ammesso nel 1709, von Platen
- Holzapfel e Schaumburg: ammesso nel 1709, agli Anhalt-Bernburg-Schaumburg-Hoym dal 1707
- Hoya: all'elettore di Hannover dal 1648
- Kaunitz: ammesso dal 1718, poi principi di Questenburg, dal 1758 acquistano anche il voto per Rietberg
- Kerpen e Lommersum: ammesso nel 1715, von Schaesberg
- Lippe: ammesso nel 1530 fino al 1789 quando sono elevati a principi
- Loewenstein-Wertheim: (linee di Virneburg e di Rochefort) dal 1494; la linea di Rochefort principesca dal 1712
- Oldeburg e Delmenhorst: ammesso dal 1459; al re di Danimarca fino al 1773, poi ai duchi di Gottorp
- Pyrmont: ammesso dal 1631; ai principi von Waldeck
- Rietberg: voto confermato nel 1690; ai Ciksena, dal 1758 ai principi von Kaunitz-Questenburg
- Reckem: ammesso nel 1792, von Aspremont-(Lynden)
- Reichenstein: ammesso nel 1705, ai von Nesselrode
- Rheineck: ammesso dal 1665; von Sinzendorf
- Sayn Altenkirchen: al margravio di Hohenzollern-Ansbach dal 1741
- Sayn Hachenburg: ai burgravi di Kirchberg-Farnrode, ammessi nel 1715
- Schaumburg: dal 1648 Assia-Kassel e Lippe-Alverdissen (Schaumburg-Lippe)
- Schleiden e Saffenburg: ammesso dal 1594; ai von der Mark, dal 1773 ai duchi von Arenberg
- Spiegelberg: elettore di Hannover
- Tecklenburg: dal 1704 all'elettore del Brandeburgo/re di Prussia
- Virneburg e Scharffeneck: ai von Loewenstein Wertheim Virneburg
- Alta Wied: ammesso al voto dal 1765, ai Wied-Runkel
- Wied: ai Wied-Neuwied, dal 1784 elevati a principi
- Winneburg e Beilstein: von Metternich, dal 1652 al 1801
- Wittem e Eyss: ammesso nel 1732, ai Plettenberg-Lenhausen
- Wykradt: ammesso al voto dal 1792; ai Quadt
- 3.- Conti di Franconia
- Castell (Castell, Breitenburg, Ruedenhausen): ammessi nel 1773
- Erbach (Erbach, Fuerstenau, Schoenberg) dal 1532
- Giech: ammesso nel 1726, voto personale
- Graevenitz: ammesso nel 1740, voto personale
- Hohenlohe (branche di Waldenburg e di Neuenstein)
- Limpurg Gaildorf: dal 1690 agli eredi in linea femminile; voto comune alterno triennale con i margravi di Ansbach
- Limpurg Speckfeld: dal 1705 il voto agli eredi in linea femminile
- Neipperg: ammesso nel 1766
- Orsini von Rosenberg: ammesso nel 1683, voto personale
- Pueckler: ammesso nel 1740, voto personale
- Rechberg-Rothenloewen: nel 1740, voto personale
- Rieneck: ammesso nel 1673; suddiviso tra Magonza, Wuerzburg, Assia-Kassel e i von Nostitz (città)
- Reichelberg: ammesso nel 1696, von Schoenborn, ma il voto è esercitato dal vescovo di Wuerzburg
- Seinsheim e Schwarzenberg: ammesso nel 1696, ai principi von Schwarzenberg
- Starhemberg: ammesso nel 1737, voto personale, principi dal 1765
- Wilzheim: ammesso dal 1718 al 1731, von Graevenitz
- Wertheim: dal 1581 (Loewenstein-Wertheim-Virneburg, L.-Wertheim-Rochefort dal 1712 principi)
- Wiesentheid: ammesso nel 1701, von Schoenborn
- Windisch Graetz, voto personale
- Wolfstein: ammesso dal 1673; feudo allodiale condiviso tra i von Hohenlohe-Kirchberg e i von Giech-Thurnau
- Wuermbrand Stuppach: ammesso nel 1726, voto personale
- 4.- Conti di Svevia
- Heiligenberg e Werdenberg: dal 1664 ai Fuerstenberg
- Altshausen: commenda dell'Ordine Teutonico con voto dal 1755
- Buchau: badessa (1347)
- Oettingen: dal 1674 (Wallerstein, Spielberg, Baldern), la linea di Spielberg principesca dal 1737, quella di Wallerstein dal 1780
- Helfenstein e Geislingen: Baviera dal 1740
- Klettgau e Sulz: dal 1670; principi von Schwarzenberg
- Koenigsegg (Aulendorf, Rothenfels)
- Waldburg (Wolfegg, Waldsee, Wurzach, Zeil, Trauchburg)
- Eberstein: ammesso nel 1723, margravi del Baden-Baden
- Hohengeroldseck e Blieskastel: ammesso nel 1711, von der Leyen
- Fugger Kirchheim dal 1536
- Fugger Nordendorf dal 1536
- Fugger Babenhausen dal 1538
- Bonndorf: al principe-abate di St. Blasien
- Eglingen: ammesso nel 1728, von Gravenegg fino al 1788
- Justingen e Stoeffeln: von Freyberg-Stotzingen, dal 1751 ereditato dal Wuerttemberg
- Obersulzbuerg e Pyrbaum: conti Wolfstein, dal 1740 ereditato dalla Baviera
- Hohenwaldeck e Maxlrain: ammesso dal 1692; dal 1734 ereditato dalla Baviera
- Egloffs e Mueglen: von Abensberg und Traun ammesso dal 1662
- Sulz: ammesso nel 1678, principi von Schwarzenberg
- Thannhausen: von Stadion dal 1788
- Tettnang, Langenargen: von Montfort, nel 1780 all'Austria
- Breitenegg:: dal 1792, Baviera
- Wiesensteig: Baviera e parte ai von Fuerstenberg (1642-1752)
- Windisch-Graetz: ammesso con voto personale
- Khevenhueller: voto personale dal 1737, principi dal 1751
- Pollheim: voto personale
- Harrach: dal 1792, voto personale
- Kuefstein: dal 1792, voto personale
- Sternberg: al 1792 voto personale
- Sickingen, dal 1792 voto personale
- Weinsberg: ammesso dal 1778, von Trauttmannsdorff
Diritto
Italia
La Repubblica Italiana non riconosce i titoli nobiliari pertanto, dopo l'entrata in vigore della Costituzione italiana nel 1948, il titolo di conte, come gli altri titoli nobiliari, non ha effetti civili né riconoscimenti giuridici.
Note
- ^ L'elenco è basato sull'originale glossario su Heraldica.org, compilato da Alexander Krischnig.
Bibliografia
- E. Genta. Vol. XLIV - Cap. Titoli nobiliari, in aa. vv. Enciclopedia del diritto. Varese, 1992. pp. 674-684.
- Labarre de Raillicourt: Les Comtes Romains
- Westermann, Großer Atlas zur Weltgeschichte (in tedesco)
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su conte
- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «conte»
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su conte
Collegamenti esterni
- Heraldica.org - I pari di Francia
- Titoli nobiliari italiani
- Pauly-Wissowa (dalla wikipedia in tedesco)
- Webster's 1828 Dictionary