Mimo (Calvin Rankin)
Mimo (Mimic), il cui vero nome è Calvin Montgomery Rankin, è un personaggio dei fumetti creato da Stan Lee (testi) e Werner Roth (disegni) pubblicato dalla Marvel Comics. Apparso per la prima volta sulle pagine di X-Men (prima serie) n. 19 (aprile 1966, Mimo era stato originariamente creato per essere un membro permanente degli X-Men, per poi essere utilizzato come loro avversario.
Mimo | |
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Universo | Universo Marvel |
Nome orig. | Mimic |
Lingua orig. | Inglese |
Autori |
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Editore | Marvel Comics |
1ª app. | aprile 1966 |
Editore it. | Editoriale Corno |
1ª app. it. | 30 gennaio 1974 |
Caratteristiche immaginarie | |
Alter ego | Calvin Montgomery Rankin |
Sesso | Maschio |
Biografia del personaggio
Origini
Calvin Rankin, figlio di Donald Rankin importante ricercatore chimico, entrò inaspettatamente nel laboratorio del padre mentre era impegnato in un esperimento e ruppe alcune ampolle i cui liquidi, mescolandosi, originarono dei gas che Calvin inalò dotandolo della possibilità di assorbire e replicare temporaneamente le abilità delle persone circostanti. Divenuto arrogante e superbo convinse il padre a costruire un macchinario capace, a suo dire, di rendere permanenti gli effetti dei suoi poteri. Purtroppo però, il macchinario entrò in cortocircuito e causò un'esplosione nella quale Donald morì.
X-Men
Poco dopo Calvin venne casualmente in contatto con Jean Grey acquisendo i suoi poteri telecinetici. Capendo che si trattava di un membro degli X-Men, decise di seguirla alla Scuola del Professor X dve riuscì ad assorbire i poteri di tutti e cinque i membri originari, presentandosi a loro come Mimo. Ne seguì una scaramuccia facilmente vinta dal ragazzo che raì con Marvel Girl portandola alla caverna dove il padre aveva nascosto il suo macchinario. In cambio del rilascio di Jean, Xaier accondiscese ad attivare il macchinario: tuttavia il risultato non fu quello aspettato da Mimo ma anzi, egli perse tutte le capacità acquisite. Il padre aveva infatti costruito quel congegno proprio per privare il figlio dei suoi poteri, poiché aveva temuto il suo carattere arrogante. Dopo questo avvenimento Xavier provvide a cancellare i ricordi legati a lui e agli X-Men dalla sua mente.
Mesi dopo Mimo venne coinvolto in un altro incidente di laboratorio, lo shock provato gli fece ritrovare la memoria e i suoi poteri. Come prima cosa si recò dagli X-Men e li costrinse, dietro ricatto di rivelare le loro identità, ad ammetterlo nella squadra, addirittura col ruolo di vice-capo. Egli, stando a contatto con i 5 supereroi, acquisiva poteri incredibili. Nonostante il suo carattere arrogante e antipatico, fu per breve tempo, comunque, utile alla squadra mutante, ad esempio contro il Burattinaio o in un primo scontro contro Fattore Tre. Egli però non era entrato nel gruppo per nobili ideali, ma spinto solo dalla sete di potere.
Poco dopo il Mimo si imbatté nel Super-Adattoide, un robot che in sostanza aveva i suoi stessi poteri replicanti. Inizialmente Calvin era deciso ad unirsi al robot e conquistare così il mondo insieme a lui. Successivamente ci ripensò e dallo scontro che ne nacque entrambi persero i poteri. Profondamente colpito da questo avvenimento nel quale aveva rischiato di morire o addirittura di diventare egli stesso un robot, il Mimo riconsiderò il suo comportamente sino a quel momento e lasciò il gruppo deciso a vivere una vita retta.
Tuttavia, anni dopo, i suoi poteri replicanti ritornarono, ma in maniera violenta e incontrollata. Calvin rischiava di prosciugare l'essenza vitale stessa di chi lo circondava portandolo alla morte. Spaventato dalla sua incapacità di gestire questi poteri il Mimo scappò nei boschi del Canada dove si imbatté in Hulk. Ne nacque un violentissimo scontro dovuto al fatto che Hulk cominciava a risentire del potere del Mimo che, involontariamente, stava assorbendo tutta la forza dell'eroe verde. In seguito a questa lotta Calvin restò per anni in coma.
Si riprese quando passò nei pressi del suo corpo Wolverine, da cui Calvin assorbì il potere rigenerante. I suoi poteri erano però ancora incontrollati. Per questo fuggì in Siberia dove cercò di causare il minor danno possibile alle altre persone. Per sua sfortuna, però, si imbatté in Onslaught che lo rese un suo schiavo. Dopo la sconfitta di Onslaught Calvin era riuscito a controllare appieno i suoi poteri e dunque si unì al gruppo Excalibur, nel quale rimase sin quando questi si sciolse.
Poteri e abilità
Il suo potere consiste nel saper mimare tutte le capacità degli umani comuni (ad esempio le capacità di un pilota di manovrare un aereo) ed i poteri dei mutanti che si trovano nelle sue vicinanze. Solitamente questa capacità viene meno quando Mimo si allontana dalla persona che sta mimando. Ha però mostrato di aver incamerato per sempre i poteri dei cinque X-Men originari, con i quali è stato lungamente in contatto; alla stessa maniera il Mimo degli Exiles ha mostrato di saper utilizzare cinque poteri contemporaneamente (anche se con una potenza all'incirca dimezzata): il fattore rigenerante e gli artigli di Wolverine, i raggi ottici di Ciclope, l'epidermide d'acciaio e la forza di Colosso, le ali di Angelo e infine l'agilità ed i sensi ipersviluppati di Bestia. Durante un episodio, nel corso del quale non riuscì più a controllare tutti i poteri imitati, Calvin costituì un grave perciolo per coloro che lo circondavano.
Altre versioni
Il Mimo è uno dei membri originari del gruppo Exiles. È uno dei più importanti eroi di questa dimensione e molto spesso sarà determinante per le vittorie del gruppo.