Lettera a Filemone
La lettera a Filemone è uno dei testi del Nuovo Testamento scritto da Paolo di Tarso, indirizzato a Filemone e che i cristiani ritengono ispirato da Dio. È la più breve lettera di Paolo composta solamente di 25 versetti.

Data e luogo di composizione
Secondo la maggior parte degli studiosi, questa breve lettera sembra formare un gruppo omogeneo con la lettera agli Efesini e la lettera ai Colossesi: sembra quindi che Paolo le scrisse durante la sua prigionia (cfr. Fm Filemone 10[1]) a Roma negli anni 61-63.
Alcuni studiosi l'avvicinano alle lettere ai Galati e ai Filippesi e Paolo l'avrebbe scritta ad Efeso negli anni 53-56.
Circostanza di composizione
Questo biglietto autografo (cfr. Fm Filemone 19[2]) annunzia ad un cristiano di Colossi di nome Filemone il ritorno del suo schiavo fuggiasco Onesimo.
Molto probabilmente Paolo aveva incontrato e convertito al cristianesimo Onesimo. Per coincidenza Onesimo era schiavo fuggitivo del cristiano Filemone pure conosciuto da Paolo. Egli vorrebbe tenere al proprio servizio Onesimo (cfr. Fm Filemone 19[3]) ma, osservando la legislazione del tempo in materia di schiavitù, lo rimanda al legittimo padrone.
Insegnamento
La lettera ci fa percepire la delicatezza di cuore di san Paolo. Ecco come si rivolge a Filemone: Filemone 8-11[4]
Paolo non condanna la schiavitù, anche se chiaramente essa stride con la legge della carità cristiana; ne mette invece le basi per il suo superamento: il padrone e lo schiavo, anche se conservano le relazioni sociali di prima, diventando cristiani devono ormai vivere come due fratelli al servizio dello stesso Signore. Ecco come Paolo scrive ancora: Filemone 15-16[5]
- ^ Fm 10, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Fm 19, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Fm 19, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Fm 8-11, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Fm 15-16, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.