Essam El-Hadary
Essam Kamal Tawfik El-Hadary (in arabo عصام الدين كمال توفيق الحضري?; Damietta, 15 gennaio 1973) è un calciatore egiziano, portiere del Sion.
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Nazionalità | |||||||||||||
Altezza | 188 cm | ||||||||||||
Squadra | Sion | ||||||||||||
Carriera | |||||||||||||
Squadre di club | |||||||||||||
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Carriera
Club
Iniziò a giocare nel professionismo con la squadra della sua città natale Damietta prima di trasferirsi all'Al-Ahly nel 1996. Durante il suo periodo al club del Cairo, El-Hadary ebbe l'opportunità di giocare sotto la guida di Ahmed Nagy, ed arrivò presto ad essere il portiere titolare del club, con più di 500 presenze con i Diavoli Rossi. A livello nazionale, ha vinto sette campionati nazionali, quattro coppe d'Egitto ed altrettante supercoppe. Con l'Al-Ahly ha poi vinto, a livello internazionale, tre CAF Champions League e tre Supercoppe d'Africa. Ha formato una parte importante dell'Al-Ahly che rimase imbattuto per 50 partite, serie interrotta durante la Coppa del Campionato del Mondo per club FIFA 2005, dove persero due partite nella fase a gironi. Nell'edizione successiva, il club terminò al terzo posto.
Il trasferimento al Football Club de Sion fu al centro di varie controversie in quanto la dirigenza dell'Al-Ahly dichiarò alla BBC Sport che il giocatore era assolutamente incedibile; il dirigente del club Khaled Mortagy dichiarò: "Il club non ha in alcun modo acconsentito a vendere il giocatore, in quanto in rosa sono presenti solo tre portieri. Per quanto ne so, non c'è nessuna clausola nel suo contratto che gli permetta una rescissione unilaterale".[1] Dal canto suo, il Sion annunciò di aver acquistato El-Hadary grazie alla Sentenza Webster, che permette ai giocatori di rescindere unilateralmente il proprio contratto in cambio di un'indennità dopo un periodo di 3 anni.[2] Il Sion offrì all'Al Ahly 400.000 dollari per il giocatore, che sarebbe così diventato il primo ad usufruire di questa sentenza dopo lo stesso Andy Webster.
Il 29 febbraio 2008 El-Hadary tornò al Cairo e si scusò pubblicamente su 3 diversi canali televisivi, annunciando che non sarebbe tornato al Sion, che avrebbe accettato qualsiasi decisione della dirigenza del club egiziano e che se il Sion avesse voluto acquistarlo, avrebbe dovuto trattare con l'Al-Ahly; il 7 marzo dello stesso anno la dirigenza della società egiziana decise l'esclusione di El-Hadary dalla rosa della prima squadra per i successivi ventuno giorni e una multa di 250.000 lire egiziane. Il 19 aprile 2009 l'Al Ahly riportò sul suo sito ufficiale che la FIFA aveva preso una decisione riguardo all'accaduto, multando El-Hadary per 1.200.000 dollari e squalificandolo per quattro mesi.[3]
Il 30 maggio 2009 l'Al Ahly ha riferito che la FIFA ha inviato ufficialmente la decisione alla dirigenza della società.
Nazionale
El-Hadary ha rappresentato l'Egitto per 102 volte, vincendo per tre volte la Coppa d'Africa con la maglia della Nazionale. Nelle ultime due edizioni, Egitto 2006 e Ghana 2008 è stato selezionato nella squadra ideale del torneo scelta dalla CAF. Ha anche difeso la porta egiziana in occasione della FIFA Confederations Cup 2009.
Vita privata
In patria rischiò il carcere e la vita a causa di una maglietta su cui era impressa una sponsorizzazione ad una marca di vino: venne infatti denunciato da un avvocato per istigazione al peccato e al libertinaggio, accusato di andare contro i princìpi della religione islamica[4].
Palmarès
Club
Competizioni nazionali
- Al-Ahly: 1997, 1998, 1999, 2000, 2005, 2006, 2007
- Al-Ahly: 2001, 2003, 2006, 2007
- Al-Ahly: 2003, 2005, 2006
- Sion: 2009
Competizioni internazionali
- Al-Ahly: 2002, 2006, 2007
Nazionale
Note
- ^ (EN) Ahly fume over El-Hadary move, in BBC Sport. URL consultato il 18-6-2009.
- ^ Sentenza Webster peggio della Bosman, in Corriere della Sera. URL consultato il 18-6-2009.
- ^ (EN) Fifa takes El-Hadary decision, in BBC Sport. URL consultato il 18-6-2009.
- ^ Portiere egiziano nei guai per una pubblicità alcolica, in La Gazzetta dello Sport. URL consultato il 27-7-2009.
Collegamenti esterni
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