Claudio Velardi

imprenditore, editore e politico italiano
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Claudio Velardi (Napoli, 1954) è un imprenditore, editore e politico italiano.

Esponente prima del PCI, poi del PDS e poi dei DS, fra l'autunno del 1998 e la primavera del 2000 è stato uno dei consiglieri più stretti dell'allora presidente del Consiglio dei ministri Massimo D'Alema.

Attività politica

Già dirigente politico del Partito Comunista Italiano (all'inizio degli anni '90 è segretario regionale dell'allora PCI della Basilicata), nell'XI Legislatura è il capo ufficio stampa del gruppo parlamentare del Partito Democratico della Sinistra.

Nell'estate del 1994, con l'elezione di D'Alema alla carica di segretario del PDS, Velardi è chiamato dal nuovo segretario a guidare il suo ufficio.

Antonio Bassolino, nell'ottobre del 1995, lo chiama a ricoprire la carica di assessore alla cultura della città di Napoli, ma durerà soltanto un mese.

Nell'ottobre 1998, a seguito della mancata soluzione della crisi del primo governo Prodi, "segue" D'Alema a palazzo Chigi.

A seguito della caduta del governo D'Alema nel maggio 2000, abbandona l'attività politica, salvo tornare a Napoli dal febbraio 2008 al giugno 2009 come assessore al Turismo e ai Beni culturali della Regione Campania.

Attività professionali

  • è socio fondatore di Reti SpA, società di lobbying e public affairs
  • è socio fondatore e vice presidente (dal 2003) di Pay per Moon s.r.l. società di produzione cine - radio - televisiva
  • socio fondatore e presidente di Running "la prima società italiana di New Politics", marketing politico e comunicazione istituzionale
  • è stato presidente del Consiglio di amministrazione del quotidiano Il Riformista
  • è stato responsabile strategie e sviluppo del quotidiano L'Unità
  • è membro del comitato scientifico della Fondazione Italia USA
  • ha creato nel 2007 "Sherpatv", un web channel di informazione istituzionale di cui è stato presidente fino al settembre 2008, quando ha chiuso l'attività chiedendo la cassa integrazione per i dipendenti.

Libri

Ha scritto diversi libri:

  • La città porosa (Cronopio, 1992)
  • Communis patria (Cronopio, 1993)
  • L'anno che doveva cambiare l'Italia (Mondadori, 2007)

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