Uno dei maestosi ed esotici alberi che ornano il Lungomare Falcomatà
Di gran lunga più esteso di un chilometro (circa 1,7km precisamente da Piazza Indipendenza a piazza Garibaldi), il lungomare del centro storico di Reggio occupa l'area costiera compresa tra il porto ed il Fortino a Mare (l'antico "Castelnuovo" nei pressi di Punta Calamizzi). È costituito dalle tre vie "Lungomare Falcomatà" (già lungomare Matteotti), "Corso Vittorio Emanuele III e Viale Genoese Zerbi, ma tutta l'area viene generalmente identificata come Lungomare Falcomatà o Via Marina
Il fronte a mare della città è ricco di palmizi e specie vegetali estremamente variegate. Il viale è adornato da palazzi in stile liberty (molti risalenti all'ultima ricostruzione della città) tra i quali spiccano Palazzo Zani, Palazzo Spinelli e Villa Genoese Zerbi. È inoltre arricchito da elementi che indirettamente tracciano la storia della città quali i numerosi monumenti commemorativi, una fontana monumentale ed alcuni siti archeologici a testimonianza dell'epoca greco-romana: tratti delle mura di cinta della città greca ed un impianto termale di epoca romana.
uno stabilimento balneare sotto il lungomare
Tra il mare e la passeggiata con il parapetto e i lampioni liberty, sorge l'Arena dello Stretto, teatro in stile tipicamente greco che ospita eventi culturali ed intrattenimento soprattutto nei mesi estivi; sul "Molo di Porto Salvo" antistante l'Arena sorge il monumento a Vittorio Emanuele III, che qui sbarcò toccando il suolo italiano per la prima volta da Re il 31 luglio1900.
Il Lungomare di Reggio fu definito Il più bel chilometro d’Italia[1] forse anche per via del miraggio della Fata Morgana, spettacolare fenomeno ottico visibile solo dalla costa calabra, da cui ha origine il mito per effetto del quale è possibile vedere le immagini ravvicinate della Sicilia riflesse e dal mare.
Le principali zone adibite ad attracco portuale nella storia sono state essenzialmente due: il golfo dell'antico porto naturale a ridosso dell'antico promontorio di Punta Calamizzi (affondato nel 1562 a causa di un terremoto), e l'attuale porto che sorge in una zona di costa limitata al quartiere di Santa Caterina.
I due antichi approvvigionamenti idrici della città si trovavano lungo la marina ed erano:
Fontana Vecchia, detta Fontana Rossa dal colore dell'edificio della Sanità marittima adiacente;
Fontana Nuova, detta Fontana del Plebiscito dopo il 1860 per la posizione in asse alla strada omonima, e successivamente denominata anche Fontana della Pescheria per l'adiacenza con il porticato della pescheria vicino palazzo Nesci.
1783 - prima ricostruzione e nascita del lungomare
Dopo il grave terremoto del 1783, il piano di ricostruzione è redatto dall'ingegnereGiovan Battista Mori. Con l'abbattimento delle antiche mura per recuperare il suolo da esse occupato, la fascia lungo il mare viene organizzata con un sistema di edifici continui ed uno spazio urbano attrezzato che seguiva l'andamento della costa. Il progetto di demolizione fu eseguito, nacque il Lungomare di Reggio e fu costruita la nuova palazzata sulla strada marina, che fu chiamata "Real Palazzina".
Tra il 1884 ed il 1886 la Via Marina fu interessata da lavori di sistemazione. Dopo la costruzione del tronco ferroviario tra la stazione centrale e il porto, i guasti derivanti dai lavori per il tracciato ferroviario, avevano determinato un mutamento di quella che era (assieme al Corso Garibaldi) la più importante arteria cittadina.
La Real Palazzina sul lungomare
La Real Palazzina, che con un prospetto unitario qualificava l'affaccio della città verso il paesaggio marino, era stata però privata del suo elemento terminale: l'antico "Palazzo Nesci" (adibito a caserma) e l'edificio della Pescheria, che vennero demoliti.
Per riparare i danni apportati dal tracciato ferroviario, il Comune chiese il concorso diretto del Governo; quindi il "Progetto per la sistemazione della Strada Marina e coordinamento delle strade traverse" presentava una planimetria che prevedeva:
l'integrazione della Fontana del Plebiscito e della Fontana Rossa (tra le vie Plebiscito e San Francesco da Sales)
Primo elemento della Real Palazzina:
il sito della vecchia Pescheria
il Conservatorio delle Verginelle
Secondo elemento della Real Palazzina:
Palazzo Scordino
Palazzo dei fratelli Gullì
Terzo elemento della Real Palazzina:
il Distretto Militare
sul retro il Palazzo Cafarelli
Quarto e quinto elemento della Palazzina, compresi tra la via San Francesco da Sales, la strada Fata Morgana e la strada Giulia
la Chiesa di Porto Salvo, di fronte all’omonimo Molo di Porto Salvo.
1908 - seconda ricostruzione e rinascita del lungomare
Una panoramica del fronte a mare cittadino visto dal Lido Zerbi.
Dopo il terremoto del 1908, l'assessore ai lavori pubblici on. Giuseppe Valentino - poi Sindaco della ricostruzione - incaricò l'ingegnere Pietro De Nava di redigere il progetto del nuovo piano regolatore della città, che includeva la sistemazione del nuovo Lungomare.
Venne così ricostruito il nuovo Lungomare di Reggio, molto più ampio grazie alle sue tre zone costituite da:
la via marina alta, con i suoi edifici in stile liberty
la striscia botanica, con specie vegetali da ogni parte del mondo
la via marina bassa con l'affaccio sul panorama dello Stretto di Messina
La "Primavera di Reggio" e il lungomare Falcomatà
Veduta del moderno lungomare
Una delle principali opere del periodo di rinascita, è l'ultimazione dei lavori di completamento del Lungomare, che erano fermi da decine di anni. L'interramento della linea ferrata lungo la costa infatti ha permesso di creare tre nuove zone oltre alle precedenti, per un totale di sei:
la via marina alta
la striscia botanica
la via marina bassa
la passeggiata con l'affaccio sul mare, al di sotto della quale scorre la linea ferrata
la passeggiata a mare, adornata da due grandi scalinate che scendono sul mare
Il concorso di progettazione internazionale Regium Waterfront vinto dall'architetto Zaha Hadid, riqualificherà le zone adiacenti all'attuale lungomare, completando il fronte a mare del centro storico nella fascia marina compresa tra le fiumare Annunziata e Calopinace.
Il completamento del Lungomare Falcomatà si estenderà dunque fino ai nuovi estremi del Porto a nord e del fiumara Calopinace a sud, segnati da due edifici-simbolo:
^abVedi: Gaetano Cingari, Reggio Calabria, Laterza, 1988. e anche: Michele D'Innella, Calabria - Guida del Touring Club Italiano, Touring Editore, 1998. ISBN 8836512569, ISBN 9788836512560Errore nelle note: Tag <ref> non valido; il nome "Chilometro" è stato definito più volte con contenuti diversi