Plutocrazia
Il termine plutocrazia (dal greco πλουτοκρατία, "πλούτος", ricchezza, e κρατείν "kratòs" potere) indica il predominio nella vita pubblica di individui o gruppi finanziari che, grazie all'ampia disponibilità di capitali, sono in grado d'influenzare in maniera determinante gli indirizzi politici dei rispettivi governi.
Il termine fu spesso usato in senso dispregiativo, per esempio, dal fascismo, per indicare le potenze industrialmente avanzate: Gran Bretagna, Stati Uniti, Francia, soggiogate all'usurocrazia di banchieri internazionali.
Cenni storici
Plutocrazia ha acquisito col tempo un'accezione di faziosità e di moralità contrapposte. Alcune massonerie ed alcuni partiti socialisti-dirigisti ritenendo che alcune aziende di utilità pubblica, nazionale o strategica per le loro finalità elettorali, o per controllare il mercato e l'occupazione, dovessero essere dirette da loro esponenti politici, idealisti, ma con l'intento di impedire il formarsi di un capitalismo indipendente dalla loro politica e dalle istituzioni.
Un esempio di legge orientata alla determinazione ed istituzione della plutocrazia, in forma palese ed ufficiale costituzionalizzata è lo spoilt system: letteralmente "sistema-bottino" consente a chi vince le elezioni di presidiare tutti gli ambiti istituzionali, della società civile e di mercato.
In genere, nel linguaggio politico, il termine viene assimilato a quello di "partitocrazia", ritenendo da parte di chi lo pronuncia che - a seguito dell'avvento del bipolarismo, prima, e del bipartitismo, dopo - le due principali coalizioni si siano poste in modo autoreferenziali verso se stesse ed ognuna verso l'altra, in modo che questi partiti (ed i loro plutocrati) si possano spartire il potere economico e politico, controllare il mercato ed i mass-media.
Il termine, talvolta con qualche variante (es. "plutomassonico", "plutomassocomlottistico") viene spesso usato da partiti e movimenti politici di origine civica e/o apolitica, per rivendicare pari condizioni durante la campagna elettorale (par condicio) oppure per denunciare brogli avvenuti a loro danno, oppure la non-applicazione di leggi referendarie, democraticamente votate e volute dalla maggioranza degli aventi diritto.
Partiti politici che in seno al loro programma pongono la questione plutocratica e la loro avversione sono:
- Lista Civica Cinque Stelle (di Beppe Grillo)
- Partito Radicale Transnazionale\Lista Bonino-Pannella
- Italia dei Valori
- Partito Illuminista Unitario, che tuttavia si pone favorevole alla cooptazione e riconoscimento delle lobby trasparenti, al fine di riequilibrio pre-istituzionale e pro-mercato e per la meritocratizzazione dei processi di globalizzazione e di modernizzazione .