Template:Comune Maruggio (Maruggiu in dialetto maruggese, Marubium in latino) è un comune italiano di 5.534 abitanti (31-08-09, fonte ISTAT) della provincia di Taranto, in Puglia.

Il centro abitato si trova in un avvallamento naturale a 26 m s.l.m. a 2 km dal golfo di Taranto, ai piedi delle Murge tarantine, nel Salento nord-occidentale.

Dista dal capoluogo di provincia, Taranto, 40 km, da Brindisi 54 km e da Lecce 60 km.

Gli abitanti si chiamano maruggesi, o maruggisi in dialetto.

Geografia fisica

Territorio

Il territorio maruggese, che si estende nella penisola salentina nord-occidentale per 48,19 kmq, è prevalentemente pianeggiante, con leggere ondulazioni, le Murge tarantine, che raggiungono l'altitudine massima di 90 m s.l.m. con il monte Furlano, nella parte a nord del paese, al confine coi comuni di Manduria e Sava, e di 72 m s.l.m. con il monte Specchiuddo. Questi colli proteggono il paese dai freddi venti di tramontana che soffiano durante gli inverni, rendendo il clima più mite rispetto ad altre zone.

Mancano corsi d'acqua, ad eccezione di un piccolo torrente, detto canale del Curso, in contrada Castigno, ad ovest del paese, alimentato da risorgive a livello del suolo.

La costa, bagnata dal mar Ionio, è prevalentemente sabbiosa, con tratti rocciosi nella parte orientale, ad iniziare dalla periferia di Campomarino di Maruggio fino alla località Monaco Mirante, e anche nelle località di Acquadolce Cirenaica e Capoccia Scorcialupi, nella zona occidentale. Sulla costa ad est di Campomarino inoltre si trovano delle dune che raggiungono anche i 20 m di altezza e sono sito di interesse comunitario. L'estensione costiera del territorio comunale di Maruggio è di 9 km circa.

Il paesaggio si presenta costellato da uliveti e vigneti. Sui colli a nord di Maruggio, a tratti, troviamo paesaggi mediterranei con estesa macchia. Lungo la costa troviamo alte dune e scogliere ma anche basse spiagge sabbiose. Inoltre, dai colli a nord di Maruggio e da lungo tutta la costa, nei giorni con meno umidità è possibile ammirare una veduta di tutto il Golfo di Taranto, partendo dall'altopiano della Sila nella Calabria centrale, fino al Pollino, fino alle montagne lucane e anche la zona di Porto Cesareo e Gallipoli. Durante le sere limpide si possono osservare le luci dei paesi costieri calabresi e jonico-salentini, ed è ben osservabile il faro di Gallipoli sull'isola di Sant'Andrea.

Geologia

Il territorio del comune di Maruggio è prevalentemente carsico, mentre lungo la costa troviamo il cordone dunale medio-olocenico e quello greco-romano.

Nell'interno inoltre troviamo un piccolo canyon, molto simile a una piccola gravina, che è detto Canale Cupo, situato a nord di Maruggio: si tratta di un canale naturale perennemente senz'acqua che, riempiendosi in caso di forti o prolungate piogge, diventa fonte di allagamenti.

Flora e fauna

La vegetazione più diffusa è la macchia mediterranea, soprattutto lungo le zone costiere. Nelle zone interne prevalgono estesi oliveti e vigneti. Sono inoltre presenti boschetti di pino e ulivo selvatico sparsi tra le campagne (come nelle zone di "Maviglia", di "Pindini", e di "Sferracavalli").

La fauna presente non presenta particolarità: possiamo incontrare lo scarabeo stercorario, la farfalla bellargo, il biacco, il rospo smeraldino, la vipera comune (oggi quasi del tutto estinta) e i gabbiani lungo la costa.

Clima

Il clima del comune di Maruggio è di tipo mediterraneo. Presenta inverni piuttosto miti e umidi, visto che le Murge Tarantine frenano i venti freddi da nord, con temperature che raramente scendono sotto lo zero di notte ed estati molto calde ed afose e spesso si toccano punte di 40°. La neve è rara poichè il paese è posizionato sul versante jonico, il meno favorito in ambito di precipitazioni nevose in Salento. Il vento prevalente è lo scirocco, talvolta associato a molta umidità e vento.


Mese Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic
Temperature massime (°C) 13º 13º 15º 19º 24º 28º 31º 31º 28º 22º 17º 14º
Temperature minime (°C) 12º 16º 18º 19º 16º 12º
Precipitazioni (mm) 46 53 63 36 34 27 27 25 36 60 71 73

I dati fanno riferimento alla stazione meterologica di Grottaglie.

Il nome

Il sostantivo maruggio è un sostantivo molto usato nei dialetti del meridione d'italia e non solo. Viene riscontrato nella variante toscana di marubio, in quella siciliana di marrùggiu (manico di zappa), in quella calabrese marruggieddu (lapazio), in quella salentina ammarrùggëlë (un'erba dalle foglie di colore bianco) e anche in quella locale maruggiu (un'erba dalle proprietà curativa). Secondo gli storici è proprio questa l'origine del nome del comune, poichè il paese è situato in una vallata ricca di quest'erba.

Alcune altre fonti affermano che il nome derivi dall'unione di mare uggioso, visto che il mare presso la costa maruggese è sempre mosso e porta molta umidità alla zona.


Storia

Secondo alcune leggende il paese sarebbe stato fondato da Mario, compagno di Marsia, oppure da genti dei Marsi che avrebbero chiamato il nuovo insediamento come la loro capitale Marruvium.

Secondo la storia certa, venne fondata, in una posizione nascosta entro un avvallamento naturale, nella seconda metà del X secolo (la storiografia sostiene che nacque o nell'870 o nel 963), dai superstiti dei casali di Castigno, Olivaro, San Nicolò, Civitecchia, Albano e Roselle che erano stati distrutti dalle incursioni saracene. Il fondatore sarebbe stato un certo Gorgolano, governatore bizantino sotto Niceforo Foca.

In seguito all'unificazione dei casali, Maruggio fu feudo della famiglia Cateniano e Marrese. In seguito nel 1315 (o 1317) appartenne a Giovanna della nobile famiglia brindisina dei De Pandis-Caballaro che, in occasione dell'entrata nell'ordine gerosolimitano del suo unico figlio, Nicola de Pandis, donò il territorio di Maruggio ai cavalieri dell' Ordine di Malta e quindi Nicola de Pandis divenne il primo commendatore del feudo. Da quando i cavalieri di Malta si stabilirono nel paese, diedero grande impulso allo sviluppo cittadino e contribuirono alla sua protezione contro i pirati turchi, con la costruzione del castello, delle mura di cinta (oggi non più visibili) e delle torri costiere; nello stesso anno della costruzione delle torri, vennero emanati i Capitoli della Bagliva. Ai cavalieri di Malta si attribuisce inoltre la fondazione della chiesa di San Giovanni e quella della Madonna del Verde.

Nel corso del '600 il paese è cresciuto e si è esteso anche fuori dalle mura che lo proteggevano. Questa zona venne detta Borgo o Brulu.

Nel 1637 un'incursione da parte dei turchi provocò gravi danni e per fortuna nessuna vittima. Solo una ragazza fu rapita ma venne fatta ritornare nel paese. Altri tentativi vennero respinti. Fu l'unica incursione avvenuta a Maruggio.

I cavalieri di Malta governarono Maruggio ininterrottamente dal 1315 al 1819, quando la commenda scomparve definitivamente, dopo essere stata già soppressa il 2 agosto del 1806, lasciando che Maruggio diventi un libero comune.

 
Mappa della Terra d'Otranto
Lista dei "commendatori" di Maruggio

Maruggio in passato è stata sotto il governo di 25 "commendatori". Ne citiamo alcuni:

  • Nicola de Pandis
  • Filippo Ligorio
  • Ettore Caro
  • Giacomo Montarotto
  • Melchiorre Bandini
  • Giacomo da Monteroni
  • Francesco Carducci
  • Diego Carvajal
  • Gabriele Piscitelli
  • Ferrante Pagano
  • Pietro Francesco De Capua
  • Mattia De Capua
  • Giambattista Alliata
  • Paolo Affaitati
  • Pirro Di Sangro (gran maestro dell'ordine di Malta)
  • Ippolito Malaspina
  • Giambattista Naro
  • Ettore Marulli
  • Gregorio Carafa
  • Francesco Di Capua
  • Costantino Chigi
  • Domenico Busurgi
  • Giuseppe Caracciolo

Monumenti e luoghi di interesse

Architetture religiose

Chiesa matrice

La "chiesa matrice", o "chiesa madre", dedicata alla Natività della Vergine Maria fu edificata nel centro storico sui resti di una chiesa di epoca bizantina ("Santa Maria de Nova"), usando integralmente il carparo. I lavori di costruzione, parte dei quali furono eseguiti sotto la direzione di fra' Giambattista Alliata, furono iniziati alla fine del XV secolo (presbiterio e coro) e la chiesa fu probabilmente terminata agli inizi del XVI secolo[1], con la costruzione della navata maggiore e delle due laterali, a completare la pianta basilicale dell'edificio. Nel XVII e XVIII secolo fu aggiunta all'interno la decorazione in stucco.

La facciata è articolata in due ordini sovrapposti; nella parte superiore si trova una finestra circolare con vetrate in stile barocco, aggiunta nel 1743, insieme al portale principale. La trabeazione dell'ordine inferiore è decorata con conchiglie e rosette. Lo stemma della famiglia Alliata si trova al centro della facciata.

La navata centrale è coperta da una volta a botte sorretta da archi a sesto acuto poggianti sulle colonne; queste presentano capitelli scolpiti con teste, animali, fiori e foglie di acanto. Sulle pareti sono presenti segni relativi alla presenza dei cavalieri di Malta

Tra il 1959 e il 1961 l'edificio è stato oggetto di una totale opera di restauro; un ulteriore restauro si è avuto negli anni '90.

Alla chiesa è annessa anche una cripta ipogea ov'è custodito il corpo di san Costanzo, donato a Maruggio dal commendatore Chigi. Nella cripta è presente anche una rappresentazione dell'Apparizione della Madonna di Lourdes a Bernardette.

L'edificio è il più alto del paese ed è ben visibile dall'esterno del centro abitato.

Chiesa di San Giovanni Battista Penitente

La chiesa fu fatta costruire fuori le mura, intorno alla fine del XV secolo per volontà dei cavalieri di Malta: al centro della facciata è posto lo stemma dell'ordine, con la data del 1503, affiancato da quelli dei Carafa e dei Palmieri. In origine nei pressi della chiesa vi era un ospedale che accoglieva malati e pellegrini, già scomparso nel XVII secolo. In seguito l' edificio diventò un ospedale per i feriti che giungevano dalla Terra Santa e dagli infetti da malattie come il colera. La chiesa, oggi non più utilizzata come luogo di culto, presenta un'unica navata e originiariamente era provvista di tre altari.

Chiesa di Sant'Eligio

La chiesa di Sant'Eligio venne eretta negli ultimi decenni del XVI sec. e venne eretta fuori dalle mura cittadine dalla confraternita mariana della SS. Annunziata, fondata a Maruggio nel 1619 dal missionario gesuita Gabriele Mastrilli. Accanto poco dopo, verrà costruita la chiesa dell'Annunziata.

La facciata, che risulta unita con quella della chiesa dell'Annunziata, presenta un fregio di coronamento con greca a bauletto, un portale ad arco ribassato, una ricca finestra e dei capitelli ionici privi dei tradizionali sostegni.

All'interno presenta un'unica navata, unita alla navata della chiesa dell'Annunziata. La volta è lunettata, percorsa da cordoni a motivi floreali. Al centro vi sono testine alate di angeli. L'altare maggiore è affiancato da due eleganti nicchie con triglifi e palmette ed è sorretto da delle colonne tortili ed è decorato con motivi floreali.

Chiesa dell'Annunziata

La chiesa dell'Annunziata è situata accanto alla chiesa di Sant'Eligio e risale al XVII secolo.

Si presenta con un profilo a capanna, e la facciata ha un portale con timpano triangolare, sovrastato da una finestra.

Presenta un'unica navata,unita alla Chiesa di Sant'Eligio, e si presenta molto simile a quest'ultima in quanto ad elementi decorativi. E' ornata da dodici teste di angeli, corrispondenti alle dodici vele ed è arricchita da motivi floreali con la presenza di una torre, di una fontana, del sole e della luna che richiamano le litanie.

Originariamente presentava il tetto a canne. Nel 1637 venne saccheggiata dai saraceni e il tetto andò distrutto e fu sostituito nel 1654 con uno a tegole.

Chiesa di Santa Maria delle Grazie ed ex convento dei frati minori osservanti

Si fa risalire la struttura al XVI secolo quando il commendatore di Maruggio era Mattia de Capua. Fu costruito dai frati minori osservanti che ebbero l'autorizzazione da papa Clemente VII il 6 aprile 1534, e fu ultimato nel 1575.

La struttura comprende una chiesa e un annesso chiostro ed è unica in tutta la zona. Il chiostro, un quadriportico articolato in 20 arcate divise da pilastrini ottagonali, è impreziosito da 28 lunette con affreschi del '600, alcuni dei quali riproducono scene della vita di san Francesco d'Assisi, sant'Antonio da Padova, san Pasquale Baylon e san Bernardino da Siena. Il soffitto è con volte a crociera in carparo locale e tufo biancastro. Al centro del chiostro è presente un pozzo sormontato da colonne che sostengono una statua di Sant'Antonio con il Bambino.

Dal 1779 fu sede di noviziato e dal 1847 anche scuola di sacra eloquenza. Fino al 1866 fu sede di chiericato. Il convento venne soppresso nel 1876. In seguito fu riaperto nel 1891 con una piccola comunità e fino agli inizi del '900 fu sede di noviziato e scuola di teologia e filosofia. In seguito divenne caserma dei carabinieri, scuola elementare e oggi è sede del municipio.

Chiesa di Santa Maria del Tempio

Annessa al cimitero comunale dal 1876, fu probabilmente edificata nel 1585 su di una cappella preesistente. L'altare in pietra leccese è originario della chiesa di San Giovanni Battista fuori le mura e mostra ai lati le armi del commendatore Francesco da Capua. È detta più comunemente "chiesa della Madonna del Verde".

Cappelle votive

Sulle strade nei dintorni ed in alcune località, sono presenti alcune cappelle votive:

  • del Santissimo Crocifisso (1523), sulla strada provinciale verso Avetrana,
  • della Madonna della Croce (1643), in località Truni-Colonne,
  • di San Cosimo (XVIII secolo), sulla strada provinciale per Torricella,
  • della Madonna del Carmine, in località Castigno,
  • della Madonna dell'Alto Mare nella frazione Capoccia Scorticalupi,
  • dello Spirito Santo (XIX secolo) sulla strada provinciale verso la frazione di Campomarino di Maruggio.

Architetture civili

Castello

Il castello dei cavalieri di Malta, detto anche "palazzo dei Commendatori", fu edificato nel 1368 per volontà dei cavalieri dell'ordine di Malta, addosso alle mura di cinta della città ed è fregiato da un grande trittico con stemma ed armi del gran maestro dell'epoca, Hugues Loubenx de Verdalle. Visibile sull'arco all'entrata, anche lo stemma del commendatore Alliata, stemma presente anche sulla facciata della chisa matrice.

Il castello si affaccia su piazza del Popolo, la piazza principale di Maruggio, ma l'entrata è da via Umberto I, dove un arco accede al cortile, nel quale si trovava in origine la cappella della Madonna della Visitazione.

Il castello comprendeva alcune stanza al piano nobile e frantoi e magazzini al piano terra.

Torre dell'Orologio e monumento ai caduti

La torre dell'orologio fu costruita a seguito della decisione presa il 9 dicembre del 1855. Nel 1939 vi furono aggiunti lapidi e un rilievo per trasformarla nel monumento ai caduti della prima guerra mondiale: l'altorilievo riproduce un elmo coronato d'alloro ed un soldato ferito che, sostenendosi con una stampella, si inchina davanti al giovane balilla, mentre un pannello bronzeo raffigura una scena di combattimento, sormontato da una vittoria alata. Al di sopra su una lapide marmorea ai cui lati sono visibili due fasci littori, sono incisi i nomi dei caduti . Nel 1969 l'amministrazione comunale fece aggiungere un'altra lapide per i nomi dei caduti nella seconda guerra mondiale.

Palazzi

  • Palazzo Longo (XVI sec.)
  • Palazzo Morleo (XIX sec.)
  • Palazzo Armieri (XVII sec.)
  • Palazzo Massafra (XIX sec.)
  • Palazzo Covelli-De Marco
  • Villa Montoto (XIX sec.)
  • Palazzo seminarile (XIX sec.), situato nel centro di Campomarino di Maruggio
  • Palazzo Caniglia, oggi sede della biblioteca comunale.

Centro storico

Il centro storico (detto anche sciangai) comprende stretti e tortuosi vicoli, ai due lati della principale e più ampia via Umberto I, che unisce piazza del Popolo a piazza San Giovanni, dividendo il centro storico in due. All'interno del centro storico si trovano la chiesa madre, il castello, palazzo Caniglia e alcuni altri palazzi sopra citati, e la torre dell'Orologio.

Architetture militari

Nel 1473, anno nel quale furono emanati i capitoli della bagliva, vennero erette lungo la costa tre torri di avvistamento contro gli attacchi saraceni:

  • la "torre di Monte dell'Ovo", o più semplicemente torre dell'Ovo o torre Ovo, si trova al confine col comune di Torricella e con la sua la frazione di Torre Ovo-Librari-Trullo di Mare ed è situata su una scogliera a picco sul mare alta 14 m. Non è citata nell'elenco del vicerè del 1569, ma come tipologia risponde a quella tipica del regno[senza fonte]: ha, cioè, base quadrata (10,60 m x 10,80 m) e forma troncopiramidale. Su tre dei suoi lati sono addossate costruzioni più recenti;
  • la "torre Moline" (o "torre Molini") si trova nella frazione costiera di Campomarino di Maruggio. Comunica a vista a sud con torre Borraco (dalla quale dista 4 km) e a nord-ovest con torre dell'Ovo (dalla quale dista 5 km). Neanche questa compare nell'elenco del 1569 ma abbiamo notizia[senza fonte] del terriero del 1583, un certo Francesco de Carbuines. Si discosta dai tipi più comuni in quanto è sprovvista sia di caditoie sia di boccatelli, anche se non sappiamo se fosse questa la sua forma originaria. Le sue dimensioni sono 10,30 m x 10,85 m;
  • la "torre Burraco", che si trova oggi nel territorio del comune di Manduria. A guardia del torrente omonimo, comunica a sud con torre San Pietro e a ovest con torre delle Moline. Non compare nell'elenco del viceré ma anche per questa si conosce il nome del terriero del 1583, Francesco le Garzia. È una torre tipica del regno[senza fonte].

Altro

Costruzioni rurali

Nel territorio comunale esistono 15 masserie di cui alcune sono ancora in funzione, altre sono state abbandonate. Nell'elenco seguente è riportato tra parentesi il nome in dialetto locale. Andando da ovest ad est troviamo:

  • Masseria Samia (la Samia),
  • Masseria Pepe (lu Pepi),
  • Masseria Cravara, (la Cravara),
  • Masseria Garroni, (li Carruni),
  • Masseria Tremola Vecchia, (la Tremula),
  • Masseria Le Fabbriche, (li Frabbichi),
  • Masseria Cazzizzi, (li Cazzizzi),
  • Masseria dei Preti, (li Prieviti),
  • Masseria Nuova, (la Massiria Nova),
  • Masseria Piccinna, (la Massiria Piccina),
  • Masseria del Vento, (lu Vientu),
  • Masseria Mirante, (lu Miranti),
  • Masseria Mavilia, (la Mailia),
  • Masseria Grazioli, (li Grazioli),
  • Masseria Correggia, (la Cureggia).

Nel territorio sono presenti numerosi trulli (li trodduri in dialetto locale, leggermente diversi dai trulli di Alberobello per forma e per colore. Inoltre troviamo altre strutture tipiche salentine, li pajari, caratterizzati da un tetto di paglia.

Siti archeologici

Nel mare antistante la frazione di Capoccia Scorticalupi, l'archeologo Peter Throckmorton nel 1965, scoprì il relitto di una nave greca.

Altri ritrovamenti archeologici sono stati effettuati[senza fonte] nell'area della torre di Monte dell'Ovo.

Nell'area di contrada Castigno è segnalata[senza fonte] l'esistenza di un villaggio neolitico, databile tra il V ed il III millennio a.C. e di un successivo insediamento greco-romano, protrattosi sino al V-VI secolo d.C.

Nell'area di Monte Maciulo e Monte Maggio, presso la masseria "Li Grazioli", sono presenti[senza fonte] altri insediamenti di età neolitica e altri ritrovamenti si sono avuti[senza fonte] in contrada Roselle, Curso, Cravara, Cirenaica, Madonnina, Commenda, Spirito Santo e Mirante.

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[2]

Lingue e dialetti

Il dialetto maruggese appartiene al dialetto salentino,con alcune parole o accento siciliano. Presenta parole di diversa origine: araba come zzirru (grande recipiente per contenere l'olio), francese come quaremma (figura femminile carnevalesca, rappresentante la quaresima), germanica come scarda (scheggia), greca come mendula (mandorla) e jattamingula (pipistrello), latina come calapricu (pero selvatico), longobarda come sparagnari (risparmiare), pre-latina come scuerpu (pianta spinosa), spagnola come sciammerga (antico abito).

Si differenzia dai dialetti dei paesi limitrofi per una forte presenza della consonante v nelle parole e anche di altre consonanti dure che negli altri paesi vengono omesse:

Si differenzia anche nella coniugazione di alcuni verbi:

  • loro fanno = loru fannu in maruggese, loru fàciunu in savese ecc.
  • io leggo = iu leggu in maruggese, iu leggiu in savese ecc.
  • io mangio = iu mangiu in maruggese, iu manciu in manduriano ecc.

"Maruggiu ce bellu paisi"

"Maruggiu ce bellu paisi" è una canzone popolare maruggese. Questa descrive il paese e le sue tradizioni a ritmo di pizzica. La canzone è formata da più strofe.

Tradizioni e folclore

Festività religiose

Festa Patronale

San Giovanni Battista (San Giuanni) come protettore di Maruggio è legato ad un'antica leggenda maruggese che narra di un violento temporale che colpì il paese, nel corso del quale gli abitanti si affidarono al santo, che miracolosamente avrebbe fatto tornare il sereno. San Cristoforo (San Cristofuru) venne dichiarato co-patrono agli inizi del XX secolo. Sono celebrati il 13 e il 14 luglio.

Festa della Madonna del Verde

La Madonna è celebrata per una leggenda popolare, secondo la quale la Madonna avrebbe fatto guarire molte persone, tra cui diversi bambini, dal favismo, che dava un colorito verde al corpo: per questa caratteristica avrebbe ricevuto l'appellativo di Madonna del Verde. Una chiesa cinquecentesca le è dedicata nella zone dell'attuale cimitero. È celebrata il 21 novembre.

Altre festività e ricorrenze

Altre festività importanti per la cittadinanza maruggese sono il Venerdì Santo, il Corpus Domini (lu Corpusu) e nelle ricorrenze dei santi Cosma e Damiano e di santa Maria Assunta. Questi santi vengono celebrati con delle processioni per le vie del paese.

Durante il periodo natalizio si susseguono le aperture dei presepi, organizzate nel centro storico, e anche la tradizionale grara tra i rioni Chiesa e Convento con i giochi della cuccagna, del tiro alla fune, della corsa coi sacchi e della corsa con le bici in lentezza, organizzati in piazza del Popolo o in piazza San Giovanni. Oltre a questo, si accendono due grandi falò detti Fuecu ti Cristu Piccinnu la sera del 24 dicembre, uno di fronte al convento e uno di fronte alla chiesa madre, che sono accesi per l'attesa del Bambin Gesù e hanno lo scopo di riscaldare la gente che è in giro per assistere alle gare. I fuochi al momento dell'accensione, vengono benedetti.

"Crasta ti San Duminicu"

Essendo stato ed essendo Maruggio un paese per lo più agricolo e peschereccio, molte tradizioni sono legate alla meteorologia come la denominazione di "crasta ti San Duminicu", per le masse nuvolose che compaiono abitualmente verso l'arco rivolto da Gallipoli a Lecce, che annuncerebbero la pioggia nei giorni a seguire.

Cultura

Istruzione

Scuole

A Maruggio sono presenti:

  • l'istituto comprensivo "Tommaso del Bene", che comprende la scuola dell'infanzia "Collodi", la scuola primaria "Tommaso del Bene" e la scuola secondaria di primo grado "Petrarca";
  • una sede distaccata dell'istituto professionale di stato per i servizi alberghieri e della ristorazione di Leporano

Cucina

Prodotti e piatti tipici della cucina locale sono:

  • la puddica, una specie di pane;
  • li pizzarieddi e l'orecchietti, tipi di pasta; li pizzarieddi cu la brasciola (pizzarieddi con braciola) sono conditi con sugo di pomodoro fresco e accompagnati con cacioricotta e braciole;
  • li fai e foji (fave e verdure), costituito da purè di fave con spicchi di pane e verdure;
  • li pummitori mmiricani rrustuti, costituiti da pomodori arrostiti e conditi con olio, peperoncino e sale;
  • li cuzzeddi cu lu sucu, ovvero le lumache col sugo aromatizzate con alloro;
  • la puccia alla vampa, molto simile al pane;
  • li fai vierdi, costituito da fave soffritte;
  • li pipaluri alla suppersa;
  • la cucuzza para para;
  • li cardi rracanati;
  • la cutugnata,ossia la marmellata di melocotogne;
  • li marangiani na fedda na fedda;
  • la scarcedda, tipico dolce pasquale;
  • li pettuli, tipico dolce natalizio,
  • li zeppuli, mangiate nel giorno di san Giuseppe;
  • li scaiezzuli ovvero i mostaccioli;
  • la cupeta e li purcidduzzi, altri dolci tipici;
  • li fichi ccucchiati, ovvero i fichi essiccati e accoppiati insieme alle mandorle;
  • anche la focaccia fa parte della tradizione maruggese.
  • li chiacchiri, dolci carnevaleschi.

Eventi

Il comune in collaborazione con la Pro Loco e le aziende locali, organizza l'"Estate Maruggese", con sfilate di moda, concerti di cantanti e sagre culturali tra giugno e settembre.

La "Strada dei saperi e dei sapori" si svolge nel centro storico in agosto, con l'esposizione e la degustazione di prodotti tipici della zona, forniti dalle aziende locali, visite ai monumenti, spettacoli di giocolieri e concerti di pizzica o di artisti locali.

La "Festa della Musica" è un evento musicale organizzato dall'associazione ARCI "Paisà" di Maruggio. La prima edizione si è svolta nel 2006 e ogni anno vede varie band locali calcare il palco.

Geografia antropica

Frazioni

La frazione di Marina di Maruggio, detta Campomarino di Maruggio, è la maggiore del comune. Altre località balneari si susseguono lungo la costa, ad ovest e ad est di Campomarino; ad ovest troviamo:

  • Acquadolce Cirenaica, con una costa poco alta e scogliosa;
  • Capoccia Scorticalupi, o Capoccia Scorcialupi, con una costa bassa a tratti scogliosa ed a tratti sabbiosa;
  • Commenda, con costa bassa e sabbiosa e tratti di scogli.

Ad est si trova invece la località di:

  • Monaco Mirante, con tratti di costa alta, rocciosa e dunosa. Vi è presente un'estesa macchia mediterranea.

Da ovest ad est si incontrano le spiagge di Torre Ovo, di Piri Piri, di Acquadolce, della Madonnina, della Commenda, del Vento e la spiaggia del Porto, nei pressi del porticciolo turistico; oltre questo si trovano ancora le spiagge dei Pendolari, del Cardinale e del Monaco, fino ad arrivare a Torre Borraco

Nell'interno non ci sono località ma le campagne prendono un nome: Sferracavalli sulla strada tra Manduria e Maruggio, Fiasco d'Enrico sulla strada per Torricella e, sempre in questa zona, Salete. Li Tumagni si trova sulla strada verso Sava e La Concezione, Il Pindino, La Cravara e Castigno sulla strada verso Torre Ovo e su quella per Monacizzo. In altri casi i toponimi derivano dal nome della masseria più vicina, come Le Fabbriche, o I Preti.

Alcune località che in passato avevano carattere rurale sono state in seguito inglobate nel centro abitato, come la zona detta Strascinata, o quella di Montoto e quella di Montalto, quest'ultima situata sulle Murge Tarantine a 62 m s.l.m..


Economia

L'economia del comune di Maruggio è basata soprattutto sull'agricoltura e sul turismo. Nelle campagne si produce olio, e una parte della vite raccolta viene utilizzata per produrre il vino Primitivo di Manduria.

L'estensione costiera e le spiagge hanno favorito lo sviluppo del turismo balneare.

Infrastrutture e trasporti

 
Collegamenti della Provincia di Taranto

Strade

I collegamenti stradali principali sono rappresentati da:

Aeroporti

L'aeroporto di Taranto-Grottaglie "Marcello Arlotta" effettua servizi di linea per il traffico passeggeri con voli charter. Altri aeroporti prossimi sono:

Amministrazione

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Sport

L'associazione sportiva "Maruggio calcio" nasce nel 1997 e nel 2007/08 ha partecipato al campionato nella prima categoria ed è passata in promozione l'1 giugno.


Note

  1. ^ La campana riporta un'iscrizione con la data del 1522 e il nome del fonditore, N. M. Patitario.
  2. ^ Dati tratti da:

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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