Solar Dynamics Observatory

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Il Solar Dynamics Observatory (SDO) è un telescopio spaziale che sarà lanciato il 9 febbraio 2010 per studiare il Sole. È un progetto della NASA.

Durata della missione

Il lancio della missione è previsto per il 9 febbraio 2010;[1] attualmente la sonda è in fase di test nell'edificio 7 del Goddard Space Flight Center della NASA, sito in Greenbelt, Maryland. La missione dovrebbe durare cinque anni e tre mesi, ma non se ne esclude un prolungamento ad almeno dieci anni. Alcuni considerano il Solar Dynamic Observatory come il successore del Solar and Heliospheric Observatory (SOHO).

Caratteristiche

Il veicolo di lancio è un razzo Atlas V; Il SDO verrà lanciato dal Kennedy Space Center della NASA.[2] Il perigeo iniziale sarà a circa 2500 km, dopo il quale compirà una serie di manovre orbitali in salita fino al raggiungimento dell'orbita stabilita.

Sonda

SDO è una sonda stabilizzata da 3 assi con allineamenti solari e due antenne ad alta ricezione.

Orbita

SDO arbiterà a 36.000 km in un'orbita geosincrona a 102° di latitudine ovest e un'inclinazione di 28,5°.

Comunicazioni

SDO invierà i dati scientifici (banda Ka) tramite le sue antenne maggiori e i dati tecnici (banda S) tramite le due antenne onnidirezionali. La stazione a terra consiste di due antenne radio da 18 metri posizionate a White Sands, nel Nuovo Messico. Le antenne verranno costruite specificatamente per questa missione. SDO genererà circa 1,5 terabyte di dati al giorno.

SDO userà periodicamente l'antenna Universal Space Network[3] a Soith Point, nelle Hawaii, per fornire risoluzioni aggiuntive. I controllori della missione opereranno in remoto dal centro operativo NASA di GSFC.

Strumentazione scientifica

La strumentazione scientifica del DSO consiste in:

  • Extreme Ultraviolet Variability Experiment:[4] si tratta di uno strumento che misurerà l'emissione di radiazione ultravioletta solare con cadenza regolare, accuratezza e precisione;
  • Helioseismic and Magnetic Imager:[5] è uno strumento che studia la variabilità solare e le varie componenti dell'attività magnetica solare;
  • Atmospheric Imaging Assembly:[6] fornirà un'immagine del disco solare nelle diverse bande dell'ultravioletto e dell'estremo ultravioletto ad alta risoluzione temporale e spaziale.

Note

  1. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore SDO
  2. ^ KSC
  3. ^ Universal Space Network
  4. ^ Extreme Ultraviolet Variability Experiment (EVE)
  5. ^ Helioseismic and Magnetic Imager (HMI)
  6. ^ Atmospheric Imaging Assembly (AIA)

Collegamenti esterni