Shirin (regina sasanide)
Cesara è una leggendaria regina sasanide (persiana) del VI secolo, menzionata da Paolo Diacono nella sua Storia dei Longobardi (Libro IV, Cap. 53 intitolato proprio Cesara, regina dei Persiani) e dal franco Fredegarius nel suo Chronicon.
La sua esistenza è assai dubbia dato che secondo il Chronicon il marito di Cesara si chiamava Ataulfo, cosa impossibile dato che non è mai esistito nessun re persiano con nome Ataulfo (d'altronde Ataulfo è più un nome longobardo che persiano) e all'epoca in cui viene ambientata la vicenda di Cesara regnava sul trono di Persia Ormisda IV.
Nel 588 Cesara, che era una devota cristiana, lasciò la Persia per recarsi a Costantinopoli dove venne accolta favorevolmente dall'Imperatore romano d'Oriente (bizantino) Maurizio di Bisanzio e battezzata pochi giorni dopo. Il re dei Persiani (Ataulfo secondo il Chronicon, ma in realtà nel 588 la Persia era retta da Ormisda IV) mandò degli ambasciatori a Costantinopoli per riavere indietro la moglie. Ma l'Imperatore di Bisanzio, che non sapeva che la donna battezzata fosse la regina dei Persiani, disse: «Della regina che cercate non sappiamo nulla, eccetto che è venuta qui una donna in veste privata» Gli ambasciatori chiesero di vederla, e quando videro che era la loro regina, si gettarono ai suoi piedi e le dissero con gran riverenza che il marito la voleva con se in Persia. Ella così rispose:
Gli ambasciatori ritornarono in Persia riferendo al loro re le parole della regina. Il re si recò subito a Nuova Roma con 60.000 uomini, dove si convertì al cristianesimo e si riprese la moglie.
Bibliografia
- Paolo Diacono, Storia dei Longobardi, Libro IV, Cap. 53
- Fredegarius, Chronicon