Adolphe-Charles Adam

compositore e critico musicale francese

Adolphe Charles Adam (Parigi, 24 luglio 1803 - 3 maggio 1856) è un compositore francese.

La vita

Adolphe-Charles Adam, figlio di Louis Adam, non fu in un primo tempo destinato dai suoi genitori allo studio della musica, ma venne messo molto giovane, in un pensionato per cominciare studi letterari e per diversi anni frequentò il liceo "Napoleone", ma, nemico dello studio, vi fece pochi progressi e non andò al di là della quarta classe. Dietro le sue insistenti e reiterate richieste, suo padre acconsentì infine a ritirarlo dal collegio e a dargli un maestro di musica che ebbe a lagnarsi di lui, non meno dei suoi professori di greco e latino. Musicista d'istinto, gli sembrava più facile indovinare il meccanismo dell'arte che apprenderlo, d'altronde, poco sorvegliato nel suo studio, godeva di una grande libertà, di cui non è raro che un giovane abusi:

La libertade, o giovani
è un ben di cui sovente
abusa il genio facile
che tardi poi si pente

In capo a qualche anno quindi, si trovò nella condizione di poter suonare abbastanza bene il piano e di improvvisare con facilità sugli organi di più chiese di Parigi, senza aver fatto nulla per pervenire a questo risultato e sebbene non fosse in grado di leggere speditamente una sola lezione di solfeggio. Aveva ricevuto qualche lezione di armonia da Widerker, e, poco dopo (1817), entrò al Conservatorio, luogo in cui non perse le sue cattive abitudini, ma dove infine, l'organizzazione della scuola, trionfò sulla sua indolenza.

Dopo aver seguito bene o male un corso di armonia sotto Reicha, si mise a scrivere delle arie, dei duetti, delle scene intere, poco notevoli dal punto di vista della correttezza dello stile, ma in cui si trovavano delle facili melodie. Boieldieu, che ebbe occasione di vedere questi saggi, credette di scorgervi il germe del talento. Prese Adam con sé nel suo corso di composizione e da questo momento il gusto dello studio si risvegliò nel giovane musicista. C'era, tra il maestro ed il discepolo, una singolare analogia di spirito e di passone per l'arte, fatta salva la differenza di talento. Tutti e due erano melodisti , tutti e due avevano per qualità dominante l'istinto dell'espressione della parola cantata e l'intelligenza scenica.

Adam era stato l'allievo che meglio conveniva al modo di insegnare tenuto da Boieldieu e questi, di contro, il maestro che meglio poteva sviluppare le capacità dell'allievo. Da lì l'intimità che si stabilì tra loro al primo incontro e i rapidi progressi del giovane compositore sotto la guida dell'autore de La dame blanche. Quando Adam concorse all'Accademia delle belle arti dell'istituto per il gran premio di composizione, la sezione di musica, chiamata a giudicare, notò la somiglianza del suo stile con quello del suo maestro. Gli fu assegnato il secondo premio. Aveva sperato nel primo, ma non se ne ebbe troppo a male, perché, più che viaggiare col titolo di pensionato dello stato, gli premeva darsi immediatamente alla carriera di compositore drammatico alla quale si sentiva predestinato.

Ma per arrivare al teatro, non bastava aver compiuto gli studi con qualche successo, poiché il talento di un musicista non può essere apprezzato che sulla scena, ma prima bisogna arrivarci. Comprendendo la difficoltà di uscire da questo circolo vizioso, Adam non immaginò mezzo migliore dell'introdursi a poco a poco nel teatro.
Dapprima sinfonista saltuario del ginnasio drammatico, divenne poi accompagnatore al piano ed ebbe l'opportunità di conoscere alcui autori e divenirne amico. Qualcuno gli scrisse dei versi da mettere in musica e le graziose melodie che scrisse per Le batelièr, Caleb, Le Hussard de Felsheim e altri Vaudeville, divennero popolari e precorsero i suoi più importanti successi.

Nello stesso tempo in cui si faceva conoscere per queste graziose bagatelle, improvvisava con una prodigosa fecondità fantasie e variazioni sulla maggior parte delle opere rappresentate a Parigi, particolarmente, La muta di Portici, la Fiancée di Aubert, il Moïse et Pharaon, Le Comte Ory e il Guglielmo Tell di Rossini, La dame blanche, Les deux nuits di Boieldieu e molte altre.

La prima opera che Adam poté portare sulle scene fu Pierre et Catherine, in un atto, fatta rappresentare nel febbraio del 1829 al teatro dell'opéra-comique. Quest'opera fu bene accolta dal pubblico. Danilowa, altra opera in tre atti, rappresentata nello stesso teatro nell'aprile del 1830, è una composizione più importante, nella fattura della quale si nota più abilità e che faceva ben sperare per l'avvenire.
Sfortunatamente, per diverso tempo dopo questo iniziale successo, il desiderio di far presto sembrò prevalere su quello di far bene, le sue opere si succedevano con rapidità, ma rasentavano la faciloneria e il cattivo gusto. Tutto ciò fece temere che il compositore non fosse destinato a lasciare una traccia duratura di sé nella storia della musica, ma le Proscrit, opera in tre atti, rappresentata il 17 settembre 1833, provò, per fortuna, il contrario.

A questa opera seguirono molti altri lavori teatrali nonché balletti in cui non è raro trovare melodie molto graziose, fino al 1845, quando la sua attività sembra subire una battuta d'arresto.
Nel 1849 tornò sulle scene con le opere Toreador, Le fanal e il balletto La filleule des Fées e una moltitudine di altre composizioni, tra cui diverse messe solenni.

Decorato con la croce della Legion d'Onore, uomo amabile e di spirito, Adam si era fatto molti amici che seppe conservare anche quando iniziò l'attività di critico per i giornali. Ottene inoltre nel 1844 di poter succedere a Berton alla guida della sezione di musica, ma non mancavano, accanto a questi riconoscimenti, motivi atti a gettare tristezza nel suo animo. Non si nascondeva che i successi ottenuti a teatro erano effimeri perché basati sull'esperienza pratica, piuttosto che ispirati. Mancava loro la distinzione e la qualità delle idee, e sentiva che, pur avendo composto cinquantatré opere e una quantità di altre composizioni, questo non bastava per la sua gloria.

Chissà se anche questo fardello non abbia contribuito ad affrettarne la morte. Quel giorno sembrava calmo, niente annunciava la sua sofferenza, aveva assistito al debutto di una cantante all'Opera e alle dieci si ritirò a casa sua. Al mattino seguente 3 maggio 1856, lo si trovò morto nel suo letto.

Opere

  • Pierre et Catherine
  • Danilowa
  • Josephine ou le retour de Wagram
  • Trois jours en une heure
  • Le morceau d'ensemble
  • Casimir
  • Le grand prix
  • The first campaign
  • The dark diamond
  • Le proscrit
  • Une bonne fortune
  • Le chalet
  • La marquise
  • Micheline
  • Le postillon de longjumeau
  • La fidèle bergère
  • Le brasseur de Preston
  • Régine ou les deux nuits
  • La reine d'un jour
  • La rose de Péronne
  • La main de fer
  • Le roi d'Yvetot
  • Lambert Simmel
  • Cantique de Noël (Minuit, chrétiens!)
  • Richard en Palestine
  • Cagliostro
  • La bouquetière
  • Le toreador
  • Le fanal
  • Giralda
  • Si j'étais roi
  • La pupée de Nuremberg
  • Le farfadet
  • La faridondaine
  • Le sourd
  • Le bijou perdu
  • Le roi des Halles
  • Le mouletiére de Touléde
  • A Clichy
  • Le Houzard de Berchiny
  • Falstaff
  • Mam'zelle Genevieve
  • Les pantins de violette