{{{1}}}{{{2}}} Fiumata è una frazione del comune di Petrella Salto (Rieti), è un piccolo paesino situato sulle rive del lago del Salto, nella zona denominata Cicolano, terra di rara bellezza, definita da Cesare Cantù la Svizzera d’Italia. Nonostante sia un piccolo centro ci sono numerosi negozi,servizi e divertimenti,come del resto tutta la zona del Cicolano, ricca di percorsi storici e naturalistici veramente eccezionali. Dista circa 38 Km da Rieti, circa 115 Km da Roma e circa 54 km dall’Aquila. Il 27 Gennaio del 1927 con la creazione della nuova provincia di Rieti, il borgo passò, come il resto del Cicolano, dalla provincia dell’Aquila a quella di Rieti. Nel 1941, nell’ambito della politica idroelettrica che il fascismo avviò per condurre l’Italia verso l’autosufficienza energetica, venne realizzato, con lo sbarramento del Salto (fiume) , un grande bacino artificiale. Il piccolo borgo (insieme agli abitati di Borgo San Pietro, Sant'Ippolito e Teglieto) trovandosi a ridosso della valle, fu quasi completamente sommerso dalle acque e successivamente ricostruito in posizione più elevata, sul versante sud-ovest del lago. La parte alta del vecchio paese chiamata “Capu Castellu” divenne la parte più bassa del nuovo. L’abitato è posto al centro del Cicolano è un vero e proprio crocevia, è collegato ai comuni di Pescorocchiano, Varco Sabino e Marcetelli, situati sul versante opposto del bacino, collegato dal ponte Pacifico, un imponente quanto elegante manufatto lungo 560 metri. L’invaso venne realizzato dalla società “Terni” , successivamente fu venduto all’Enel ( con le quali ci sono ancora dei contenziosi aperti ) e poi alla società spagnola “Endesa” che risulta l’attuale proprietaria. Molti lasciarono il posto per andare a vivere in città come Rieti e Roma, altri si spostarono nell’abitato di Borgo Santa Maria sulla via Salaria verso Roma,costruito appositamente per accogliere queste popolazioni. Fiumata ha subito in questi ultimi anni una forte emigrazione e nel periodo invernale, il numero dei residenti non supera le cento unità. In estate viceversa si calcolano più di duemila presenze, in molti infatti, fanno ritorno per le vacanze, attratti dal silenzio e dalla tranquillità che il borgo offre, e i numerosi turisti, anche stranieri, che vengono ad ammirare il gioco di colori di questa meravigliosa natura.


Geografia

È posta a 560 metri s.l.m., nella terra chiamata Cicolano, in provincia di Rieti.

Storia

Una fontana a due zampilli, ed altri ancora che per caduta fuoriescono dalla vasca; è questo il simbolo del legame secolare con l’acqua che identifica il paese di Fiumata. Un segno premonitore del cambiamento a cui questo antico borgo era destinato. Arrivato a noi grazie ai registri catastali preonciari e onciari del Settecento, il simbolo è rintracciabile ancora oggi presso l’archivio di stato dell’Aquila,città da cui l’intero territorio del Cicolano, la valle ed il paese dipendevano amministrativamente. Antichi documenti mostrano che nel passato il paese costeggiava il fiume Salto in prossimità della chiesa di Sant’Angelo, crocevia obbligato per tutti i valligiani, la cui storia si intreccia indissolubilmente con  le vicende del piccolo borgo. Per secoli la zona, ad eccezione del restante territorio, fu amministrata dai monaci dell’Abbazia di Farfa, poi di quelli di San Salvatore Maggiore, nel cui feudo il villaggio era ancora compreso nel 1685. La chiesa di Sant’Angelo, realizzata utilizzando materiale di spoglio derivato da una villa romana, intorno alla quale si è sviluppato il borgo di Fiumata, era considerata una delle più antiche del territorio, risalente secondo alcuni studiosi al V-VI secolo. L’ipotesi è avvalorata dal fatto che l’evangelizzazione del Cicolano risale agli albori dell’avvento cristiano. Secondo il martirologio Romano, infatti, fu addirittura un discepolo di San Paolo, un vescovo martire di nome Marco, a compiere quest’opera nella zona. Nonostante le violente incursioni operate dai saraceni già a partire dal IX secolo, i monaci farfensi esercitarono per lungo tempo la cura parrocchiale di Sant’Angelo tramite presbiteri dipendenti dall’abbazia, come attesta una carta del 923.Dal documento risulta che la chiesa era stata incendiata dai saraceni anni prima, notizia rintracciabile più tardi in uno scritto del 967, che attesta la conferma del gualdo dell’abbaziada parte di Ottone I. La stessa fonte ci informa che esisteva in quel tempo anche una scuola monastica e un consistente insediamento benedettino, di cui oggi resta purtroppo soltanto una chiesa diroccata, intitolata alla Madonna del Basilisco o Basilisco, con annesso un fabbricato, anticamente adibito a ricovero dei monaci. In parte restaurato ad abitazione privata, ubicato su di un colle, detto “della Madonna” , l’insieme è situato a circa un chilometro dal nuovo centro abitato. Il nome di Fiumata, Terra Flumata compare però per la prima volta solo nel XIII secolo quando dall’Abbazia di Farfa, passò a far parte dei beni dell’Abbazia di San Salvatore Maggiore. Nel 1561 l’assenza quasi continua del rettore costrinse la popolazione, per avere i sacramenti, a recarsi presso l’abitato di Mareri; questo disagio si potrasse per lunghi anni. Risulta quindi chiara la ragione per cui, nella metà del 1700, sotto papa Benedetto XIV, il bolognese Prospero Lambertini, considerato il “buon uomo” , sempre attento e premuroso alle esigenze dei fedeli, la chiesa di Fiumata fu riunita alla diocesi di Rieti. Le visite pastorali del 1805 e 1828 indicano il paese, al tempo con 176 abitanti, appartenente al feudo del casato Sciarpa-Barberini. Il territorio, possedimento della potente famiglia romana, sottoposto alla giurisdizione del vicariato di Marmosedio, comprendeva anche i centri di Petrella, Staffoli, Mareri, Colle della Sponga, Sant’Ippolito, Vallececa, Girgenti, Fagge, Collemazzolino, Sant’Agapito, Casapaoli, Casadelforno, Mercato, Villette. Negli anni seguenti, il paese di Fiumata s’ingrandì lentamente, raddoppiando il numero dei suoi abitanti, che nel  1897 raggiungevano le 350 unità. La creazione dell’invaso artificiale del lago, rende oggi difficile la ricostruzione della storia di questo antico borgo: infatti unitamente al vecchio paese sono state sommerse tutte quelle testimonianze storico-architettoniche che avrebbero aiutato a comprenderne il passato.

Luoghi d'interesse

Voci correlate

Immagini

Collegamenti esterni

Sito di Fiumata

Sito del comune di Petrella Salto

Sito della provincia di Rieti

Sito della VII° comunità montana Salto Cicolano

Sito del comune di Rieti

Sito dell'azienda di promozione turistica della provincia di Rieti