Una Best Current Practice o BCP (in inglese letteralmente: «migliore pratica corrente») indica in generale un determinato metodo, procedura ecc. che, in un certo contesto, è da ritenere la scelta più logica e conveniente, una specie di standard di fatto. Questa espressione è usata spesso nel contesto dei programmi informatici e della loro implementazione, nonché in quello dei protocolli di rete e delle loro specificazioni.

Una Best Current Practice è solo un suggerimento non impegnativo, su come si dovrebbe procedere in un certo caso. È dunque più flessibile di uno standard: poiché le esigenze e le condizioni cambiano di volta in volta, un'altra maniera di procedere puiò essere più promettente e quindi successivamente implementata. Se le esigenze dovessero in cambiare in modo permanente, una BCP dovrebbe essere rivista.

Il concetto di Best Current Practice è derivato da quello di best practice o «migliore pratica», che ha però una valenza più ampia, in quanto si riferisce ad una procedura, esperienza ecc. di tipo più stabile e consolidato, laddove nella BCP si mette in evidenza il valore «corrente» della stessa, cioè legato ad un contesto temporale e settoriale più specifico. Inoltre, il termine BCP negli ultimi anni è riferito quasi esclusivamente all'ambito informatico, dove ha acquisito un significato molto preciso.


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