Santuario della Via Crucis

edificio posto di fianco alla chiesa parrocchiale di Cerveno, in Val Camonica, contenente una Via Crucis lignea del XVIII secolo.
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Il Santuario della Via Crucis (le Capèle in dialetto camuno) è un edificio posto di fianco alla parrocchiale di Cerveno, in Val Camonica, contenete una Via Crucis lignea del XVIII secolo.

Santuario della Via Crucis
Ingresso al santuario
Ubicazione
StatoItalia (bandiera) Italia
LocalitàCerveno
IndirizzoCerveno, Italia
Coordinate46°00′11″N 10°19′27″E{{#coordinates:}}: non è possibile avere più di un tag principale per pagina
Caratteristiche
TipoStoria, Scultura
Intitolato aVia Crucis
Sito web

Il santuario si inserisce nella tradizione lombardo-piemontese dei Sacri Monti: si dispone lungo un corridoio a gradoni che culmina alla sommità con la cappella della Deposizione.

Sui lati, dispotai in nicchie si trovano le 14 stazioni contenenti le 198 statue a grandezza naturale in legno e gesso dello scultore camuno Beniamino Simoni.[1]

L'opera viene commissionata il 1 gennaio 1752 a Beniamino Simoni di Fresine, artista della scuola del Fantoni da don Andrea Boldini, di Saviore, parroco di Cerveno.

Il lavoro si protrae fino al 1764, quando, per continue liti tra l'artista contro la parrocchia e gli abitanti di Cerveno, la fine dell'opera venne affidata a Donato e Grazioso Fantoni, i quali ultimarono le stazioni VIII, IX e forse X.

Ogni dieci anni, in una domenica di maggio, gli abitanti propongono una rappresentazione vivente della Passione.

Galleria fotografica

Note

  1. ^ Beniamino Simoni - Val Saviore, su web.tiscalinet.it. URL consultato il 30-01-2008.

Voci correlate

Bibliografia

  • (IT) Oliviero Franzoni, Ermete Giorgi, La passione di Cerveno, Breno, Tipografia Camuna, 1992.